Star Trek: Countdown

Da Wikitrek.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Icone!ico-libri-fumetti.pngFumetto della Kelvin Timeline
Data di pubblicazione originale:
  • ()
  • ()
  • ()
  • ()
  • ()
Scritto da:
Editore:IDW Publishing

Modifica i dati nella pagina della entità su DataTrek

Star Trek: Countdown è un libro a fumetti pubblicato in quattro numeri a partire da Gennaio 2009.


Ambientato nel XXIV secolo, racconta la storia di Nero e Spock che precede concettualmente gli eventi narrati nel film Star Trek.
Il sottotitolo del libro è The official prequel to the upcoming motion picture, è pubblicato dalla IDW Publishing e ogni numero riporta in copertina il viso del protagonista, nell'ordine Nero, Data, Spock e Jean-Luc Picard.

Il numero di maggio 2009 della rivista di tecnologia Wired (edizione americana) ha ospitato una intervista al regista del film J.J. Abrams e uno speciale mini fumetto di 6 pagine intitolato When Worlds Collide che funge da ulteriore collegamento tra Countdown e il film.[1]

Star Trek: Nero rappresenta il sequel di questo libro a fumetti, pubblicato dopo l'uscita di Star Trek (2009) racconta una parte degli eventi accaduti fra il teaser e il primo atto della pellicola.

Star Trek: Countdown to Darkness è una miniserie a fumetti simile che fa da introduzione al successivo film della serie Star Trek Into Darkness.

Trama

Primo volume

Data stellare 64333.4, la storia inizia sulla nave mineraria del capitano Nero che deve abbandonare l'estrazione di un materiale chiamato decalitio a causa di un massiccio brillamento stellare.

La scena si sposta su Romulus dove l'Ambasciatore Spock racconta come l'Impero sia diventato più aperto nei confronti di concetti come curiosità, tolleranza, diplomazia e abbia, alla fine, promulgato norme per regolarizzare l'immigrazione.
Queste leggi hanno permesso anche a Spock di stabilirsi legalmente su Romulus, cinque anni prima, come ambasciatore della Federazione dei Pianeti Uniti.

In un suo intervento al Senato, Spock presenta una catastrofe ambientale originata nel sistema Hobus: la stella si sta trasformando in una supernova di potenza mai vista che potrebbe mettere a rischio non solo i sistemi stellari vicini, ma addirittura l'intero Impero. Spock propone di utilizzare il decalitio per creare una quantità di materia rossa sufficiente a trasformare la supernova in un buco nero e arrestarne l'espansione.
Appena scoperto che la tecnologia necessaria per portare a termine questo compito è frutto di ricerche vulcaniane, il Senato Romulano reagisce oltraggiato.
Nero, rappresentante della corporazione dei minatori, supporta invece Spock portando a testimonianza la sua esperienza diretta con la stella del sistema Hobus. Nonostante queste dichiarazioni, il Pretore si limita a interrompere la discussione sull'argomento in attesa di ricerche ulteriori sul problema.

Nero, estremamente preoccupato per quello che ha visto vicino a Hobus e per l'apparente mancanza di interesse da parte dei politici, decide di unire le forze con Spock offrendosi di estrarre il decalitio da un giacimento nel sistema Kimben mettendo a disposizione la sua nave e il suo equipaggio.
Spock si fida delle buone intenzioni di Nero e accetta la proposta.

Giunta a destinazione, con l'equipaggio pronto a iniziare l'estrazione, la nave viene attaccata da tre vascelli Remani e abbordata da un gruppo di soldati. All'improvviso una nave della Federazione interviene dando battaglia alle navi remane.
Spock deduce correttamente che la nave in questione sia la Enterprise-E, il cui capitano, un Data apparentemente redivivo, intima alle due parti di cessare le ostilità.

