Anonimo

The Impossible Box: differenze tra le versioni

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=== Terzo atto ===
=== Terzo atto ===
Hugh è comprensivo nei confronti dei sentimenti di Piacrd: un cubo è l'ultimo posot in cui un drone Borg liberato vorrebbe trovarsi. Alla domanda di Piacrd, Hugh spiega che lui ha trovato il coraggio perchè, come cittadino della [[Federazione dei Pianeti Uniti]], lui è libero di nadarsene in qualsiasi momento, a differenza degli altri ex-Borg a bordo. Il Direttore spiega a Picard che i droni si chiamano semplicemente "xB" e che proprio lui gli ha insegnato come un nuovo nome possa aiutare a creaarsi una nuova identità. Hugh rassicura Picard a proposito del fatto che lui non è più Locutus da molto tempo, così come il cubo adesso è l'''Artefatto''. Picard, sollevato, spiega che è venuto a cercare Soji, Hugh [[The End is the Beginning|conosce molto bene]] la dottoressa [[Soji Asha]] e lega subito la situazione all'arrivo al [[Sito di Recupero Romulano]] del giovane romulano Narek, due settimane prima, che ha mostrato fin da subito interesse nella ragazza. Picard gli chiede di portarlo da lei appena possibile.
Nel suo alloggio, Soji spiega a NArek della sua scoperta e di come lei non possa spiegare la situazione: lui cerca di consolarla e le suggerisce che i suoi ricordi potrebbero essere stati impiantati. Le spiega anche che esiste un modo per aiutarla a ricordare: una pratica di meditazione romulana chiamatata''Zhal Makh''.  Soji ne conosce l'esistenza, ma sa anche che è vietata ai non romulani, Narek tuttavia le dice che è l'unica strada da tentare e che lui l'aiuterà.
Mentre camminano attraverso il Cubo, Picard può vedere i risultati degli sforzi di dis-assimilazione e si meraviglia della scala a cui questo processo viene fatto. Hugh spiega che i risultati non sono ottimali, ma Picard lo loda per il bene che sta contribuendo a fare. Hugh sta dimostrando che i Borg non sono mostri, ma sono le ''vittime'' del Collettivo. Hugh è rincuorato dalle parole di Picard, ma spiega che gli xB sono ad ogni modo schiavi, se non più della Regina Borg, adesso dei romulani e che restano il gruppo più disprezzato della Galassia. Picard infine ringrazia Hugh per avergli mostrato il lavoro che stanno facendo e per lui è chiaro che nessuno più di Picard può capire questo concetto. Hugh auspica anche che Picard possa diventare il portavoce dei Borg Liberi.<br />
Nel frattempo Hugh scopre che Soji si è presa un giorno libero dal lavoro e quindi si dirige con Picard al suo alloggio.
Sulla nave, Rios si reca da Musiker con una tazza di caffè e con la richiesta di due strisce di [[Latinum]]: la donna aveva infatti scommesso con il capitano che non avrebbero trovato Soji prima che qualcuno la uccidesse, mentre Rios spiega che Picard ha appena comunicato di aver localizzato la ragazza, viva e vegeta. Musiker, ormai lucida, si chiede come mai Soji sia ancora viva, dopo quello che è successo a Dahj. L'unica spiegazione che può darsi è che la [[Tal Shiar]] necessiti qualche cosa da lei, ma che cosa potrbbe volere la polizia segreta da un Sintetico?
Narek conduce Soji a una stanza per la meditazione. All'ingresso incontrano un sub-comondante romulano di guardia che vorrebbe impedire l'accesso a Soji, Narek lo ocnvince a farsi da parte con la minaccia di farlgi perdere il suo grado.<br />
Entrati nella stanza, Narek le dice di togliersi le scarpe e le spiega che lui tiene veramente a lui, ma che "fuori" è pericoloso mostrarsi vulnerabile, mentre lì dentro non lo è: Narek rivela allora che il suo vero nome è Hrai Yan.<br />
Narek invita Soji a posizionarsi nel punto ''yut makh'' e a chiudere gli occhi: sul pavimento è disegnato un grande simbolo con liste di legni di colore diverso, simbolo che rappresenta un percorso su cui Soji dovrà camminare per accompagnare il viaggio nel centro della sua mente dove ci sono le verità più nascoste, i sogni.


=== Quarto atto ===
=== Quarto atto ===