Mirrors
Titolo italiano: | Specchi |
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Stagione: | 5 |
Posizione nella lista: | 5 |
Numero di produzione: | 505 |
Scritto da: | |
Regista: | Jen McGowan |
Data di pubblicazione originale: | Paramount+ |
Data di pubblicazione in Italia: | Paramount+ |
Anno della timeline: | 3191 |
Data stellare: | 866282.9 |
Attori in ruoli non accreditati
- Arav: Avaah Blackwell
- Portavoce dei Progenitori (immagine di repertorio): Salome Jens
- Ruggine: Leeu
Attori co-protagonisti
- Tenente comandante Gen Rhys: Patrick Kwok-Choon
- Tenente Christopher: Orville Cummings
- Tenente JG Linus: David Benjamin Tomlinson
- Tenente Naya: Victoria Sawal
- Tenente Gallo: Natalie Liconti
- Lt. Cmdr. Asha: Christina Dixon
- Primarca Ruhn: Tony Nappo
- Computer della ISS Enterprise NCC-1701: Barnaby Carpenter
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Mirrors è un episodio della quinta stagione di Star Trek: Discovery.
Trama
Primo atto
Secondo atto
Terzo atto
Quarto atto
Sezioni
In questo episodio…
- Vediamo per la prima volta un Breen senza casco, e scopriamo svariati fatti sul conto di essi con particolari sulla loro struttura di potere, anche se non è detto fossero già validi ai tempi di Star Trek: The Next Generation e Star Trek: Deep Space Nine, essendo trascorsi più di otto secoli.
- Sappiamo adesso che almeno la testa dei Breen può passare da uno stato "gelatinoso" (simile alla membrana del pesce macropinna microstoma)[1] allo stato solido, questo ultimo tuttavia viene considerato "inferiore".
- In un flashback vediamo una gigantesca nave Breen che potrebbe essere confusa con una stazione spaziale. Si tratta in realtà di una cosiddetta nave-città che porta nel suo hangar numerosi vascelli ausiliari ed è la stesso che, in un futuro alternativo, è vista incrociare vicino al relitto del quartier generale della flotta in Face the Strange. L'intera USS Discovery NCC-1031 potrebbe entrarvi[1]. Scopriremo successivamente che si tratta di una cosiddetta "Corazzata Breen" in servizio in diversi esemplari.
- Scopriamo che la Confederazione Breen è stata sostituita da una nuova organizzazione politica denominata Imperium.
- Per la prima volta sentiamo Cleveland Booker registrare un diario personale.
- Viene menzionata la "erigah" un termine Breen per identificare una taglia mortale pendente sulla testa di una persona che si è macchiata di crimini molto gravi. Erigah è anche il titolo di un episodio successivo in questa stessa stagione. Da una battuta di Moll, Burnham capisce che i due vogliono la tecnologia dei Protettori per far rimuovere la taglia dalla loro testa.
- Vediamo un nuovo logo che identifica la Catena Smeraldo o forse i soli Orioniani.
- Joann Owosekun e Keyla Detmer non appaiono nel'episodio, ma si dice che viene loro affidato il comando della Enterprise per il suo viaggio verso il quartier generale della Flotta Stellare.
- Veniamo a sapere che uno dei quattro misteriosi scienziati menzionati in Jinaal è la dottoressa Cho, originariamente una degli ufficiali scientifici sulla ISS Enterprise NCC-1701, successivamente passata nell'universo primario e arruolata nella Flotta Stellare.
Non è chiaro come lei, insieme alla maggior parte dell'equipaggio della nave, risulti essere stata accolta nel nostro universo: in Crossover dalle parole di Bashir sembrava che l'unico elemento di conoscenza dell'Universo dello Specchio da parte della Federazione fosse l'incidente al teletrasporto di Mirror, Mirror, per cui è anche possibile che le informazioni sul loro passaggio siano state in qualche modo classificate, se non altro per un certo periodo di tempo visto che qui Burnham riesce ad accedervi.
Note
- Ne In Purgatory's Shadow veniva fatto intendere che i Breen fossero privi di sangue o di altri liquidi circolatori; tuttavia quando L'ak viene ferito, vediamo un liquido verde fuoriuscire dal suo corpo. Non ne è però chiara la natura; considerato che sulla fisiologia di quella specie abbiamo iniziato a conoscere davvero qualcosa di sostanzioso soltanto nel corso di questo episodio, servono probabilmente altri elementi per trarre delle conclusioni. A tal proposito, lo scrittore Carlos Cisco[1] ha dichiarato trattarsi della stessa gelatina di cui è costituito il loro corpo quando non si sforzano ad essere solidi, permettendo peraltro (anche se forse involontariamente) di formulare un curioso parallelo con i Cambianti, dei quali furono alleati durante le fasi finali della Guerra del Dominio.
