Et in Arcadia Ego, Part I

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Ico-pic.SVGStagione 1 di Picard
Numero di produzione: 109
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Regia: Akiva Goldsman
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Durata: 44 min
Titolo nella collana La pista delle stelle: {{{EpisodiPST}}}
Titolo italiano: Et in Arcadia Ego, Parte 1
Titolo italiano scelto da Telemontecarlo: {{{EpisodiIT (TMC)}}}
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Et in Arcadia Ego, Part I è un episodio della prima stagione di Star Trek: Picard.

Dopo un transito non convenzionale e pericoloso, Picard e l'equipaggio de La Sirena arrivano finalmente al mondo natale di Soji, Coppelius. Tuttavia, con le navi romulane alle calcagna, il loro arrivo porta solo un pericolo maggiore poiché l'equipaggio scopre più del previsto sugli abitanti del pianeta.

Trama

La Sirena si trova all'interno del condotto di transcurvatura e il viaggio è piuttosto turbolento, con il campo gravitonico al 90%. Poco dopo la nave emerge in orbita al quarto pianeta del sistema Ghulion. Rios chiede conferma a Soji Asha di essere arrivati al pianeta giusto e lei conferma. Jean-Luc Picard chiede a Raffi Musiker di verificare la presenza dei romulani, ma la donna conferma che loro sono la unica nave in orbita: li hanno battuti sul tempo.
Jurati si reca in plancia e Picard le spiega che hanno viaggiato per 25 anni-luce in meno di 15 minuti. Jurati nota il pianeta con due lune rosse e Soji lo chiama Coppelius.

Improvvisamente si attiva l'allarme rosso e la navetta romulana che ha inseguito di nascosto La Sirena apre il fuoco. Nella battaglia che segue, Rios sembra avere la meglio e, una volta disabilitata la nave nemica, Picard ordina di trasportare il suo occupante. Si tratta tuttavia di una simulazione olografica e il romulano attacca di nuovo alle spalle La Sirena. Nel mezzo della battaglia, esce dal condotto anche l'Artefatto che si prepara ad aprire il fuoco.
Prima che possa intervenire, però dalla superficie arrivano in orbita cinque dispositivi simili a orchidee giganti. Queste avvolgono le tre navi tra i loro petali e interrompono l'energia su La Sirena.
Al buio, Rios fa luce con il proprio accendino mentre la nave inizia a scuotersi violentemente per un rientro atmosferico. Le orchidee piano piano bruciano facendo intravvedere il cielo dagli oblò della nave. L'equipaggio può vedere Picard riverso sulla sua poltrona, con gli occhi chiusi che mormora: «Grazie per essere venuti… a tutti voi».

Primo atto

Dopo una serie di flashback, Picard si risveglia in infermeria con Jurati che lo sta analizzando usando un Tricorder "vecchio stile", dato che non c'è energia per fare funzionare nulla sulla nave. La dottoressa non ha trovato traumi alla testa, ma è preoccupata per qualche lettura anomala: dà tutavia la colpa al dispositivo vecchio e, probabilmente, malfunzionante. Picard le dice che sa che cosa ha trovato e che il dispositivo funziona perfettamente.

Picard si reca nel ponte principale e spiega all'equipaggio che ha intenzione di portare Soji tra i suoi simili e di avvertirli della minaccia rappresentata dalle forze romulane in arrivo per distruggerli. Spiega anche di avere una anomalia cerebrale da diversi anni, ma che solo recentemente ha cominciato a manifestare dei sintomi. Questa malattia gli è stata confermata come terminale poco prima della partenza, tuttavia non vuole che nessuno lo tratti come un morto che cammina. Discorso chiuso.
Rios spiega che la nave è strutturalmente intatta dopo il rientro e l'atterraggio duro, ma l'orchidea ha disabilitato l'energia. Musiker aggiunge che, prima che tutto si spegnesse, ha fatto in tempo ad analizzare il pianeta che è di Classe M e che ospita un insediamento. Soji capisce che si tratta della Stazione Coppelius, a circa 5 km dalla loro posizione: crede che sia il luogo in cui è stata creata, ma ci è rimasta solo poco prima che Maddox la portasse via insieme alla sorella. Jurati chiede se gli abitanti saranno ostili verso di loro, ma Soji non crede, avendo appreso da Picard l'apertura mentale che caratterizzava Data, Rios aggiunge però che loro si sono dimostrati subito ostili avendo fatto precipitare la loro nave senza nessun tentativo di comunicazione.
Musiker conclude che, anche se il condotto transcurvatura gli ha fatto guadagnare del tempo, probabilmente i romulani saranno sul posto in un giorno, o due al massimo, Picard invita tutti allora a muoversi celermente fuori dalla nave.

