Curiosità (curiosita)

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Nel pacchetto games italiano della distribuzione Linux Mandrake 9.1 e precedenti c'erano delle citazioni da Star Trek tratte da HyperTrek. Lo stesso pacchetto è ora disponibile per la distribuzione Ubuntu.

IBM ha usato, prima internamente e poi come nome definitivo, la parola «warp» per identificare una release di OS/2. All'interno del gruppo IBM di Boca Raton venivano usati molti termini trek: OS/2 2.0 era soprannominato «Riker», il Service Pack «Geordi», OS/2 2.1 «Borg» e tutta la famiglia del workplace OS/2 (DOS, OS/2, e AIX) «Starfleet». La Microsoft veniva chiamata «the Ferengi».

Oltre che da IBM, il nome «warp» è stato usato da un gruppo di ricercatori trekker del Carnegie Mellon Department of Robotics per uno speciale computer impiegato in esperimenti di guida automatica di veicoli. L'apparato, montato su un carrello a sei ruote battezzato TerreGator, è stato completamente rimpiazzato anni fa dal veicolo di ricerca NavLab: un furgone GMC automatizzato con sensori, apparati dedicati e alcune workstation. Le ricerche del Carnegie Mellon in questo campo sono finanziate dal DARPA.

Il team di sviluppo ha chiamato «Geordi» Open Office versione 1.1 e «Q» la major release che ha seguito la 1.1.

Negli Stati Uniti i rilevamenti demoscopici per stabilire l'audience dei network nazionali vengono effettuate dalla Nielsen e dalla Arbitron. In febbraio, maggio, giugno e novembre le due compagnie misurano l'audience dei network locali. Dal momento che i risultati di questi rilevamenti stabiliscono i prezzi delle pubblicità, è molto facile che in questi mesi negli USA ci siano quasi solamente trasmissioni di nuovi episodi, mentre le repliche vengono trasmesse per lo più negli altri mesi.

Davanti al Mann's Chinese Theatre in California ci sono le impronte di tutto il cast della Serie Classica a ricordo di Star Trek.

Durante le varie fasi di stesura dello script dei telefilm viene utilizzata la codifica dei colori tipica di Hollywood, riportata anche nelle sigle delle varie revisioni, il ciclo di colori utilizzato dalla Paramount è: white (we), blue (be), pink (pk), yellow (yw), green (gn), goldenrod (gd), buff (bf), salmon (sn), canary (cy), tan (tn). Quando lo script viene aggiornato ad una versione successiva, vengono ristampate solamente le pagine modificate sui fogli del colore della versione e viene posto un asterisco alla fine di ogni battuta modificata rispetto alla versione precedente. Uno dei casi più eclatanti è stato Deadlock, che ha fatto due volte il giro dei colori per iniziarne un terzo: alla fine lo script era un vero e proprio arcobaleno. Per i collezionisti, uno script fatto di fogli colorati è un chiaro indice di un oggetto originale proveniente dagli studios.

Il logo della Paramount riproduce una montagna frutto della fantasia circondata da ventidue stelle, che non hanno altro significato che quello di essere esteticamente gradevoli. Il logo è stato creato attorno al 1912-1913 da W.W. Hodkinson, un distributore cinematografico della costa est: un giorno scarabocchiando, ha disegnato una montagna con attorno delle stelle e ha scritto sotto il nome «Paramount», tratto dal nome di un palazzo che vedeva tutti i giorni quando si recava sul lavoro.

Alcuni episodi doppi, specialmente quelli che aprono e chiudono una serie, esistono in due versioni: una in due parti e una in una sola parte di lunghezza doppia. Generalmente, in occasione della prima trasmissione viene mandata in onda la versione in due parti e in seguito viene trasmessa quella in una parte sola come «speciale». La versione in una parte sola contiene alcune scene in più la cui durata è pari alla durata della sigla finale della prima parte e della sigla iniziale della seconda parte, in modo tale che le due versioni abbiano una durata totale identica.

La frase «Space, the final frontier» in islandese è «Geimurinn síðasta hindrunin».



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