Maps and Legends

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Ico-pic.SVGStagione 1 di Picard
Numero di produzione: 102
Première americana: {{{EpisodiData USA}}}
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Prima TV su (Canal) Jimmy: {{{EpisodiCJ}}}
Prima TV su Amazon Prime Video: venerdì 31 gennaio 2020
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Prima TV su CBS All Access: giovedì 30 gennaio 2020
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DVD europeo in cui è presente l'episodio:
VHS britannica dell'episodio:
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Regia: Hanelle M. Culpepper
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Costo di produzione: {{{EpisodiCosto}}}
Incassi al botteghino: {{{EpisodiIncassi}}}
Durata: 42min
Titolo nella collana La pista delle stelle: {{{EpisodiPST}}}
Titolo italiano: Mappe e Leggende
Titolo italiano scelto da Telemontecarlo: {{{EpisodiIT (TMC)}}}
Titolo spagnolo:
Titolo francese:
Titolo tedesco:
Titolo giapponese:
Titolo portoghese: {{{EpisodiPT}}}
Titolo brasiliano:
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Titolo zulu (Sudafrica): {{{EpisodiZA (zu)}}}
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Effetti speciali: {{{EpisodiSFX}}}
Rating americano: {{{EpisodiRating USA}}}
Titolo nell'edizione italiana in DVD: {{{EpisodiDVDITA}}}
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Data delle versioni dello script:
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Maps and Legends è un episodio della prima stagione di Star Trek: Picard.

Il mistero intorno a Dahj si infittisce, ma Picard, grazie all'aiuto di Laris, ricava importanti indicazioni per iniziare la ricerca di sua sorella.
La sua richiesta di aiuto alla Flotta Stellare non va a buon fine e l'ammiraglio dovrà trovare aiuto da altre fonti.
Vediamo di più sulle attività che si svolgono nel Sito di Recupero Romulano.

Trama

Nel Giorno del Primo Contatto del 2385, alcuni lavoratori su Marte si recano comunque al lavoro come parte del complemento minimo. Insieme a loro lavorano "sintetici" che li aiutano dentro e fuori la struttura.
Durante la pausa pranzo, il sintetico F8 riprogramma la Griglia di difesa planetaria per volgerla contro il pianeta e permette l'attacco distruttivo delle astronavi dei suoi simili. I suoi colleghi umani tentano di fermarlo ma vengono brutalmente uccisi con un saldatore al plasma, stessa sorte tocca ai membri della sicurezza che cercano di intervenire. F8 usa infine lo stesso strumento per distruggere sé stesso.

Primo atto

Laris e Zhaban stanno analizzando insieme a Picard, nel suo studio, i filmati della sorveglianza registrati durante l'assalto a Dahj. I tre si stupiscono che non sia rimasto nulla né degli assalitori né della vittima.
I due romulani sono portati a considerare la possibilità che gli attaccanti fossero in effetti loro ex-colleghi, ovvero membri della Tal Shiar. Laris pensa che nemmeno loro sarebbero così audaci da operare sulla Terra, propone invece che si tratti della Zhat Vash.
Alla richiesta di maggiori informazioni da parte di Picard, Zhaban liquida la storia come una fantasia per spaventare le giovani reclute della Tal Shiar, Laris al contrario è convinta che sia una organizzazione molto reale. Dalle informazioni frammentarie che ha raccolto, la Tal Shiar stessa sarebbe solo una facciata a coprire la Zhat Vash, molto più antica: una organizzazione che mantiene un segreto così sconvolgente che scoprirlo porterebbe alla follia. La natura di questo segreto è, appunto, sconosciuta, ma Laris spiega che ha a che fare con le forme di vita sintetiche. La donna fa notare che nell'Impero non esistessero intelligenze artificiali o nessuna forma di vita cibernetica: in base alle sue informazioni si tratta non solo di odio, ma di paura e di vera ripugnanza verso le forme di vita sintetiche.