Musiker arma Soji con un phaser e tutti si avventurano sulla superficie che ha un aspetto desertico. In lontananza vedono il sito di schianto dell'Artefatto. Rios ricorda che ci sono ancora degli amici a bordo e Picard conferma che è necessario recarsi a vedere come stanno Elnor e Hugh, dato che esiste una piccola possibilità che siano ancora vivi. Musiker ricorda che la Stazione Coppelius è nella direzione opposta e suggerisce di dividersi in due gruppi, ma Soji preferisce che stiano uniti.

All'interno del cubo, Picard viene subito riconosciuto da un xB come "Locutus" e ha un momento di smarrimento, ma Elnor gli va incontro subito dopo per abbracciarlo. Fa la sua entrata anche Sette di Nove che spiega di avere visto La Sirena in transcurvatura inseguita dall'altra nave e di aver quindi aperto un ingresso per raggiungerli a destinazione con il cubo.
Picard vede che gli xB si stanno dando da fare per ripristinare alcuni sistemi del cubo e chiede a Sette se è possibile avviare i sensori a lungo raggio. Musiker e Rios vi possono accedere e identificano una flotta di 218 sparvieri romulani in avvicinamento.

Elnor è scosso dalla notizia della malattia di Picard, che gli è stata riferita nonostante la sua richiesta, e dice all'ammiraglio che adesso ha bisogno della sua protezione ancora più di prima. Picard non è d'accordo e invece gli dice di lavorare con Sette e gli xB per riattivare le difese del cubo. Elnor è preoccupato perchè potrebbe essere il loro ultimo saluto, e Picard dice che potrebbe essere così, ma in ogni caso lui è molto fiero del giovane romulano e di quello che ha fatto.
Sette dice a Picard di continuare a "salvare la galassia", lui le risponde che adesso tocca a lei farlo.

Secondo atto

L'equipaggio raggiunge la Stazione Coppelius e una delle abitanti riconosce Soji e le da il benvenuto a casa, Soji sa che si chiama Arcana. L'androide con forme femminili ha la caratteristica pelle gialla come quella di Data e riconosce subito Picard come il capitano della Enterprise. Arcana chiede a Soji se la sua missione ha avuto successo e lei spiega che c'è una intera flotta di navi romulane in rotta per il pianeta pronte a distruggerli. Picard chiede quante orchidee hanno ancora a disposizione e Arcana risponde che ne restano 10, delle 15 iniziali.
Un uomo si fa strada nella folla: è identico a Data, invecchiato, e si presenta come Altan Inigo Soong: "scienziato pazzo", aggiunge con un sorriso, ma soprattutto figlio di Noonien Soong.

Soji racconta la sua storia ai suoi fratelli androidi e manifesta il suo senso di colpa per aver in ultima analisi rivelato la loro posizione: Altan la rassicura dicendo che non poteva nasconodere un segreto che non sapeva nemmeno di custodire. Altan spiega anche che lui era contrario al piano di Bruce Maddox proprio perché temeva che portasse troppa attenzione su di loro.
Picard viene avvicinato da un'altra androide con le sembianze di Soji, ma con la pelle dorata: si tratta di Sutra, la sorella di Jana. Sutra chiede a Jurati a proposito della Ammonizione e lei spiega di averla vissuta solo dai ricordi di Oh, non in prima persona, ma è stata comunque una esperienza così potente da convincerla della necessità di un omicidio. Sutra è d'accordo che questa esperienza è quello che ha reso pazzi i romulani perché si tratta di un ricordo non lasciato per loro. Picard chiede se quindi Sutra pensa che l'Ammonizione sia in effetti un messaggio per i sintetici, Sutra risponde che lo vuole verificare.
Arcana spiega che non hanno altre astronavi a disposizione, dopo che la navetta di Jana è andata distrutta, ma Sutra non deve andare da nessuna parte: Altan spiega che l'androide è in grado di effettuare fusioni mentali vulcaniane. Rios non è d'accordo a procedere, ma Jurati vuole effettuare la fusione: gli abitanti della Stazione hanno il diritto di sapere, anche se l'idea di rivivere quelle esperienze la terrorizza.

