Calypso

Da Wikitrek.
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Dsg.pngStagione 1 di Short Treks
Numero di produzione: 102
Première americana: {{{EpisodiData USA}}}
Première italiana: {{{EpisodiData ITA}}}
Sequenza di trasmissione:
Prima TV USA: {{{EpisodiUSA}}}
Week Of della prima trasmissione USA:
Prima TV su NBC: {{{EpisodiNBC}}}
Prima TV su UPN: {{{EpisodiUPN}}}
Prima TV su Italia Uno:
Prima TV su (Canal) Jimmy: {{{EpisodiCJ}}}
Prima TV su Amazon Prime Video: {{{EpisodiAmazon}}}
Prima TV su La 7: {{{EpisodiL7}}}
Prima trasmissione sulla RAI: {{{EpisodiRAI}}}
Prima trasmissione su Tele Venezia: {{{EpisodiTLV}}}
Prima TV su Telemontecarlo: {{{EpisodiTMC}}}
Prima TV su CBS All Access: giovedì 8 novembre 2018
Prima TV su Netflix: giovedì 17 gennaio 2019
Sequenza di trasmissione su Rete Quattro: {{{EpisodiR4}}}
Codice del The Next Generation Companion: {{{EpisodiCOD}}}
DVD europeo in cui è presente l'episodio:
VHS britannica dell'episodio:
Storia:
Sceneggiatura: Michael Chabon
Screenplay: {{{EpisodiScreenplay}}}
Regia: Olatunde Osunsanmi
Musica:
Produttore: {{{EpisodiProduttore}}}
Coproduttore: {{{EpisodiCoproduttore}}}
Produttore esecutivo: {{{EpisodiProd.Exec.}}}
Produttore associato: {{{EpisodiProd.Assoc.}}}
Consulente esecutivo: {{{EpisodiCons.Exec.}}}
Costo di produzione: {{{EpisodiCosto}}}
Incassi al botteghino: {{{EpisodiIncassi}}}
Durata:
Titolo nella collana La pista delle stelle: {{{EpisodiPST}}}
Titolo italiano:
Titolo italiano scelto da Telemontecarlo: {{{EpisodiIT (TMC)}}}
Titolo spagnolo:
Titolo francese:
Titolo tedesco:
Titolo giapponese:
Titolo portoghese: {{{EpisodiPT}}}
Titolo brasiliano:
Titolo afrikaans (Sudafrica): {{{EpisodiZA (af)}}}
Titolo zulu (Sudafrica): {{{EpisodiZA (zu)}}}
Sonoro: {{{EpisodiSonoro}}}
Effetti speciali: {{{EpisodiSFX}}}
Rating americano: {{{EpisodiRating USA}}}
Titolo nell'edizione italiana in DVD: {{{EpisodiDVDITA}}}
Titolo provvisorio: {{{EpisodiPRO}}}
Titolo italiano proposto dallo STIC: {{{EpisodiSTIC}}}
Data delle versioni dello script:
Data delle riprese: {{{EpisodiRIP}}}
Anno della timeline: {{{EpisodiTimeline}}}

Personaggi e interpreti

Attori ospiti

Attori co-protagonisti

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Calypso è un episodio della prima stagione di Star Trek: Short Treks.
Dopo essersi svegliato in una infermeria sconosciuta, Craft si ritrova a bordo di una nave deserta: sua unica compagna e unica speranza di salvezza è una interfaccia del computer basata sull'intelligenza artificiale.

Trama

Un uomo in stato di semi-coscienza sta viaggiando su una capsula di salvataggio con il supporto vitale in rapido deterioramento. Proprio mentre la situazione diventa critica, la capsula viene portata a bordo di una nave stellare: la USS Discovery NCC-1031.