Secondo volume

Data stellare 64390.1, la storia riprende dove l'avevamo lasciata alla fine del volume precedente.
L' Enterprise completa il disarmo forzato delle navi Remane e dei soldati a bordo della Narada, la nave di Nero. Il suo equipaggio ha la meglio sui remani ora disarmati e accoglie una squadra di sbarco dalla Enterprise. Un controllo dei danni alla nave mineraria rivela che non è possibile completare l'estrazione del decalitio senza prima effettuare alcune lunghe riparazioni.
Il Capitano Data suggerisce di confiscare il minerale dei Remani, in quanto merce di contrabbando, e di ottenere così la quantità necessaria per la prosecuzione del piano.

Mentre l'equipaggio dell'Enterprise aiuta a rimettere la Narada in grado di volare a curvatura, Nero e Spock partecipano a una cena di cortesia sulla nave federale.
Mentre è ospite a bordo, Nero ha accesso ad alcune informazioni non confidenziali dai database della nave e si dimostra molto interessato ai capitani famosi tra cui ovviamente Kirk e, come si scoprirà poi, Picard.

Nel frattempo Spock e Data hanno una breve conversazione, dove scopriamo che il capitano è in effetti B-4 nel cui cervello positronico sono stati impressi gli schemi neurali scaricati da Data nel corso della missione su Romulus vista in Star Trek Nemesis.
Data comunica a Spock che la Federazione ha autorizzato una missione segreta nel sistema Hobus per impedire alla stella di esplodere. Alla reazione stupita dell'ambasciatore, il capitano risponde semplicemente che la situazione è diventata molto più complicata.

Intanto, su Romulus, alcuni scienziati stanno studiando più approfonditamente il fenomeno nel sistema di Hobus e si sono resi pienamente conto del pericolo rappresentato dalla stella, tanto da arrivare a suggerire al Senato di iniziare una guerra contro Vulcano per invaderlo e appropriarsi della tecnologia necessaria a fermare l'esplosione della stella.
Contemporaneamente, si decide di avviare i protocolli di evacuazione del pianeta.

Arrivati su Vulcano, Spock e i suoi alleati romulani ricevono una accoglienza più che fredda, tanto che viene loro intimato di ritirarsi dallo spazio romulano.
Solo grazie all'intervento dell'ambasciatore Picard, Spock e di Nero possono sbarcare e viene permesso loro di parlare di fronte al Consiglio Scientifico.

Durante l'udienza, Spock esprime una rinnovata preoccupazione per la stella del sistema Hobus e arriva a dichiarare che il fenomeno rappresenta un pericolo addirittura per l'intero Universo.
Il presidente del consiglio si dimostra poco incline a condividere le preoccupazioni dell'ambasciatore e invece esprime perplessità riguardo al suggerimento di condividere le ricerche sulla manipolazione della materia rossa con un governo militaristico come quello romulano.

Messa ai voti, la proposta di Spock viene respinta e questo risultato fa indispettire ancora di più Nero che si mostra prima irrequieto, poi addirittura furioso verso Spock e i Vulcaniani. Il romulano accetta di trasferire tutto il decalitio sulla Enterprise con la promessa di Spock, Picard e Data di fare tutto il possibile per portare a termine la missione per loro conto, senza aiuto Vulcaniano. Mentre Spock e Picard discutono sulla possibilità di una missione suicida per l'iniezione della Materia Rossa, Data li informa che la stella Hobus è effettivamente esplosa. Proprio nello stesso momento, Nero entra nella spazio romulano e assiste impotente alla distruzione di un pianeta da parte della stella in espansione, sempre più preoccupato per la sorte della moglie e del figlio non ancora nato.

Terzo volume

Romulus è andato distrutto alla fine del volume precedente, Nero ha assistito alla sua polverizzazione e ora non gli resta che piangere la morte della moglie, del figlio e di tutta la sua famiglia. Distrutto dal dolore, riceve una chiamata da parte della Nave Stellare Galen che, insieme a altre due navi ospedale di Classe Olympic, offrono assistenza alla Narada. Nero accetta l'aiuto e chiede di prepararsi a teletrasportare i feriti. Sospettando un tentativo di invasione da parte della Federazione, Nero in effetti ha pianificato un trucco per far arrivare sulle navi della Flotta una serie di esplosivi, distruggendole così tutte e tre.