Picard e Laris si teletrasportano nell'appartamento di Dahj che trovano in perfetto ordine, senza segni della carneficina descritta dalla ragazza. Laris, con un dispositivo portatile, usa la tecnologia forense romulana della ricostruzione molecolare: è vietata nella Federazione dei Pianeti Uniti e i suoi risultati sono considerati inaffidabili. In effetti, però, l'apparecchio ricostruisce con precisione gli eventi fino a poco prima dell'attacco: secondo Laris la stanza è stata saturata di anti-leptoni dagli attaccanti proprio per evitare l'uso di quella specifica tecnologia.
I due si dedicano allora all'analisi del computer personale di Dahj: i dati sono accessibili, ma tutti gli indici sono stati rimossi rendendo impossibili le ricerche. Laris tuttavia ipotizza che, dato che Dahj e Soji erano sorelle gemelle, il computer può avere temporaneamente confuso i dati biometrici di una per l'altra. Consultando i log degli errori, Laris trova in effetti i casi in cui Soji è stata confusa per Dahj: corrispondenti a questi eventi di errore, Laris può quindi trovare le relative chiamate delle due sorelle.
Analizzando poi i dati relativi alle trasmissioni, Laris determina che Soji non sia sulla Terra.

Al sito di recupero romulano, troviamo Narek e Soji a letto insieme che discutono dell'"artefatto": quello su cui sono non è più un cubo borg, macchina quasi onnipotente, ma un dispositivo vulnerabile in quanto sprovvisto di collegamento con il collettivo Borg. I due scherzano sulla loro presenza nel sito: Soji è un "nemico" mandato lì chissà per quali scopi, mentre intorno a Narek aleggia il segreto più assoluto. Al suono della sveglia i due si vestono e si danno appuntamento più tardi al checkpoint.

Sulla Terra, Picard riceve la visita di Moritz Benayoun, un medico che ha servito insieme a lui sulla USS Stargazer NCC-2893. L'ammiraglio ha sottoposto i suoi esami medici al suo ufficio e aspettava appunto i risultati, ma non portati di persona dal dottore.
Benayoun lo invita a prendere qualche cosa di più forte di un tè e di sedersi a parlare.

Secondo atto

Il dottore riferisce che la salute di Picard è eccellente e tutti i parametri sono almeno al minimo accettabile per il servizio interstellare nella Flotta. L'unica cosa che lo preoccupa è una anomalia nel lobo parietale, difetto di cui l'ammiraglio era già al corrente.
Alla richiesta di dettagli, il dottore risponde che ci sono numerosi trattamenti possibili, ma che tutti portano alla stessa fine. Benayoun chiede infine a Picard se è davvero convinto di voler tornare nello spazio, sapendo della sua condizione. La risposta è che vuole tornare nello spazio a maggior ragione sapendo della malattia.
Il dottore non sa che cosa aspetterà Picard nella sua missione, ma gli dice che, se sarà fortunato, lo ucciderà più velocemente.

Picard si reca quindi al quartier generale della Flotta Stellare avendo preso un appuntamento con il Comandante in Capo della Flotta Stellare, Ammiraglio Kirsten Clancy.
Picard è accolto con freddezza, ma espone il suo piano con entusiasmo: chiede che gli venga assegnata una nave da ricognizione con capacità di curvatura e un minimo equipaggio per partire in una missione di ricerca di Bruce Maddox. Se esiste anche una remota possibilità che Data o una parte del suo intelletto sia ancora in vita, Picard è deciso a perseguire questa strada. Picard si sente moralmente in obbligo in quanto Data non è stato solo un suo eccellente collega, ma anche un suo caro amico. Spiega inoltre che la Federazione stessa è in debito verso di lui.
L'ammiraglio è tutt'altro che bendisposta nei suoi confronti e lo bolla nientemeno che tracotante: dopo le sue esternazioni in diretta interstellare è inconcepibile che lui muova richieste alla Flotta.
Picard ammette che non avrebbe dovuto parlare pubblicamente, ma ribadisce che la sua missione è importante.
L'ammiraglio non vuole sentire altro: spiega a Picard che la Flotta non è più la sua casa e che lui è solo l'ombra di quello che fu un grande uomo. Lo manda via in malo modo rifiutando la sua richiesta.

Terzo atto

Al Sito di Recupero, Soji si sta preparando ad entrare nella Zona Grigia e aiuta una scienziata Trill appena arrivata, Naáshala Kunamadéstifee, a indossare gli indumenti protettivi insieme a un dispositivo che tiene sotto controllo le attività potenzialmente pericolose. Non è chiaro quale danno il cubo Borg abbia subito e bisogna stare attenti.