L'uomo si risveglia nella infermeria della nave, dove una voce si presenta come Zora, replica una tuta per vestirsi e lo invita a procedere in sala mensa. Craft dice di volere un po' di compagnia dopo aver volato per un mese da solo nella capsula e chiede a Zora di raggiungerlo di persona. Zora rivela allora di non essere una persona, ma la versione sofisticata dall'evoluzione del computer della Discovery.
Zora identifica Craft come un abitante di Alcor IV grazie al tatuaggio del Gufo Ciclope sulla sua schiena: secondo il suo database non ci sono umani su quel pianeta, quindi capisce dalle parole di Craft come i suoi dati siano ormai obsoleti.
Zora capisce anche che Craft ha effettivamente viaggiato su una capsula del suo nemico, avendola sottratta per fuggire alla guerra e per viaggiare verso casa, dove l'aspetta una moglie e un figlio quasi mai conosciuto. A bordo della capsula Craft ha visto e rivisto dei file multimediali che per la sua cultura non hanno senso, ma che Zora conosce. Alle domande pressanti di Craft, Zora rivela di essere ferma, in attesa del ritorno del proprio equipaggio, da quasi 1.000 anni.

Durante una visita in plancia, Craft scopre che Alcor IV si trova entro il raggio di azione degli shuttle della Discovery, ma Zora dice che ne resta uno solo, che non ha mai volato: appena consegnato alla Discovery non aveva neppure un nome ed è ora vecchio di 1.000 anni per di più. Zora afferma che la distanza da Alcor IV sarebbe al limite anche per una navetta in perfette condizioni, Craft replica che non sarebbe un viaggio lungo per la stessa Discovery, invece. Zora tuttavia afferma di non potersi muovere in quanto i suoi ordini sono di mantenere la posizione e che «non ha scelta».

Zora introduce a Craft il cibo e la cultura terrestre, arriva infine a mostrargli il suo contenuto preferito della libreria di bordo: la registrazione del film Cenerentola a Parigi (Funny Face in originale), Zora aiuta poi Craft a sentirsi meno lontano da casa.
L'uomo è commosso dalla bontà di Zora e decide di fare qualcosa per lei.

Craft impara a ballare, si fa sintetizzare un abito come quello di Fred Astaire e chiede a Zora di immaginare un corpo olografico per lei con il quale possano ballare insieme le musiche di Funny Face. Improvvisamente Craft si rende conto di provare sentimenti per Zora e pensa di stare tradendo così la sua famiglia.

Zora capisce allora che Craft deve tornare a casa a tutti i costi. Decide quindi di mettere l'unico shuttle rimasto in condizioni di viaggiare e gli fornisce una tuta di volo.
Craft comincia un discorso di ringraziamento e di addio per Zora, ma lei, apparentemente scossa e triste, gli chiede di fermarsi.
Allora Craft le dice semplicemente addio.

Scopriamo che lo shuttle è stato battezzato Funny Face: Craft decolla dall'hangar ed entra in curvatura mentre Zora riproduce una registrazione olografica del loro ballo.

Sezioni

In questo episodio…

  • Debutta nella produzione Michael Chabon, un romanziere americano già affermato prima di unirsi a Star Trek. Oltre ad avere scritto questo episodio, ricopre il ruolo di scrittore e produttore esecutivo per la Serie TV su Picard.

