Life, Itself

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Dsc.pngStagione 5 di Discovery
Titolo italiano:La vita in sè
Stagione:5
Numero di produzione:510
Data di pubblicazione originale: Paramount+
Data di pubblicazione in Italia: Paramount+
Scritto da:
Regista:Olatunde Osunsanmi
Anno della timeline:3191
Posizione nella lista:10

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Life, Itself è l'episodio che chiude la quinta stagione e l'intera serie Star Trek: Discovery.


Trama

Primo atto

Secondo atto

Terzo atto

Quarto atto

Sezioni

In questo episodio…

  • Scopriamo che non è possibile riportare in vita L'ak per come era al momento della sua dipartita. L'unica possibilità sarebbe crearne un duplicato genetico senza però i suoi ricordi e le sue esperienze di vita.
  • Pur avendola sentita nominare varie volte, qui vediamo per la prima e unica volta la Primarca Tahal, però sempre con il casco chiuso.
  • Saru e T'Rina si sposano.
  • Burnham e Book riallacciano la loro relazione amorosa e li vediamo nel futuro dove la prima è Ammiraglio e il loro figlio Leto è diventato capitano.
  • Dopo un ennesimo refit per riportarla alle sue condizioni iniziali, Burnham comanda l'ultimo salto della Discovery per iniziare la missione che culminerà in Calypso.
  • Sembra che l'incontro con Craft sia effettivamente la ragione per cui la Discovery è stata abbandonata per un millennio, ma i dettagli non sono chiariti.
  • Scopriamo che la Discovery può separare la sezione a disco e vediamo questa manovra per l'unica volta nella serie.
  • Kovich dice che Moll è un personaggio con delle capacità interessanti e evidentemente pensa di servirsene di nuovo, forse è un preludio al suo ritorno in Star Trek: Starfleet Academy.
  • Kovich rivela la sua vera identità.
  • Tornano per un'ultima apparizione Keyla Detmer, Joann Owosekun e Ronald Altman Bryce. Non pronunciano battute e vengono mostrati in un flashback in cui viene rappresentata una sorta di riunione dell'equipaggio. Si tratta probabilmente di un momento successivo al matrimonio di Saru, dopo che Kovich ha assegnato una nuova missione a Burnham.
  • Rivediamo una bottiglia di Château Picard, la palla da baseball di Benjamin Sisko e il VISOR di Geordi La Forge.

Note

  • L'ambientazione della tecnologia dei Protettori è un luogo chiamato "corridoio infinito"[1]. Fin dall'inizio della stagione era mostrato in maniera schematizzata alla fine della sigla.
  • La scena in cui Moll sbaglia configurazione dei triangolini e subisce conseguenze nefaste, mentre Burnham che li compone in modo corretto raggiunge l'obiettivo, ricorda la fine di Indiana Jones e l'Ultima Crociata, quando la differenza tra l'identificare o meno correttamente la coppa del Sacro Graal porta alla morte dell'antagonista principale, e alla guarigione del padre del protagonista.
  • Rayner afferma che i Breen impiegheranno 20 anni per tornare dalla barriera galattica, una volta che saranno stati fatti saltare ai confini della via Lattea. Si direbbe pertanto che le loro capacità di transcurvatura siano inferiori a quelle dei Borg di otto secoli prima.
  • Burnham e Book stabiliscono la loro residenza su Sanctuary 4, pianeta che abbiamo già incontrato in That Hope Is You, Part 1 e The Sanctuary.
  • Non esiste una datazione precisa per gli eventi dell'epilogo, tuttavia secondo le indicazioni ai truccatori, gli attori dovevano sembrare più vecchi di 30 anni, posizionando quindi l'azione nel decennio 3220[1].
  • Non è chiaro come Burnham possa saltare per l'ultima missione della Discovery né come faccia a tornare indietro una volta abbandonata la nave. Possiamo tuttavia supporre che Stamets fosse nel cubo di reazione a controllare il salto e che i due siano stati recuperati da una delle nuove navi dotate di Propulsione Pathway o di qualche altro tipo di propulsione oltre la curvatura.