Al checkpoint prima dell'ingresso nella zona grigia, il supervisore ricorda a tutti gli ospiti dell'Istituto di Ricerca sull'Artefatto Borg che la sicurezza è la cosa più importante. Li ammonisce quindi a non avventurarsi al di fuori dalle aree designate e a considerare potenzialmente pericolosa qualsiasi cosa nel cubo che non sia esplicitamente riconosciuta come innocua. Il dispositivo che indossano lampeggia di verde in caso rilevi un potenziale pericolo e, in quel caso, l'utente è invitato ad allontanarsi velocemente.

Poco prima del check point le due donne incontrano Narek, che già conosce la Trill in visita dal Politecnico del suo pianeta. La scienziata è preoccupata che la Collettività possa riprendere improvvisamente il controllo del Cubo mentre loro sono dentro, ma Soji e Narek la tranquillizzano spiegando che, una volta che il Cubo ha subito un collasso completo della sotto-matrice, il Collettivo lo considera "morto".
Le due donne si avviano a passare il checkpoint e Narek dice a Soji che gli piacerebbe potere assistere alla procedura, ma lei risponde che dovrà chiedere il permesso al Direttore del progetto. Mentre le due si allontanano, il romulano commenta tra sé che, in effetti, non ne ha bisogno.

La dottoressa Agnes Jurati è in visita alla tenuta di Picard dove i due parlano di fantascienza e dove scopriamo che anche la donna ha una passione per il tè Earl Grey. Picard la ringrazia per il suo tempo e lei commenta sarcasticamente che non è stato facile trascinarla via dal suo movimentato ufficio. Jurati spiega a Picard di avere indagato sulle ricerche di Bruce Maddox degli ultimi 10 anni, ma purtroppo una gran parte del lavoro è stato secretato. La dottoressa ha indagato anche sulla accettazione di Dahj all'Istituto Daystrom e ammette che le sue credenziali erano perfette, fin troppo perfette, in effetti.
Secondo Jurati, l'intera identità di Dahj è stata creata circa tre anni prima, tutta in un colpo solo: Picard ipotizza che Maddox possa essere stato il fautore della falsificazione. Jurati ammette che Maddox ne avrebbe avuto le capacità, ma ha un dubbio sul movente; la donna suggerisce infine a Picard di non concentrarsi troppo su Dahj, ma invece puntare tutto a trovare sua sorella gemella e scoprire come si inserisce nello schema generale.

Al sito di recupero Soji sta assitendo il romulano dottor Kabath in una procedura di rimozione degli impianti da un drone Borg. Al drone vine rimossa la protesi a un braccio e quella oculare.
Soji discute con il romulano per la sua freddezza nei confronti del drone e a quest'ultimo, in romulano, dice «Sei libero, amico mio».

Di sera Picard si trova nel suo studio a rimuginare sugli ultimi eventi; si decide infine a prendere un astuccio dalla sua scrivania. Dal suo interno prende il suo comunicatore: uscendo all'aperto se lo appunta al petto e effettua una chiamata a Raffi Musiker chiedendole aiuto: ha bisogno di una astronave.

Quarto atto

Al quartier generale della Flotta, Clancy è in comunicazione con il Commodoro Oh, una donna apparentemente vulcaniana. Le due discutono della visita di Picard e Clancy si dimostra comunque preoccupata delle sue gravi affermazioni a proposito di una possibile attività sulla Terra di forze romulane in incognito. Oh la rassicura e le dice che, se effettivamente ci fosse possibilità di una simile infiltrazione, lei lo saprebbe e l'ammiraglio ne sarebbe stata informata per tempo. Dopo che le due si accomiatano, Oh chiama a rapporto il tenente Narissa Rizzo.

Intanto, a Chateau Picard, Laris ha una reazione rabbiosa alla notizia della imminente partenza di Picard per lo spazio. L'uomo le risponde che la figlia del suo più caro amico e collega è stata uccisa e che lui non starà fermo a scoprire cosa può succedere alla sua sorella gemella. Picard non ha un quadro del tutto chiaro della situazione, ma è sicuro che questa missione sia importante, non solo per lui.
Laris ribadisce che l'unica cosa che vuole è che Picard non muoia, tuttavia gli dice di andare e portare Zhaban con sé in modo che possano perire insieme.
Zhaban spiega a Picard che Laris capisce benissimo l'importanza della missione, ma è semplicemente preoccupata per lui. Picard risponde che loro due devono rimanere nella tenuta e prendersi cura delle vigne, che hanno bisogno di protezione molto più di lui. Zhaban invita comunque Picard a rivolgersi a qualche suo vecchio collega, per esempio William Riker, Worf o Geordi La Forge per avere aiuto.
Picard ribatte che non può farlo: tutti loro correrebbero in suo aiuto in men che non si dica per lealtà verso di lui: questo è esattamente ciò che vuole evitare.
Zhaban conclude sarcasticamente che, allora, ha bisogno di qualcuno che lo odi e che non abbia nulla da perdere. Picard risponde di aver già contattato la persona in questione.