Note

  • Questo è l'unico episodio di Short Treks ad avere come protagonista un personaggio mai visto nella prima stagione di Star Trek: Discovery
  • Questo episodio è ambientato in qualche momento del XXXIII secolo. La sua narrazione è quindi il punto più lontano raccontato in un episodio di Star Trek. Precedentemente il record era la storia di Living Witness, ambientata nel 3080.
  • L'organizzazione con cui la fazione di Craft è in guerra è la Federazione del futuro. In un post su Instagram un utente ha scritto «Question: Is “V'draysh” a syncope of Federation?» al che Chabon ha risposto semplicemente con lo emoji raffigurante la coppa del vincitore (🏆) e successivamente con un altro commento «Bonus points for “syncope”» confermando quindi la bontà dell'intuizione dell'utente.
    • Questo spiega come mai la capsula di salvataggio parli lo Standard e come mai vengano trasmessi cartoni animati terrestri.
    • Il termine V'draysh ritornerà in Far From Home
  • Il periodo storico a cui appartengono i file multimediali della capsula viene definito dai V'draysh come The Long Ago: anche la Discovery viene dallo stesso periodo. Non è chiaro tuttavia se Craft capisca il rapporto esistente fra Flotta Stellare, Federazione e gli stessi V'draysh.
  • I riferimenti alla mitologia greca non mancano e sono stati rilevati da più fonti
    • Il titolo è il nome della ninfa che tentò invano di sedurre Ulisse e trattenerlo con sè sull'isola di Ogigia
    • Craft manca da casa da 10 anni, la stessa durata del viaggio di ritorno di Ulisse a Itaca (anche se, per la precisione, Ulisse mancò da casa per un totale di 20 anni: 10 di guerra e 10 di viaggio)
    • Ulisse mente al gigante Polifemo dicendo che il suo nome è Nessuno, nell'episodio non è chiaro quale sia il vero nome di Craft, ammesso che lui abbia un nome proprio nel senso in cui lo intendiamo noi
    • Il tatuaggio sulla schiena di Craft che lo identifica come originario di Alcor IV rappresenta un Gufo ciclope dotato di un solo occhio sulla testa
    • La grande ingegnosità e intelligenza di Ulisse è spesso ricordata con opportuni aggettivi accostati al suo nome: in inglese spesso è detto crafty. Questo può essere il motivo per cui per tutto l'episodio, nel doppiaggio italiano, il personaggio Craft viene chiamato Scalt (contrazione di "scaltro").
  • L'interfaccia fisica di Zora è un piccolo schermo circolare. Questo potrebbe rappresentare un altro riferimento alla Odissea: il gigante Polifemo, infatti, è noto per avere un solo occhio sulla testa. Il secondo riferimento potrebbe essere alla saga di 2001: SAL 9000, la gemella di HAL 9000, aveva la sua interfaccia umana incorporata in una telecamera con un bagliore azzurro
  • La stella Alcor (80 Ursae Majoris) esiste davvero ed è una stella binaria facente parte del Grande Carro, nella costellazione dell'Orsa Maggiore.
  • Zora apparentemente mostra una vera intelligenza artificiale in quanto esprime sentimenti genuini come felicità, tristezza e anche amore. Tuttavia si dimostra inflessibile nel suo compito di mantenere la posizione della Discovery. Questo potrebbe indicare che non disponga in effetti di libero arbitrio, o alternativamente, che abbia ereditato una abnegazione assoluta alla Flotta Stellare dal suo equipaggio.
  • Il film Funny Face, mostrato in questo episodio, eredita il titolo e qualche canzone dall'omonimo musical, ma ha una trama diversa.

YATI

Versione Italiana

  • Il nome del personaggio Craft viene pronunciato Scalt.

Blooper

Okudagram

  • Per tutta la durata dell'episodio, nelle inquadrature in soggettiva dall'occhio di Zora, si legge LIVE MEDICAL SCAN
  • A T10:57 sulle pareti della sala mensa, si può vedere ancora da vicino una proiezione della USS Shran NCC-1413, già vista in precedenza in Context Is for Kings.
  • Il cartone dei popcorn è personalizzato con l'emblema della Flotta e la dicitura "U.S.S. Discovery"

Produzione

Citazioni

Craft: Zora? I don’t know where you are or exactly what you are. I don’t know if I’ll make it home or what I'll find when I'll get there. But I know you saved my life, healed my body. You reminded me what it means to be human…
Zora: Please, craft, no poignant ironies. This is hard enough, already
Craft: Then I'll just say goodbye
Zora: Craft, on your World, if we were lovers, would you tell me your name, your true name?
Craft: If we were lovers, on my world, you would give me my true name
Zora: Oh, well, then I already did

Collegamenti esterni

Annotazioni