- Tilly menziona il "Coefficiente di Lorentz" che è un concetto di fantasia, mentre il "Fattore di Lorentz" è lo strumento con cui si convertono le grandezze fisiche tra vari sistemi di riferimento inerziali.
- Book insiste che il padre di Moll era una persona buona e dai comportamenti corretti. Al contrario Moll la dipinge come un poco di buono che ha condannato la famiglia a una vita di stenti. Le due narrazioni sembrano in netto contrasto e non solo non se ne capisce la ragione, ma nemmeno Book o Moll cercano una spiegazione.
- La placca in sala teletrasporto riporta[2] il logo dell'Impero Terrestre, il motto usuale "Long live the Empire", il riferimento a una Base Tartarus e la data stellare 32336.6. Il testo descrittivo recita:
The new High Chancellor presented hope and justice as if they were natural
to our world. His words, "the light of hope shines through even the darkest of nights" became our rallying cry. He spoke of reform and changed many of us. But some saw this as weakness. They killed him, and we sought help from an unlikely ally: A Kelpien slave turned rebel leader. He spoke of visitors from another world… A near perfect mirror that casts our darkness into light. With his aid we secured the Enterprise, but he stayed behind to continue his work. We bear scars from our escape. But our hope remains.
May it carry us into a shining, peaceful and just future…
Il nuovo Alto Cancelliere ci ha mostrato speranza e giustizia come se fossero naturali
per il nostro mondo. Le sue parole "la luce della speranza brilla anche attraverso la più buia delle notti" divennero il nostro grido di battaglia. Ci parlò di riforme e fece cambiare idea a molti di noi. Ma alcuni la interpretarono come una debolezza. Lo uccisero, così cercammo aiuto da un alleato inaspettato: uno schiavo Kelpiano diventato leader dei ribelli. Ci parlò di visitatori venuti da un altro mondo… Uno specchio quasi perfetto che gettò la nostra oscurità nella luce. Con il suo aiuto conquistammo l'Enterprise, ma lui rimase indietro per continuare il suo lavoro. Portiamo le ferite della nostra fuga. Ma la nostra speranza rimane.
Che ci porti in un futuro luminoso, pacifico e giusto…
- La data stellare della placca si posizionerebbe intorno al 2355, approssimativamente 9 anni prima dell'inizio della Star Trek: The Next Generation. Considerando che Mirror, Mirror è ambientato nel 2267, se ne evincerebbe che la ISS Enterprise è rimasta in servizio per un secolo. Tuttavia, in Through the Looking Glass l'Intendente aveva detto a Smiley che era nato schiavo e sarebbe morto schiavo: tale episodio è ambientato nel 2371, e sembra dunque strano che solo 16 anni prima l'ammiraglia della flotta imperiale potesse navigare impunemente in un suo universo dove con tutta evidenza l'Impero Terrestre era già caduto. Un'ipotesi è che il sistema di datazione stellare dell'Universo dello Specchio sia differente da quello dell'universo principale.
- In The Changing Face of Evil, Weyoun ha affermato che il mondo natale dei Breen è ospitale, mentre prima veniva ritenuto interamente coperto di ghiaccio: il fatto che Moll possa stare senza tuta ambientale nello stesso ambiente insieme a L'ak dimostra che aveva ragione.
47
- Booker menziona la data stellare 866282.9: togliendo la parte che fa riferimento all'anno (la quale comunque dovrebbe essere 868, vedi la rispettiva YATI), e prendendo la parte intera, risulta 282, che è uguale a 6 x 47.
- Rayner è in grado di comprendere quello che gli vuole comunicare Burnham attraverso le oscillazioni del raggio traente facendo riferimento al quarto paragrafo, settima strofa di una ballata.
Okudagram
Blooper
YATI
- Come in Under the Twin Moons, viene detto di trovarsi in una data stellare nella quale le migliaia sono 866, ma nell'anno 3191 dovrebbero essere 868.