Nero intercetta uno shuttle sul quale hanno trovato rifugio i Senatori romulani, i quali, presi a bordo della Narada, spiegano a Nero che il loro compito è ora guidare il popolo romulano verso una nuova casa. Nero dice che la civiltà romulana è morta insieme al suo pianeta natale e, in uno scatto d'ira, afferra il Debrune Teral'n, un'antica arma che rappresenta lo scettro del potere, con la quale uccide il Pretore. Dopo l'assassinio, Nero e il suo equipaggio completano simbolicamente la loro trasformazione da pacifici minatori a guerrieri portando a termine un antico rituale che consiste nella rasatura della testa e nel tatuaggio profondo come segno del dolore per la perdita dei propri cari.

Nel frattempo, su Vulcano, l'Alto Consiglio sta ancora decidendo il da farsi riguardo alla materia rossa e al piano di Spock. Il vulcaniano e Picard interrompono la seduta dicendo di avere trovato una soluzione al problema della stella di Hobus che da supernova si è tramutata in un fenomeno sconosciuto e potenzialmente apocalittico. Il piano è di portare la materia rossa all'interno della stella creando così una singolarità capace di far collassare l'astro su sé stesso. Per portare a termine il piano è necessario servirsi di una nave sperimentale chiamata Jellyfish che permette di operare in atmosfere estreme.

Nero, su indicazione dei senatori, giunge a una base militare segreta chiamata The Vault che rappresenta il punto di incontro per tutta la flotta superstite. Salito a bordo, il comandante D'Spal accoglie Nero e gli mostra l'arma più avanzata nel complesso: un derivato di tecnologia Borg che da ai Romulani un vantaggio tecnologico incolmabile sulle altre potenze della Galassia. D'Spal riconosce la sete di vendetta di Nero ed è più che disponibile ad adattare la nuova arma alla Narada, rendendola quindi un pericolo formidabile per tutti i nemici dell'Impero. ]] La Jellyfish arriva finalmente su Vulcano con il suo pilota e ideatore: Geordi La Forge che, dopo aver lasciato la Flotta, è diventato un progettista privato di astronavi. In un cantiere vulcaniano, la nave viene modificata per accogliere la piccola, ma pericolosamente instabile quantità di materia rossa necessaria a creare il buco nero nella stella di Hobus. Mentre Data e La Forge sovrintendono alle modifiche della Jellyfish, Picard e Spock analizzano le prove dell'uccisione del pretore e dei senatori romulani - i cui corpi sono stati ritrovati a fluttuare nello spazio - e della scomparsa di altre navi Federali, Cardassiane e anche Klingon sui rispettivi confini romulani. I due sono molto preoccupati per il fatto che Nero potrebbe effettivamente essere in rotta verso Vulcano per portare a termine la sua vendetta, Spock decide quindi di anticipare la partenza della Jellyfish e rivela anche che sarà lui il pilota della nave, in quanto è meno logico mettere a repentaglio la vita di La Forge piuttosto che la sua. L'ambasciatore, inoltre, si sente responsabile per non essere riuscito a convincere le parti coinvolte della pericolosità della minaccia del fenomeno stellare e per la sua decisione di coinvolgere Nero. Pur non essendo del tutto convinto dal Vulcaniano, Picard non prova nemmeno a fargli cambiare idea e non si oppone al suo piano. Da parte sua, però, l'ex capitano ha anche messo in atto altre contromisure nei confronti di un eventuale incursione di Nero.

Poco dopo aver neutralizzato un altro attacco da parte della Flotta Stellare, l'equipaggio di Nero si chiede se il piano di guerra che si sono prefissati può affettivamente essere portato a termine da soldati improvvisati come loro. Nero è determinato a proseguire il viaggio per distruggere Vulcano e rassicura i suoi uomini sulle loro capacità. Prima della partenza, la Narada viene attaccata da una flotta di navi appena disocculatata. E' un gruppo di attacco Klingon composto da falchi da guerra di classe K'Vort comandati dal Generale Worf che accusa Nero di violazione del confine e assassinio di cittadini dell'Impero. Il Klingon richiede la resa immediata e minaccia la distruzione della Narada insieme al suo equipaggio.

