A Moral Star, Part 2: differenze tra le versioni

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=== Terzo atto ===
=== Terzo atto ===
Tra le rovine olografiche del loro pianeta, il Diviner spiega a Gwyn che il computer della ''Protostar'' ospita un ''malware'' da lui progettato che infetterà le altre navi della Flotta non appena vi entreranno in contatto. Questo software farà in modo che le astronavi si attachino l'un l'altra, distruggendo quindi l'intera Flotta. Gwyn è inorridita da questa scoperta, non solo perché questo impedisce loro di dirgiersi nello spazio federale, come era intenzione dei giovani, ma anche per la considerazione di quanta distruzione il padre sta per procurare: le redarguisce dicendogli che non può ''scambiare'' una tragedia per un'altra.
Il Diviner non vuoel sentire ragioni e si prepara al viaggio a proto-curvatura, ma è bloccato da Dal, appena giusnto sul ponte ologrammi. Il Diviner neutralizza dal e Gwyn, ma è affrontato da Zero che ha intenzioni addirittura più bellicose.<br />
Il medusano può finalmente vendicarsi del Diviner e lo sottopone allo stesso trattamente che ha riservato ai suoi nemici: Zero apre il suo corpo meccanico e si mostra al Diviner nella sua vera forma: anche il Vau N’Akat è sensibile ai suoi effetti e soccombe alla pazzia in pochi istanti.<br />
Gwyn sta per osservare la scena, ma dal al ferma e le dice di guardare lui per evitare che anche lei impazzisca: tuttavia un riflesso dell'immagine di Zero colpisce il comunicatore sul petto di Dal ed è sufficiente per farla delirare. Dal urla a Zero di fermarsi, sperando che non sia troppo tardi.<br />
Il medusano rientra nel suo corpo, il Diviner cade a terra in preda all'agonia, mentre Gwyn, in stato catatonico, non fa altro che ripetere «non possiamo andare» senza che Dal possa capire il significato del suo delirio.<br />
Zero è devastato dalle conseguenze su Gwyn delle sue azioni e gli altri membri dell'equipaggio giungono sul posto, ma possono solo assistere alla scena, mentre Dal stringe a sè Gwyn.
L'Ologramma Janeway, nel suo diario di a''addestramento'', spiega come il ''suo'' equipaggio sia stato esemplare nel liberare i prigionieri di Tars Lamora e dare loro una via di fuga, assegnando loro la ''Rev-12'': un simbolo di prigionia diventa così un mezzo di libertà. Sotto la guida della Bambina Caitiana, ora dotata di comunicatore della Flotta, i minatori sono liberi di viaggiare dove preferiscono. Nel contempo il Diviner è diventato ''l'unico'' Reietto, essendo ora bandito da solo sulla superficie di Tars Lamora, in preda alla follia.<br />
Grazie alle cure continue di Zero, Gwyn si è ripresa, ma ha dimenticato le informazioni cruciali ottenute nei minuti precedenti lo shock provocato dal medusano. Tornata in salute, è accolta a braccia aperte da Dal.<br />
Le avventure vissute dal nuovo equipaggio della ''Protostar'' hanno mostrato loro solo un accenno dei ''nuovi mondi e delle nuove civiltà'' da esplorare nella Galassia; ancora più importante, ha mostrato loro come ''insieme' saranno sempre più forti che soli. I ragazzi adesso sono un vero equipaggio: ognuno di loro ha qualità eccezionali e ognuno è, a suo modo, un ''prodigio'' in divenire.
Una volta guarita Gwyn e riportata la nave alla piena operatività, l'equipaggio è pronto a una nuova partenza: Dal spiega che è arrivato il momento di ''restituire'' la nave e ordina quindi, finalmente, di fare rotta per lo spazio Federale. Gwynn ha un momentaneo momento di esitazione, ma spiega che va tutto bene ed è pronta a partire.<br />
La ''Protostar'' entra in curvatura portando con sè il suo carico distruttivo, senza che nessuno ne abbia idea.
=== Epilogo ===


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