- Burnham prima chiede la preparazione di una Squadra di sicurezza con l'apparente intento di portarla con lei nello spazio interdimensionale, subito dopo, però, spiega di volerci andare da sola insieme a Booker. Rayner correttamente critica questa idea e la prega, quantomeno, di accettare una scorta armata. Burnham risponde che il tentativo di contatto pacifico si basa sulla capacità di Booker di creare un legame personale con Moll e afferma che un gruppo armato vanificherebbe questo tentativo. Tutto questo è, per una volta, un ragionamento sensato, peccato che, seguendolo fino in fondo, allora anche la presenza di Burnham risulta potenzialmente distruttiva: Booker sarebbe dovuto andare solo.
- Moll accede a un pannello nascosto sotto la postazione del pilota e manda in sovraccarico tutti i sistemi della nave. Si tratta di una cosa assurda su più livelli: come fa Moll a sapere quale pannello accedere e cosa fare su una nave vecchia di otto secoli e per di più di un universo parallelo? Anche se lo sapesse, come è possibile che "premendo" su un qualche tipo di circuito di una consolle si possa generare un sovraccarico così esteso e profondo? Ad aggiungere sciocchezza alla sciocchezza, pochi minuti dopo Booker preme pochi pulsanti sulla consolle e riporta la nave in perfetta efficienza, se non per la mancanza di propulsione.
- Owosekun e Detmer sono incaricate di condurre la ISS Enterprise NCC-1701 al quartier generale. Potrebbe essere un viaggio molto lungo a meno che la Discovery-A non avesse a bordo una camera di miscelazione in più o se fosse in grado di replicarne una e installarla in poche ore (al termine dell'episodio Culber incontra Tilly al bar e le dice "Che giornata, eh?").
- Un suggerimento è di sostituire la testata esplosiva di un siluro fotonico con antimateria. Peccato che i siluri fotonici siano esattamente basati sul potenziale distruttivo dell'annichilazione materia-antimateria. Carlos Cisco ha dichiarato che gli è stata aggiunta "più antimateria"[1], ma è chiaro che si tratti di una sciocca battuta per coprire un evidente errore.
- Si dice e si ripete che tutte le navette e le scialuppe di salvataggio sono state lanciate dalla Enterprise. Convenientemente alla fine dell'episodio Moll riesce a trovare, lanciare e manovrare una "capsula a curvatura", uscita dal nulla e ovviamente perfettamente funzionante e impossibile da intercettare da una nave stellare con tecnologia di un millennio più moderna.
- Nel dialogo finale si susseguono una serie di assurdità. Primo, Burnham e Booker discutono di come ogni indizio porti con sé una "lezione" morale: si tratta di una interpretazione del tutto parziale. Come già discusso in precedenza il fatto di aver trovato gli indizi precedenti è da attribuirsi soprattutto alla fortuna, inoltre Moll e L'ak ci hanno dimostrato di poter ottenere gli stessi risultati con violenza e inganno. Secondo, sembra che Jinaal abbia effettuato chissà quale operazione di eliminazione delle identità degli scienziati, ma Burnham dice chiaramente di aver chiesto a Zora di fare una ricerca nel database della Flotta. Infine, la fiala con la sostanza sconosciuta che potenzialmente potrebbe portare alla soluzione dell’enigma, viene maneggiata come fosse un giocattolo senza proteggerla o proteggere le persone dal suo contenuto che avrebbe potuto anche essere letale.
Versione Italiana
- La specie di Rayner viene chiamata più di una volta Kelleran (come nell'originale) e non Kellerani (come in Armageddon Game).
- Sia nel parlato che nei sottotitoli, erigah diventa "ergot".
Continuity
- Rayner si dimostra molto protettivo nei confronti di Burnham nel raccomandarle di non andare in missione quasi da sola, un atteggiamento che ricorda quello tenuto diverse volte da Riker nei confronti di Picard in Star Trek: The Next Generation.
- Il passaggio attraverso un wormhole con una navetta per raggiungere una realtà alternativa ricorda quello di Kira e Bashir in Crossover, con la differenza che in questo caso non viene raggiunto propriamente l'Universo dello Specchio, bensì una sacca di spazio interdimensionale dove è presente la ISS Enterprise NCC-1701.
- Osservando che Booker sta operando alla postazione scientifica della Enterprise imperiale, Burnham pensa almeno inizialmente che lo Spock dello specchio fosse spietato come gli altri ufficiali della Flotta dell'Impero Terrestre, fatto che sappiamo da Mirror, Mirror non essere così vero.