Quarto volume

Data stellare 64467.14, l'intervento dell'Impero Klingon contro Nero si è rapidamente trasformato in uno scontro in campo aperto in cui la flotta ai comandi del generale Worf tenta senza successo di penetrare le difese della Narada. La risposta di Nero, invece, è molto efficace nel distruggere molte navi Klingon sparando pochi colpi, addirittura mentre la nave è occultata. Dopo questa dimostrazione di forza, il Romulano invita Worf a salire a bordo della sua nave per discutere i termini della resa dell'intero Impero Klingon. Worf accetta, ma in effetti mette in atto un piano ardito: con altri guerrieri si avvicina alla Narada e, invece di attraccare, i klingon iniziano a tagliare lo scafo della nave per abbordarla. Nero non interferisce con il piano e manda i suoi uomini ad affrontare i Klingon.

Su Vulcano, nel frattempo, LaForge consegna la Jellyfish a Spock dopo che tutte le modiche sono state completate. L'ingegnere comunica al vulcaniano che la nave viene attivata solo da comandi vocali calibrati sulle caratteristiche di Spock, in modo che nessuno possa impossessarsene in maniera fraudolenta. Data e Picard intervengono nella discussione e comunicano che la Narada ha ingaggiato la forza d'attacco Klingon, decidono anche di dirigere l' Enterprise verso il confine per aiutare i loro alleati. Data dice che tutti si riuniranno su Vulcano dopo la soluzione della crisi, ma Spock è molto meno ottimista per quanto riguarda la possibilità che Nero fermi il suo attacco, in quanto, pur credendolo un uomo buono nel profondo, Spock stabilisce che il dolore che gli è stato inflitto sia impossibile da sopportare. Picard ipotizza che forse è ancora possibile salvare il romulano da sé stesso. In partenza verso le rispettive destinazioni, Spock saluta i suoi colleghi e amici e dichiara che, per quanto la sua missione sia probabilmente disperata, è sicuro di lasciare la Galassia in mani più che capaci.

Sulla Narada i più abili e preparati guerrieri Klingon stanno facendo strage degli uomini dell'equipaggio di Nero. Worf riesce addirittura a raggiungere la plancia della nave con l'intento di affrontare faccia a faccia il capitano nemico. Nero è nascosto e, prima di colpire, cerca di convincere Worf che i Klingon sono usati dalla Federazione proprio come lui è stato usato da Spock e dai Vulcaniani: come semplici mezzi per perseguire i propri scopi. Worf è del tutto impermeabile al discorso e si prepara alla lotta, ma viene colpito alla schiena da un tentacolo Borg. Nero dichiara quindi che, dopo aver distrutto Vulcano e la Terra, Qo'noS sarà il successivo bersaglio della sua furia distruttiva.

Al suo arrivo sul campo di battaglia, l' Enterprise non trova altro che rottami dei vascelli Klingon. Rottami e la Narada che improvvisamente disattiva il suo occultamento e apre un canale di comunicazione con la nave federale. Nero fa bella mostra di Worf, impalato sulla plancia della Narada e domanda se Spock sia effettivamente andato a colpire la stella di Hobus. Picard chiede a Nero di interrompere i suoi attacchi, dato che nessun massacro potrò portare indietro Romulus dalla distruzione. L'ambasciatore minaccia di attaccare la Narada con tutta la forza della Flotta Stellare se il suo capitano non dovesse arrendersi. Nero ignora le parole di Picard e lo taccia dicendogli che lui non ha titolo non essendo più un capitano. Si rivolge quindi a Data e gli offre la possibilità di teletrasportare Worf a bordo della Enterprise, dopodiché chiude bruscamente la comunicazione. Data e Picard si consultano su quella che è senza dubbio una trappola ordita da Nero per indurre l' Enterprise ad abbassare gli scudi e diventare così un facile bersaglio per la nave nemica. Allo stesso modo, tuttavia, anche la Narada sarebbe temporaneamente alla mercé delle armi dell'Enterprise per lo stesso motivo e lo scontro si risolverebbe dalla velocità di movimento degli scudi. Data prende la decisione di accettare l'offerta di Nero. Dopo aver trasportato Worf sulla plancia dell' Enterprise (e, da li, nell'infermeria) la Narada apre il fuoco sull' Enterprise, ma la mossa è prevista e nello stesso tempo la nave federale scatena i suoi banchi phaser sulla nave romulana. La Narada infligge un grave danno all' Enterprise, ma la nave sopravvive allo scontro. La propulsione a curvatura tuttavia è danneggiata e quindi Data non può inseguire Nero che si precipita all'inseguimento di Spock.