Durante la fusione, Sutra assiste alla evoluzione della vita biologica e al suo desiderio di raggiungere la perfezione, espresso tramite la creazione di vita artificiale di vario tipo. Gli organici finiscono poi per considerare i sintetici una minaccia in quanto sono impervi alle malattie e alla vecchiaia: finiscono quindi invariabilmente per desiderare la distruzione delle proprie creazioni, distruggendo loro stessi nel processo.
Da qualche parte oltre lo spazio e il tempo, esiste una alleanza di entità sintetiche che attende un segnale: l'evoluzione dei sintetici, sarà l'estinzione degli organici. Alla fine della fusione, Sutra la considera "Affascinante".

Terzo atto

Nel laboratorio di Altan, Jurati vede una farfalla e lo scienziato le spiega trattarsi di un organismo sintetico creato da lui per suo piacere. Lei procede a chiedere di Bruce Maddox e scopre che lui parlava spesso di lei e che il suo più grande rimpianto era non averla portata con sè, al che Jurati ammette più che altro di essere stata lei a non aver avuto il fegato per seguirlo. Altan biasima Jurati per aver tolto la vita a Maddox e le ricorda il grande debito che ha nei suoi confronti: le chiede se adesso è pronta a creare vita invece di distruggerla. Le mostra un "golem" in costruzione ma ammette che Maddox fosse il vero esperto. In ogni caso Altan mantiene un grande interesse per la procedura di trasferimento della mente, con una certa urgenza.

Soji e Sutra discutono su come affrontare la flotta romulana. Soji confida nel fatto che Rios possa rimettere la nave in funzione e portare tutti via dalla Stazione prima che l'attacco abbia inizio. Sutra invece crede che il suo piano sia l'unico percorribile, ma Soji è preoccupata per le vite biologiche che potrebbero andare perdute e insiste di trovare un'altra opzione.
Nel frattempo, Narek, ferito ed esausto, viene trascinato nella colonia.

Jurati fa amicizia con il gatto sintetico di Altan, chiamato con poca immaginazione Spot II, e Rios la raggiunge dicendole che deve rimettere la nave in funzione. Jurati gli risponde che lei deve restare nella stazione per aiutare Altan con del lavoro lasciato incompleto da Bruce Maddox. Rios le dice di stare attenta perche non si fida degli abitanti della stazione, lei gli risponde chiedendo se è più preoccupato di loro oppure di lei. Lo saluta dicendogli di non dimenticarsi di lei, cosa che lui le assicura essere impossibile.

Arcana affida a Musiker uno strumento manuale che, le dice, le permetterà di riparare la nave usando "la propria immaginazione". Musiker da un ultimo saluto a Picard professando il suo grande affetto e profonda stima, Picard è imbarazzato, ma ricambia infine i sentimenti, prima che i due si separino.

Quarto atto

Picard avvia una comunicazione con il Comando della Flotta Stellare e richiede di aprire relazioni diplomatiche tra la Federazione dei Pianeti Uniti e la stazione Coppelius con lo scopo di proteggerla da un imminente attacco Romunlano.

Narek si trova in cella di prigionia, tenuto d'occhio da Saga: il romulano chiede dell'acqua e Saga sta per abbassare il campo di forza prima che Soji la fermi. Soji spiega che Narek non è degno di nessuna fiducia. Il romulano ribadisce il proprio amore per Soji e spiega che il suo tentativo di ucciderla durante lo Zhal Makh veniva solo da una profonda paura che lei avrebbe ucciso lui, appena ne avrebbe avuto la possibilità. Soji è convinta del suo amore, ma è anche consapevole che lui sia "triste e contorto" e non sa più se la disgusti di più lui, oppure sè stessa per provare pietà di lui.
Narek le assicura che la flotta Romulana stia arrivando per distruggere ogni cosa sul pianeta, ma Soji gli spiega che non succederà.

Picard insiste nel suo tentativo di comunicazione con la Flotta, ma sembra che tutte le trasmissioni siano disturbate. Soji entra nella stanza e la riconosce come l'alloggio privato di Maddox. Spiega a Picard che non capisce come Jurati possa avere ucciso Maddox, e che non può immaginare di poter terminare una vita per salvarne un'altra, così come non capisce del tutto "la logica del sacrificio". A Picard non piace il concetto che ha appena sentito. Jurati pensava di fare la cosa giusta uccidendo Maddox, ma poi è rimasta terrorizzata dalla sua stessa azione. Picard risponde con una domanda: Jurati ha veramente fatto quella che pensava essere la cosa giusta o pensava invece di non avere altra scelta? Soji si chiede allora se l'assassinio sia motivato solo dalla paura, l'opposto della logica, ma se uccidere fosse la sola possibilità per sopravvivere?