- L'elemento Rubindio, estratto dalle miniere di Callor V, dove lavorava la madre di Moll, è un elemento che ha avuto una importanza primaria in Patterns of Force e Far From Home.
Citazioni
Burnham: Oh, that was my brother's station on the USS Enterprise.
Booker: Ever meet the Terran version?
Burnham: No. But I'm sure he was just as ruthless as the rest, though.
Booker: Anything on Moll and L'ak yet?
Burnham: Starfleet has every ship in the sector on high alert. But we have this. Paul is prepping to do a full chemical analysis… of this vial. And then… we'll have our next stop.
Booker: You ever wonder why there's always a lesson with these clues? Like with the itronok. "Do you value life-forms different than your own?"
Burnham: And with the necropolis planet. Importance of cultural context.
Booker: See, the scientist who left that on the Enterprise must've known the history of that ship.
Burnham: Ha. She did. She was Terran. The ship's junior science officer, Dr. Cho. So I had Zora look up the crew names on the manifest. Guess what? Most of them ended up in Federation databases.
Booker: So they did make it.
Burnham: Mm-hmm.
Booker: Started new lives in our universe.
Burnham: Yeah. Dr. Cho even ended up joining Starfleet. She become a branch admiral. After that, her records just... vanish.
Booker: Ah, well, Jinaal did say he erased all evidence of their group.
Burnham: Mm-hmm, well, nearly all. They had hope. And they found freedom. Despite impossible odds. Maybe that's why Dr. Cho went back and left the clue on that ship. Maybe that's our lesson here. That like them... maybe we can shape our own futures, too. What I said earlier, about how we used to be happy…
Booker: Oh, no, no, no, it's fine. We were, weren't we?
Stamets: Captain, we are ready for the vial.
Burnham: On our way.
Booker: So... what do you think happens when we finally put this thing together?
Burnham: I don't know. But I can't wait to find out.
Produzione
- Le scene ambientate sulla Enterprise imperiale sono state naturalmente girate sui set di Star Trek: Strange New Worlds. Non è la prima volta che, per un episodio appartenente ad una data serie, vengono utilizzati gli spazi di un'altra serie Trek contemporaneamente in produzione: era accaduto per esempio in Inter Arma Enim Silent Leges (episodio di Star Trek: Deep Space Nine), dove per la Bellerophon si era fatto uso dei set di Star Trek: Voyager.
- La trasmissione è preceduta da una avvertenza sulle immagini luminose lampeggianti contenute nell'episodio: il lampeggiamento rapido può scatenare attacchi epilettici in persone particolarmente sensibili.
- L'episodio è dedicato a Allan Roy Marceta detto "Red", uno scenografo morto nel 2022. Si presume che il bar della Discovery sia chiamato "Red's bar" in suo onore.
- Una versione alternativa del copione, prevedeva la ricerca dell'indizio in una vecchia nave mineraria inglobata in un pianeta fatto di puro mercurio. Un'altra versione contemplava lo spazio fluido, luogo di origine della Specie 8472[1].
- Si era inizialmente pensato di fare apparire Ethan Peck nei panni di Spock dello Specchio, ma l'attore non era disponibile per un cameo[1].
Riferimenti
Riferimenti diretti
- ISS Enterprise NCC-1701 (Astronave)
- Special:AboutTopic/Q12788 - Q12788 - Stato
- Special:AboutTopic/Q12790 - Q12790 - Elemento
- Special:AboutTopic/Q12792 - Q12792 - Tecnologia
- Special:AboutTopic/Q12807 - Q12807 - Personaggio di una timeline alternativa
Riferimenti inversi
- Callor V - Q12791 - Pianeta
- Manganello neurale - Q13112 - Strumento
Immagini collegate
L'ingresso dell'hangar di una Corazzata Breen
Collegamenti esterni
- Recap/Review: ‘Star Trek: Discovery’ Reflects On Its Choices In “Mirrors”, TrekMovie
- STAR TREK: DISCOVERY Review — “Mirrors”, TrekCore
- Star Trek: Discovery “Mirrors” Review: Navigating Reflections, TrekNews
- REVIEW – Star Trek: Discovery Season 5 Episode 5 “Mirrors”, Sconosciuto
- Mirrors, Ex Astris Scientia
Interwiki
- Mirrors (episode), Memory Alpha (inglese)
- Q12381, Pagina della entità su DataTrek
Identificativi esterni
- tt26965613, Identificativo su IMDB
- 68743, Identificativo TV Show Transcripts
Annotazioni