47

  • La frequenza subspaziale dell'artefatto che contiene la tecnologia dei Progenitori, grazie alla quale Book e Culber riescono ad agganciarvi un raggio traente, è 5.1732 THz (1+73=74).
  • La navetta con cui Leto e l'ammiraglio Burnham si dirigono al quartier generale della Flotta ha l'identificazione "UFP 47".

Okudagram

Blooper

  • Nell'episodio precedente e nel riassunto si vede chiaramente che Burnham entra nel portale ancora con la tuta Breen, ma si risveglia nel teaser con la tuta della Flotta Stellare completa di equipaggiamento standard (tricorder, phaser, computer).

YATI

  • Dopo aver lottato per vari episodi per riportare in vita L'ak dicendo che la morte sarebbe preferibile a una vita senza di lui, Moll ride e scherza poche ore dopo aver scoperto che il suo amato marito è perso per sempre.
  • Alla fine dell'episodio Burnham dice a Zora che la sua missione rientra nella definizione di Direttiva Rossa, peccato però che tutte le modifiche siano fatte in bella vista e che la partenza della nave avvenga con una flottiglia di navi in parata a osservare.

Versione Italiana

Continuity

  • Quando Saru riesce a convincere Tahal a non dirigersi verso il sistema binario di buchi neri per prendere il controllo delle forze di Ruhn, gioca un bluff che stupisce Nhan, tanto che la barzana gli dice che non giocherà mai a ramino ferengi con lui viste le sue capacità.
    Tale scambio di battute ne ricorda uno analogo tra l'ammiraglio Ross e Kira in Shadows and Symbols, quando la bajoriana era riuscita bluffando a convincere i Romulani che Bajor sarebbe stato disposto a scontrarsi con loro, piuttosto che permettere l'installazione di armi su di una luna del pianeta.
  • La dizione "life, itself" relativa ai Progenitori è stata citata tre volte: in The Chase, Jean-Luc Picard dice «And it's hidden in the very fabric of life itself.», Kovich in Red Directive dice «Whatever it was they used to design life itself.» e, infine, in questo episodio, Burnham afferma «Sometimes life, itself, is meaning enough.»

Citazioni

Kovich: I thought you should know, the Red Directive has been officially closed. All records will be classified. No one will know the technology existed.
Burnham: I'm familiar with how those things work now. I heard you're gonna be seeing Moll one of these days.
Kovich: She's a capable individual. I-I think she could prove useful. She'll be given the choice, of course.
Burnham: To take one of these, you mean? I figured you'd want mine back, so…
Kovich: I've lived many years, Captain, and many lives. I've met few who have impressed me but also aggravated me as much as you. Keep it, just in case.
Burnham: If I may, sir. Kovich is a code name, isn't it? Who are you, really?
Kovich: My real name is a bit of a Red Directive in and of itself.
Burnham: Well, I'm familiar with those now, too. Captain Michael Burnham, USS Discovery.
Kovich: Agent Daniels, USS Enterprise and other places. Nice to meet you.


Produzione

  • Con la trasmissione di Lagrange Point, Star Trek: Discovery diventa la serie di Star Trek più longeva. Nonostante il numero di episodi relativamente piccolo in confronto a Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, a causa delle varie pause nella trasmissione tra l'episodio pilota e il finale di serie saranno passati 2440 giorni, più dei 2429, 2336 e 2319, rispettivamente, delle altre serie che sono durate sette anni.
  • L'epilogo finale, della durata di 15 minuti circa, è stato aggiunto all'episodio dopo che la produzione ha preso la decisione di chiudere l'intera serie e non solo la quinta stagione. Le scene aggiuntive sono state girate nel marzo del 2023, circa 4 mesi dopo la fine della produzione del resto dell'episodio.

Riferimenti

Riferimenti diretti

Riferimenti inversi

Immagini collegate

Collegamenti esterni

Interwiki

Identificativi esterni

  • tt26965202, Identificativo su IMDB
  • 69334, Identificativo TV Show Transcripts

Annotazioni