Il vulcaniano intanto sta completando l'avvicinamento alla stella Hobus. Mentre rilascia la capsula di materia rossa, Spock compila il diario della nave e lo trasmette nello spazio nella speranza che qualcuno possa registrare la cronaca del suo ultimo viaggio e possa trasmetterla all'Accademia Vulcaniana delle Scienze dove potrà essere conservata negli archivi. Spock trova il tempo di annotare come il sistema di conservazione e di invio della materia rossa abbia funzionato alla perfezione, così come la singolarità si generi e si accresca in accordo con i calcoli. Nero, giunto appena in tempo per testimoniare la fine della stella Hobus, accusa Spock di aver preparato il piano fin dall'inizio riuscendo infine a salvare Vulcano a costo della vita di tutto il popolo Romulano. Tuttavia la Narada deve soccombere alla forza gravitazionale della singolarità che trascina la nave al suo interno, mentre Nero, imperterrito, annuncia la sua vendetta a Spock. Il vulcaniano chiude il suo diario notando come il pericolo per la Galassia sia finalmente scongiurato e spiegando ai suoi amici che la sua imminente morte non davrà essere compianta in quanto la sua missione ha soddisfatto uno dei capisaldi della logica. Le sue ultime parole, tuttavia vengono risucchiate dalla singolarità, insieme alla Jellyfish che segue il destino della Narada.

Dopo avere rapidamente completato le riparazioni essenziali alla curvatura e aver inseguito Nero, l' Enterprise arriva al sistema Hobus dove al suo equipaggio non resta altro che contemplare il buco nero creato da Spock e constatare la sparizione della Jellyfish e della Narada all'interno della singolarità. Picard commenta come Spock fosse già sicuro della sua morte e avesse accettato la missione pur sapendo che sarebbe stata, in ultima analisi, suicida. Come segno di rispetto, l'ambasciatore augura che l'anima del Vulcaniano possa vivere a lungo e con prosperità, mentre l' Enterprise si allontana dal buco nero che una volta era la stella Houbus, dove tutto è iniziato. La storia continua sul grande schermo in Star Trek Il Futuro ha Inizio.

Differenze con il film

Nel film gli eventi narrati in questo fumetto vengono brevemente riassunti nelle scene viste durante la fusione mentale fra Spock e James Kirk.
Per quanto la sintesi sia estrema, si possono riscontrare differenze sostanziali rispetto al fumetto:

  • nel film sembra che la missione di Spock, la produzione della Materia Rossa e i lavori sulla Jellyfish siano tutti fatti in armonia tra lui, i Romulani e i Vulcaniani. Al contrario, i loro conflitti e le loro diffidenze reciproche sono parte centrale del racconto del fumetto
  • la Jellyfish sembra un prodotto Vulcaniano e nessun riferimento viene fatto a Geordi La Forge
  • quando Spock incontra Nero, sembra che sia la prima volta che si vedono e che non esista nessuna storia pregressa fra i due.

Sezioni

Pubblicazione

Il fumetto è stato originariamente pubblicato in quattro albi all'inizio del 2009:

  • Il primo volume è uscito il 21 gennaio 2009 al costo di 3,99 USD, identificato dal UPC 82771400001600111.
  • Il secondo volume è uscito il 25 febbraio 2009 al costo di 3,99 USD, con UPC 82771400001600211.
  • Il terzo volume è uscito il 18 marzo 2009 al costo di 3,99 USD, con UPC 82771400001600311.
  • Il quarto volume è uscito il 1º aprile 2009 al costo di 3,99 USD, con UPC 82771400001600411.