A San Francisco, Oh incontra Rizzo e le racconta della conversazione di Picard con l'ammiraglio Clancy. Oh aggiunge che Picard è informato a proposito della Zhat Vash e che sta cercando una astronave e un equipaggio per mettersi alla ricerca di Bruce Maddox, ma aggiunge che l'ammiraglio non è a conoscenza di questi ultimi dettagli.
Rizzo spiega che questa è una evoluzione inaspettata della situazione al che Oh risponde che "inaspettato" è una parola che non deve esistere nel loro ambito lavorativo. Rizzo chiede se deve "prendersi cura" di Picard ma Oh le risponde che la sua impazienza non è una caratteristica apprezzabile in un agente sotto copertura. Oh conclude che Clancy ha adeguatamente dissuaso Picard dai suoi intenti: se così non dovesse essere, penserà lei in prima persona a risolvere il problema.
Oh ordina infine a Rizzo di restare focalizzata sulla sua missione e, visto che la sua squadra ha perso una occasione e si è quasi fatta scoprire, non deve sprecare anche la seconda opportunità che si è presentata. Rizzo assicura a Oh che il suo uomo migliore si sta occupando di questa missione: il Commodoro non è rassicurato dalla cosa e suggerisce a Rizzo di occuparsene in prima persona: la sua stessa vita dipenderà dall'esito di questa attività.

Con uno shuttle civile, Picard si reca a Vasquez Rocks per incontrare Raffi Musiker: la donna abita in una piccola casa isolata e accoglie Picard puntandogli un'arma addosso e invitandolo a tornarsene da dove è venuto non avendo la minima intenzione di parlare con lui.
Picard inizia ad allontanarsi con le mani alzate mentre spiega brevemente a Musiker della presenza di forze Romulane ostili sotto copertura sulla Terra. La donna, notando una bottiglia di vino nella mano di Picard, gli chiede se è del '86 e infine si convince ad accogliere il suo ex collega.

Rizzo è in comunicazione olografica con Narek, il quale subito la schernisce per quanto sembrino ridicole le sue orecchie arrotondate dalla chirurgia estetica. Lei taglia corto chiedendo rapporto sui suoi progressi. Narek è confidente che il suo approccio, per quanto lento, darà i frutti sperati: Rizzo spiega che questo dovrà succedere molto presto in quanto il Commodoro Oh è molto preoccupata e non possono rischiare di perdere il suo supporto, dato che lei è stata un loro utile alleato per molto tempo.
Rizzo informa Narek che arriverà presto sul posto: lui si risente per questa apparente ingerenza e le assicura di avere tutto sotto controllo. Rizzo continua chiedendo se "la macchina" ha rivelato la posizione degli altri "abomini", ma Narek si domostra reticente.
Rizzo conclude spiegando che, se Narek non otterrà risultati prima dell'arrivo della donna, lui verrà esautorato e lei si occuperà di persona della situazione con i suoi metodi.