Sutra giunge alla cella di Narek e dà il cambio della guardia a Saga. Sutra entra nella cella e gli spiega che solo per poco il suo bisogno dei suoi servigi supera la voglia di ucciderlo: gli propone quindi una via d'uscita alla prigionia.
Picard e Soji si precipitano alla cella quando sentono un urlo. Narek è sparito e Altan osserva il corpo esanime di Saga, apparentemente uccisa con la sua stessa spilla. Soji è furiosa e si rammarica di non aver ucciso Narek quando ne aveva l'opportunità. Il romulano, nel frattempo, sta fuggendo a piedi in direzione dell'Artefatto schiantato.

Sutra parla in pubblico e spiega come l'arrivo degli essere organici in poche ore è già costata la vita a un'altra loro sorella. Aggiunge che il tempo che resta prima dell'arrivo della flotta romulana è tutto quello che serve loro. Picard chiede spiegazioni e Sutra aggiunge che l'Ammonizione – che Jurati e i Romulani hanno interpretato come un monito, appunto – in realtà è un invito per gli esseri artificiali. Si tratta di un invito da parte di una razza "superiore" di sintetici a inviare un segnale, i cui dettagli sono incorporati nella Ammonizione. Sutra e Altan stanno approntando un dispositivo necessario per inviare il segnale prima dell'arrivo dei romulani: la razza che giungerà in loro aiuto li libererà un volta per tutte dalla tirannia degli organici.
Picard capisce che questo significa, in ultima analisi, lo sterminio di tutte le forme di vita organiche. L'ammiraglio prende la parola e invita tutti a salire a bordo de La Sirena che li porterà in salvo prima che i romulani possano attccare. Subito dopo, Picard chiederà che il bando dei sintetici venga rimosso.
Altan spiega ai suoi figli che la Federazione non ha asoltato Picard dopo l'attacco su Marte e men che meno lo ascolterà ora, aggiunge inoltre che Picard è in arresto. Sutra spiega che Picard non può essere lasciato libero perché instillerebbe dubbi inutili; Soji si trova d'accordo e dichiara che lei e i suoi simili non possono essere semplicemente una strada per la propria redenzione.

Sutra richiede l'arresto anche di Jurati, ma la donna spiega che lei ha rischiato e sacrificato tutto per giungere in quel luogo e che vuole essere parte della loro comunità. Lei inoltre è necessaria per permettere ad Altan di sopravvivere. Altan supporta la sua richiesta e spiega agli androidi che Jurati è la cosa più simile a una "madre" che possano mai avere. Sutra le chiede se è pronta a sacrificare la sua vita per i figli e lei risponde di sì.
Picard viene portato via a forza.

A bordo della nave al comando della flottiglia Romulana, un membro dell'equipaggio spiega al Commodoro Oh, ora in divisa romulana, che il pianeta ha difese planetarie limitate e che il loro arrivo è stimato in 24 ore.

Continua in Et in Arcadia Ego, Part II

Sezioni

In questo episodio…

  • Ritorna Brent Spiner, questa volta nei panni del figlio biologico del dottor Noonien Soong, quindi fratello umano di Data. La strenua difesa delle sue creature, di fronte a dei loro piani di ostilità rivolti verso la vita organica, ricorda quella del suo antenato Arik Soong a favore dei potenziati nell'arco narrativo costituito da Borderland, Cold Station 12 e The Augments.
  • Abbiamo la conferma del fatto che, come immaginabile, i Romulani dispongano ancora di una flotta costituita da un cospicuo numero di navi. Le 218 che vengono riunite per lanciare l'attacco contro il pianeta degli androidi costituiscono peraltro un numero di oltre dieci volte superiore a quelle utilizzate nel tentativo di distruggere i Fondatori in The Die is Cast, essendo state le stesse 20 suddivise tra romulane e cardassiane. Al comando di questa adunanza c'è Oh, che viene chiamata ancora con il grado di Commodoro, nonostante sia evidentemente lì non in veste di ufficiale della Flotta Stellare.
  • Si torna a parlare di trasferimento mentale, probabilmente tra un organismo biologico e un androide: si tratta di un argomento di grande importanza già da The Schizoid Man dove il dottor Ira Graves, altro scienziato associato a Noonien Soong, aveva già ottenuto risultati rilevanti.