Un libro in paperback contenente tutti e quattro i volumi (e qualche contenuto extra[2]) è disponibile dal mese di aprile 2009, ISBN 1-60010-420-7.

Produzione

  • Roberto Orci ha dichiarato che il fumetto potrebbe essere considerato parte del canone, almeno fino a eventuali smentite in future produzioni televisive o cinematografiche.[3]
    • Buona parte di quanto scritto qui verrà infine reso non-canonico da Star Trek: Picard nel 2020.
    • Non fa parte del canon, ma è degno di nota che le uniformi della flotta Stellare viste nel fumetto siano praticamente identiche a quelle sviluppate per il MMORPG Star Trek Online.[4]
  • Il fumetto prende origine dalla continua richiesta di Anthony Pascale, editor del sito TrekMovie.com, a Roberto Orci e Alex Kurtzman di trovare un modo per passare il testimone dalla The Next Generation di nuovo indietro alla Serie Classica.[5]
    • Il fatto che il fumetto sia stato scritto dopo aver completato la sceneggiatura del film, potrebbe spiegare le incongruenze descritte sopra.

Note

  • Sia sulla Enterprise che su Vulcano, vediamo che display olografici interattivi hanno affiancato le tradizionali console con superficie a sfioramento come interfaccia uomo-macchina. Sono simili a qualche effetto visto nella prima stagione di TNG e prendono forse spunto da una tecnologia presentata nel libro Vittoria Oscura
  • I fumetti ci permettono di vedere il futuro di alcuni personaggi della TOS e di TNG.
    • Spock ha proseguito per anni il suo lavoro diplomatico ufficioso su Romulus ed è infine diventato l'ambasciatore legittimamente riconosciuto della Federazione su Romulus. La sua cattiva reputazione su Vulcano gli ha impedito di essere il rappresentate del suo Mondo natale (ruolo che è invece assegnato dall'ambasciatore Sular)
    • Data è ritornato in vita grazie agli impianti neurali nel corpo di B-4 visti in Nemesis
    • Picard è Ambasciatore su Vulcano
  • Nel secondo volume, il disegno del Consiglio Scientifico Vulcaniano è quasi identico a una inquadratura del film che si può vedere anche nel secondo trailer ufficiale a T1:09
  • Il Consiglio Scientifico Imperiale romulano ha una sala astrometria che è molto simile a quella vista sulla Enterprise-D nel film Generazioni
  • Tutta la storia ruota intorno alla stella del Sistema Hobus che, diventando una supernova, minaccia di distruggere addirittura tutto l'Universo. Per quanto possano forse esistere fenomeni altamente distruttivi che ancora non abbiamo scoperto, non si spiega da nessuna parte come faccia una "normale" supernova ad aumentare la propria energia distruttiva invece di ridurla nel vuoto interstellare e intergalattico. Non è chiaro inoltre come possa distruggere pianeti lontani anni luce in poche settimane di tempo.
  • Il sistema di Romulus viene distrutto dalla stella di Hobus. Nel primo volume si dice che il sistema di Hobus si trova nel profondo del territorio romulano. Ragionevolmente l'onda d'urto della stella continua a espandersi in sfere sempre più grandi: dato che Romulus è molto vicino al confine con la Federazione, è logico dedurre che, all'epoca dei fatti raccontati nel corso del terzo volume, la stella di Hobus abbia in effetti distrutto ogni corpo celeste nell'Impero Romulano.
  • Nel corso del fumetto sembra che Vulcano operi in maniera del tutto indipendente dalla Federazione e dalla Flotta Stellare. Ospita un ambasciatore nella persona di Picard, non aiuta Data nella sua missione nel sistema Hobus nonostante un ordine della Flotta, nega in un primo tempo lo sbarco a Spock che è cittadino e ambasciatore della Federazione. Inoltre pare che nessuno dei suoi scienziati abbia (o possa averla) una posizione indipendente da quella del Consiglio Scientifico e aiuti la Flotta che invece, evidentemente, la pensa in maniera molto diversa sulla stella Hobus. Per quanto in Star Trek si sia visto già in passato che i pianeti membri godono di una certa indipendenza, in questo caso, il distaccamento di Vulcano sembra esagerato.
  • Come l' Enterprise (nel trailer), anche la Jellyfish viene modificata in un cantiere navale su un pianeta: evidentemente i bacini di carenaggio orbitali non vanno proprio giù al nuovo gruppo di scrittori.
  • Picard dice che non c'è traccia delle navi federali o di eventuali relitti vicino a Romulus e Nero ordina di raccogliere tutte i resti salvabili dal campo di battaglia: dobbiamo probabilmente dedurne che la nuova arma romulana sia in grado, grazie alla tecnologia Borg, di assimilare anche materiale di scarto e di accrescersi.
  • Prendendo per buona la stima di 2.74 giorni terrestri per ogni unità di data stellare, l'inizio del quarto volume dista 48 giorni, 19 ore e 27 minuti dall'inizio della storia nel primo volume.
  • Notate la stranezza della data stellare 64467.14 espressa con due decimali.
  • Le ultime parole di Spock sono un chiaro riferimento al suo colloquio con Kirk alla fine di The Wrath of Khan
  • Alla fine del volume, Picard nomina l'Anima di Spock invece del suo Katra. Non è chiaro se Picard si sia sbagliato o semplicemente, sapendo che in effetti niente di Spock potrebbe essere sopravvissuto, l'ambasciatore abbia voluto usare un termine figurativo per identificare l'eredità del vulcaniano.