Sezioni

In questo episodio…


  • Vista orbitale di Marte prima dell'attacco dei Sintetici nel 2385.
    Vista orbitale di Marte prima dell'attacco dei Sintetici nel 2385.
    In orbita intorno a Marte vediamo una grande quantità di navi stellari tutte identiche tra di loro. Possiamo ipotizzare che si tratti della flotta in costruzione per l'evacuazione romulana.
  • Ancora una volta vediamo una profusione di navette con il design di Star Trek: Discovery, addirittura una effettua servizio civile come "taxi". In questo episodio vediamo anche piccoli velivoli quasi identici alla Argo vista in Star Trek: Nemesis.
  • Abbiamo la certezza che William Riker, Geordi La Forge e Worf siano ancora in vita e in qualche modo in grado di fornire a Picard un passaggio per una missione interstellare. In particolare per quanto riguarda La Forge, questa notizia è interessante in quanto, vista la sua posizione in Star Trek: Picard - Countdown, era lecito pensare che potesse essere rimasto ucciso nell'attacco a Marte.
  • Vediamo anche bene il nuovo commbadge; esso ricorda quelli visti nei futuri alternativi di All Good Things..., The Visitor, Timeless ed Endgame, che si svolgono anch'essi tra la fine del XXIV secolo e l'inizio del XXV, ma è considerevolmente più scuro nella colorazione.
  • Il governo romulano è identificato qui come Romulan Free State: non è chiaro se l'impero sia collassato o se questa sia una organizzazione distinta che si è scissa.
  • Picard, col grado di Ammiraglio, che si fa negare una nave da un superiore, ricorda un altro capitano di un'Enterprise nella stessa situazione in Star Trek III. Se da una parte Kirk si appropria lo stesso della nave negata, dall'altra Picard si attiva comunque per avere accesso allo spazio con delle risorse commisurate al suo obiettivo.
  • L'ammiraglio di Flotta Clancy afferma che 14 specie della Federazione minacciarono la secessione nel caso in cui si fosse continuato con il programma di salvataggio dei Romulani, prima ancora dell'attacco dei sintetici su Marte, ricalcando un po' le divisioni viste in Star Trek VI a proposito del salvataggio dei Klingon, seppur in maniera ben più palese; rimarcando l'importanza di mantenere unita l'organizzazione interplanetaria, Clancy dice anche come fosse in gioco l'unità e la coesione di migliaia di altre specie.
    Noi sappiamo però da First Contact che i mondi della Federazione sono oltre 150; con questa espressione è molto arduo intendere una numerosità superiore di almeno un ordine di grandezza, che parimenti non può essere ragionevolmente stata raggiunta con le adesioni degli anni tra il 2373 e il 2399, seppur in Insurrection fosse stato espressamente stabilito come, viste le perdite subite contro i Borg e contro il Dominio, la Federazione avesse avuto bisogno di tutti gli alleati possibili, tanto da ammettere gli Evora nel 2375 nonostante avessero scoperto la curvatura soltanto l'anno precedente.
    È possibile però che l'ammiraglio si riferisse anche a molte specie non appartenenti alla Federazione, ma che inevitabilmente si trovano interessate dalla politica federale; da ultimo, può essere notato che non c'è una corrispondenza biunivoca tra specie e mondi, ma da quello che abbiamo sempre visto, è molto più frequente che una singola specie sia organizzata in più mondi, piuttosto che un singolo mondo sia casa di molte specie.
  • Vediamo un uso inconsueto del comunicatore: Picard lo usa per mandare un messaggio vocale a Musiker, quando in passato lo abbiamo sempre visto usare come un dispositivo di comunicazione in tempo reale.
  • L'ammiraglio ad una stella Oh viene chiamato col grado di Commodoro. È la prima volta che questo grado viene menzionato nel XXIV secolo: in precedenza si parlava di contrammiragli, con la distinzione tra lower half ad una stella, ed upper half a due stelle (grado quest'ultimo corrispondente al contrammiraglio "pieno").
  • Se già nell'episodio precedente l'avevamo vista indossare a diverse comparse, qui abbiamo conferma che la nuova uniforme, simile a quella delle prime quattro stagioni e un terzo di Deep Space Nine e dell'intera Voyager, ma con il colore anche sul colletto, è di uso regolare nella Flotta Stellare. A tal proposito, se la codifica dei colori è rimasta la stessa, Oh indossa un'uniforme della sezione tecnica o sicurezza nonostante sia un ufficiale di bandiera: avevamo già visto in The Die is Cast l'ammiraglio Toddman nella stessa situazione.
  • Dallo scambio di battute tra Oh e Clancy possiamo ipotizzare in effetti che la prima sia a capo della Starfleet Security
  • Raffi Musiker abita nella Vasquez Rocks del mondo reale: questa è quindi la prima volta che questa location – spesso usata in passato come ambientazione aliena – viene usata in Star Trek per rappresentare il luogo reale. La location appare per la prima volta alla fine di Maps and Legends e il suo nome ci viene confermato con la sovraimpressione Vasquez Rocks in The End is the Beginning.