Note

  • La frase Et in Arcadia ego è un Memento mori, un monito alla fragilità della vita. Ha forse a che fare con il progredire improvviso della malattia di Picard e con il suo contestuale arrivo su Coppelius, che può essere pensato, almeno dai sui abitanti, come una arcadia, ovvero una utopia.
  • Il condotto di transcurvatura Borg porta La Sirena a soli 25 anni luce di distanza dalla posizione precedente, percorsi in 15 minuti. Premesso che in Descent - Part I, Dark Frontier - Part II e Endgame - Part II avevamo visto percorrere condotti di tale natura ad una velocità di molto maggiore, questo significa che il pianeta degli androidi si trova all'interno o a ridosso dello spazio delle grandi potenze dei quadranti Alfa e Beta; sembra dunque strano che nessuno lo abbia mai scoperto prima.
  • Sembra strano che il condotti di transcurvatura, il cui imbocco era giustamente posizionato lontano dalla posizione de La Sirena, abbia invece il suo sbocco proprio in orbita a Coppelius. Si tratta di una semplificazione della trama, o i Borg hanno una destinazione preferita intorno a quel pianeta specifico?
  • Non è ben chiaro chi sia a parlare per bocca di Picard quando pronuncia un saluto per tutto l'equipaggio. Inoltre è piuttosto incomprensibile il perché nessuno parli o indaghi a proposito di questo evento nel resto dell'episodio.
  • La reticenza di Picard a parlare dei suoi problemi di salute era già emersa in Samaritan Snare.
  • Michael Chabon ha dichiarato che non è chiaro se le Orchidee siano senzienti o meno e ha rimandato all'episodio Scar di Battlestar Galactica[1].
  • I riferimenti, tra il serio e il faceto, di Musiker a proposito di possibili pericoli sulla superficie sono:
    • angry reptiloids: chiaramente un riferimento ai Gorn, e probabilmente ad Arena
    • homicidal fungi: un riferimento alla seconda stagione di Star Trek: Discovery
    • asshole Romulan ex-boyfriends: si riferisce alla storia pregressa tra Soji e Narek

YATI

  • Le orchidee sono gestite in maniera piuttosto insensata. A prima vista sembrerebbero strumenti di difesa eccezionali, in quanto possono disabilitare una nave piccola come La Sirena così come un cubo Borg. Tuttavia non è chiaro cosa facciano al rientro atmosferico. Non sono di protezione in quanto fanno basicamente schiantare le astronavi sulla superficie, ma non sono nemmeno offensive, altrimenti avrebbero dovuto aprirsi durante il rientro per bruciare la navetta contenuta con il calore. Inoltre, una volta arrivate a terra le navi, gli abitanti della colonia se ne disinteressano: non controllano né lo stato di salute degli occupanti, né le condizioni dei veicoli. A questo proposito, nella sessione di Q&A su Instagram, Michael Chabon alla domanda «Orchids fall into atmosphere on purpose to damage the ships? Wasn't sure why that happened.» ha risposto «Drag down. Force to land.»
  • Gli abitanti della stazione sembrano avere capacità avanzate di produzione: possono infatti costruire androidi con cervelli positronici in quantità e hanno costruito le "orchidee" in gran numero. Queste ultime inoltre devono avere un qualche tipo di base di lancio a terra oppure una stazione produttiva in orbita. In più, sappiamo già da Stardust City Rag che Bruce Maddox era ben collegato nelle relazioni interstellari per potersi procurare fondi e materiali. Non si capisce quindi perché i sintetici non possano aver costruito almeno un'altra astronave o navetta dopo la distruzione del veicolo di Jana, dieci anni prima.

47

Blooper

Okudagram

Produzione

Versione Italiana

Continuity

Citazioni

Picard: There's a difference between killing an attacking enemy and watching a wounded one die.

Picard: One more thing, I have a brain abnormality I've known for years. I've never had any symptoms, so I never thought much about it. However, before we left the Earth, I learned that my condition was more acute. The prognosis was terminal, and there is no effective treatment. There will be no further discussion. Anyone who treats me like a dying man will run the risk of pissing me off. Is that clear?

Riferimenti

Episodi

Pianeti


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