Personaggi

  • In questo periodo temporale, l'ufficiale addetto alle operazioni della Enterprise-E è il tenente Ku, apparentemente umano.
  • Geordi LaForge ha lasciato la Flotta Stellare e lavora alla progettazione delle proprie navi. Il fatto che sia in possesso di una nave con tecnologia molto avanzata e che possa liberamente collaborare con i suoi ex colleghi, ci suggerisce che l'ingegnere intrattenga qualche rapporto informale (o forse segreto) con la Flotta Stellare
  • Worf è Generale dell'Impero Klingon, in una posizione probabilmente simile a quella che fu di Martok. Si tratta forse di un riferimento a Deep Space Nine.

YATI

  • Anche ammesso che tutte e tre le navi di soccorso inviate dalla Federazione su Romuls abbiano abbassato gli scudi per aiutare Nero - e già qui non si capisce perché non l'abbia fatto una nave sola - non si vede perché l'addetto al teletrasporto non abbia bloccato il trasferimento una volta identificato l'esplosivo.
  • Nonostante i leader Romulani sapessero in anticipo che Romulus sarebbe stato distrutto, incredibilmente si sono fatti cogliere alla sprovvista e fuggono alla bell'e meglio su uno shuttle senza scorta nemmeno di una nave da guerra.
  • Il modo in cui Nero si impossessa dell'arma di derivazione Borg è assurda. Prima di tutto non è chiaro come faccia ad avere accesso al Vault: anche ammesso che abbia i codici di sicurezza giusti è ridicolo pensare che i soldati Romulani gli permettano l'accesso alla struttura, una volta accertata la sua vera identità. E' incredibile pensare che la base segreta romulana non abbia nemmeno UNA astronave a disposizione con cui fare i test della nuova arma, invece di usare la Narada. E' ugualmente sciocco credere che D'Spal gli abbia regalato l'arma più potente del quadrante: prima di tutto è solo Nero ad avere un problema con i Vulcaniani e quindi la sua sete di vendetta non dovrebbe essere condivisa. Secondariamente, anche ammesso che la comandante romulana sia fuori di testa quanto il minatore, non si capisce perché questa non avrebbe dovuto requisire la nave e perseguire i suoi scopi da sé con i proprio uomini.
  • Tutti gli eventi del fumetto si svolgono apparentemente in pochi giorni, ma è assurdo pensare che trasformazioni radicali di navi, processamento di quantità industriali di materiali pericolosi e instabili e propagazione di fenomeni astronomici su scala galattica possano svolgersi in così poco tempo.
  • Quando la Jellyfish e la Enterprise partono da Vulcano, prendono direzioni opposte, ma questo non ha senso. Spock era diretto verso il centro dell'Impero Romulano, l' Enterprise verso il confine Klingon-Romulano: le due rotte differiscono solo di qualche grado.
  • Pur avendo una nave con una tecnologia nettamente superiore, Nero commette l'unico errore tattico possibile: permette ai Klingon di salire a bordo. Come già ribadito, i membri dell'equipaggio della Narada non hanno addestramento militare, infatti i Klingon ne fanno scempio. Però, a parte l'attacco a sorpresa di Worf, non si capisce che fine abbiano fatto gli altri Klingon e come mai non abbiano preso il controllo della Narada o quantomeno neutralizzato Nero. Inoltre alla fine del fumetto, si vedono ancora marinai a bordo della Narada, ma l'equipaggio originale (mai reintegrato per ovvi motivi) era solo di un pugno di uomini: come hanno potuto sopravvivere all'assalto Klingon?