  • Dopo aver visto Picard e Raffi Musiker in ottimi rapporti in Star Trek: Picard - Countdown, vediamo qui che la loro situazione personale si è drasticamente deteriorata
  • Per la prima volta vediamo un sistema di comunicazione olografico simile a quello a cui ci ha abituato Star Trek: Discovery nei due anni precedenti

Note

  • Il nome del sintetico ribelle F8 in inglese si pronuncia come faith (fede) o fate (destino), ma anche F-hate (odio).
  • In ambito IT, il termine "F8" è noto per essere il nome della conferenza dedicata agli sviluppatori dell'ecosistema di applicazioni che fanno capo a Facebook
  • "Maps and Legends" è il nome di una collezione di storie brevi di Michael Chabon
  • La stazione dove lavora F8 e dove si svolge l'azione del teaser è una delle stazioni "try-hy": non è chiaro tuttavia a cosa si riferisca questa sigla.
  • Curioso che Picard e Laris si possano teletrasportare nell'appartamento di Dahj evidentemente senza permessi, ma soprattutto non si capisce da quale piattaforma.
  • Pare che la Zhat Vash mantenga il suo terribile segreto da migliaia di anni. La cosa, per quanto possibile, sembra un po' strana: considerando che il gruppo originale di quelli che sarebbero diventati i Romulani hanno lasciato Vulcano intorno all'anno 370, Zhat Vash sarebbe dovuta esistere già come organizzazione segreta Vulcaniana.
  • Laris dice che nell'Impero non esisteva la ricerca cibernetica. Al contrario, in The Defector, Alidar Jarok dice a Data che studiosi di cibernetica desidererebbero mettere le mani su di lui ad ogni costo. Questa non è necessariamente una YATI in quanto, quelli che Jarok riteneva "studiosi", avrebbero tranquillamente potuto essere agenti della Zhat Vash armati di intenti distruttivi.
  • Anche se non è esplicitamente citata, la malattia che affligge Picard è quasi certamente la Sindrome irumodica, introdotta in All Good Things... - Part I
  • Strano che l'istituto di ricerca di Naáshala Kunamadéstifee sia denominato Trill Polytech quando Politecnico è un termine solitamente usato in Europa, mentre gli statunitensi preferiscono il termine Istitute of Technology
  • In Maps and Legends, Soji Asha parla in romulano a un drone borg appena "recuperato": questa cosa sembra molto strana in quanto si dice che sia una alieno appartenente a una razza sconosciuta. In una inquadratura ravvicinata lo si vede anche non avere le orecchie a punta. In The End is the Beginning, tuttavia, Hugh dice chiaramente che il drone è di origine romulana.


  • Narek specifica che i suoi progressi con Soji sono lenti: al contrario, sullo schermo a noi è sembrato succedere tutto in fretta. Considerate le parole del romulano dobbiamo ipotizzare che le azioni viste al Sito di Recupero prima del contatto di Rizzo non coincidano temporalmente con gli accadimenti sulla Terra

YATI

  • Nella prima inquadratura dell'orbita di Marte vediamo un planetoide pressoché sferico, tuttavia le lune di Marte hanno una forma del tutto irregolare.
  • Laris dice che non può accedere ai dati del computer di Dahj perché gli indici sono stati cancellati e i dati sono indistinguibili. Questo non ha molto senso: se i dati sono intatti, i relativi indici possono essere ricostruiti. Non è vero ovviamente il contrario. L'unico inconveniente può essere il tempo necessario a ricostruire gli indici, ma considerato che si tratta di un personal computer di qualche tipo è inverosimile che la ricostruzione non potesse essere effettuata in un tempo ragionevole.
  • Invece di darsi tanta pena per danneggiare selettivamente i dati, perché gli attaccanti non hanno distrutto il computer di Dahj? Cancellare gli indici non ha creato meno sospetti di quanto avrebbe fatto la sparizione dell'intero dispositivo.

47

  • Stabilendo canonicamente che la prima stagione della serie si svolge nel 2399, abbiamo anche l'indicazione che l'età di Picard è di 94 anni (94 = 47 x 2).

Blooper

  • Durante l'incontro tra il tenente Rizzo e Narek, i pallini dei gradi dell'ufficiale della Flotta cambiano di posizione da un'inquadratura all'altra.

Produzione

Okudagram

Continuity

Citazioni

Zhaban: Zhat Vash is a term sometimes used to refer to the dead; the only reliable keepers of secrets.
Picard: Ominous
Laris: No, fitting, because that's the sole purpose of the Zhat Vash. To keep a secret so profound and terrible, just learning it can break a person's mind

Picard: They would do it in a heartbeat, and that's precisely why I cannot ask them. They would put themselves at risk out of loyalty for me, and I do not want to go through that again
Zhaban: Okay. You need someone who hates you and has nothing to lose.

Riferimenti

Episodi

Pianeti

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