  • In momenti diversi del fumetto, la soluzione proposta da Spock viene intercambiabilmente identificata come una Singolarità o come un Buco Nero. Per quanto i due concetti siano collegati, non sono la stessa cosa. Mentre al centro di un buco nero esiste una singolarità, il concetto di singolarità esiste indipendentemente dal suo ruolo in un buco nero, non è corretto quindi considerare sinonimi i due termini.
  • Nello svolgimento del fumetto, si è detto che la stella di Hobus si stava espandendo distruggendo tutti i corpi celesti sulla sua strada. Nel quarto volume, tuttavia, si vede Spock avvicinarsi alla stella e si può notare come lo spazio intorno sia normale, infatti si può vedere a distanza relativamente ridotta la sfera di materia incandescente intorno all'astro. Se il fenomeno è limitato, possiamo ipotizzare che la stella abbia inviato un qualche tipo di onda d'urto che sia responsabile della distruzione dei pianeti, ma in questo caso, non si vede come il buco nero creato da Spock possa avere effetto, dato che l'onda sarebbe ormai a migliaia di anni luce di distanza.
  • In diversi dialoghi nel fumetto, i termini nova e supernova sono usati in modo interscambiabile. Questo è un errore comune nella fantascienza, ma è giusto ricordare che le due parole non rappresentato lo stesso fenomeno: una Supernova non è una super-Nova, ovvero non è una Nova molto grande, ma un fenomeno completamente diverso.
  • Nel primo volume Spock dice che la stella di Hobus è una delle più antiche della Galassia. Questo significa che si tratta di una stella piccola, dato che esiste un rapporto inverso tra la dimensione di una stella e la durata della sua vita. Tuttavia una stella con vita così lunga e quindi così piccola, non ha massa sufficiente per esplodere come una supernova. Avrà una vecchiaia relativamente tranquilla, come quella del nostro Sole.
  • Se per portare a termine la missione era necessaria una piccola quantità di Materia Rossa, che motivo c'era di portarla tutta sulla Jellyfish? Si potrebbe capire il doppio, il triplo o anche dieci volte la quantità necessaria – per avere un margine di sicurezza – ma non una sfera da un metro quando ne serviva una goccia.

Blooper

  • Nel primo volume, a pagina 22, il commbadge di Data è disegnato ribaltato specularmente (la punta inferiore piccola del Delta è a sinistra invece che a destra); non si tratta di un nuovo badge del futuro in quanto si vede in tavole successive il badge disegnato correttamente.

Okudagram

  • nel secondo fascicolo, a pagina 7 viene citata Memory Alpha
  • nel secondo fascicolo, a pagina 22 vediamo l'alloggio o l'ufficio di Picard. In bella mostra c'è il modellino di una nave stellare di classe Galaxy, che è logico pensare rappresenti la Enterprise-D. In secondo piano si vede un robot cameriere: le sue fattezze sono identiche al "Bad Robot" che fa da logo alla omonima casa di produzione di JJ Abrams e la locomozione a cingoli è la replica di quella di Wall•E, dall'omonimo film della Disney.

Riferimenti

Riferimenti diretti

Riferimenti inversi

Collegamenti esterni

Interwiki

Annotazioni