Life, Itself: differenze tra le versioni
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
|||
Riga 20: | Riga 20: | ||
* Tornano per un'ultima apparizione [[Keyla Detmer]], [[Joann Owosekun]] e [[Ronald Altman Bryce]]. Non pronunciano battute e vengono mostrati in un flashback in cui viene rappresentata una sorta di riunione dell'equipaggio. Si tratta probabilmente di un momento successivo al matrimonio di Saru, dopo che [[Kovich]] ha assegnato una nuova missione a Burnham. | * Tornano per un'ultima apparizione [[Keyla Detmer]], [[Joann Owosekun]] e [[Ronald Altman Bryce]]. Non pronunciano battute e vengono mostrati in un flashback in cui viene rappresentata una sorta di riunione dell'equipaggio. Si tratta probabilmente di un momento successivo al matrimonio di Saru, dopo che [[Kovich]] ha assegnato una nuova missione a Burnham. | ||
* Rivediamo una bottiglia di [[Château Picard]], la palla da [[baseball]] di [[Benjamin Sisko]] e il [[VISOR]] di [[Geordi La Forge]]. | * Rivediamo una bottiglia di [[Château Picard]], la palla da [[baseball]] di [[Benjamin Sisko]] e il [[VISOR]] di [[Geordi La Forge]]. | ||
* Vediamo che nel futuro il quartier generale della Flotta si è esteso ad almeno altre due navi di [[Classe Pax]] oltre alla [[USS Federation NCC-325002|''Federation'']]. | |||
=== {{Etichetta|Tipo=Note}} === | === {{Etichetta|Tipo=Note}} === |
Versione delle 15:04, 8 giu 2024
Titolo italiano: | La vita in sè |
---|---|
Stagione: | 5 |
Posizione nella lista: | 10 |
Numero di produzione: | 510 |
Scritto da: | |
Regista: | Olatunde Osunsanmi |
Data di pubblicazione originale: | Paramount+ |
Data di pubblicazione in Italia: | Paramount+ |
Anno della timeline: | 3191 |
Durata: | 86 minuto |
- Ammiraglio Charles Vance: Oded Fehr
- Dottor Kovich: David Cronenberg
- Zora: Annabelle Wallis
- D. Nhan: Rachael Ancheril
- Presidentessa T'Rina: Tara Rosling
- Moll: Eve Harlow
- Portavoce dei Progenitori: Somkele Iyamah-Idhalama
- Leto Booker: Sawandi Wilson
Attori in ruoli non accreditati
- Giovane Michael Burnham (immagine di repertorio): Arista Arhin
- Arav: Avaah Blackwell
Attori co-protagonisti
- Tenente comandante Keyla Detmer: Emily Coutts
- Tenente comandante Gen Rhys: Patrick Kwok-Choon
- Tenente comandante Joann Owosekun: Oyin Oladejo
- Tenente comandante Ronald A. Bryce: Ronnie Rowe Jr
- Tenente Christopher: Orville Cummings
- Linus: David Benjamin Tomlinson
- Lt. Cmdr. Asha: Christina Dixon
- Tenente Naya: Victoria Sawal
- Tenente Gallo: Natalie Liconti
- Cmdr. Lorna Jemison: Zahra Bentham
- Tenente JG Lt. Jax: Gregory Calderone
- Tuta spaziale: Julianne Grossman
- Voce del computer della navetta: Piotr Michael
- Tahal: Patricia Summersett
- Duvin: Victor Andrés Trelles Turgeon
< Precedente | Successivo > |
---|---|
Punto di Lagrange | nessuno |
Modifica i dati nella pagina della entità su DataTrek
Life, Itself è l'episodio che chiude la quinta stagione e l'intera serie Star Trek: Discovery.
Trama
Primo atto
Secondo atto
Terzo atto
Quarto atto
Sezioni
In questo episodio…
- Scopriamo che non è possibile riportare in vita L'ak per come era al momento della sua dipartita. L'unica possibilità sarebbe crearne un duplicato genetico senza però i suoi ricordi e le sue esperienze di vita.
- Pur avendola sentita nominare varie volte, qui vediamo per la prima e unica volta la Primarca Tahal, però sempre con il casco chiuso.
- Saru e T'Rina si sposano.
- Burnham e Book riallacciano la loro relazione amorosa e li vediamo nel futuro dove la prima è Ammiraglio e il loro figlio Leto è diventato capitano.
- Dopo un ennesimo refit per riportarla alle sue condizioni iniziali, Burnham comanda l'ultimo salto della Discovery per iniziare la missione che culminerà in Calypso.
- Scopriamo che la Discovery può separare la sezione a disco e vediamo questa manovra per l'unica volta nella serie.
- Kovich dice che Moll è un personaggio con delle capacità interessanti e evidentemente pensa di servirsene di nuovo, forse è un preludio al suo ritorno in Star Trek: Starfleet Academy.
- Kovich rivela la sua vera identità.
- Tornano per un'ultima apparizione Keyla Detmer, Joann Owosekun e Ronald Altman Bryce. Non pronunciano battute e vengono mostrati in un flashback in cui viene rappresentata una sorta di riunione dell'equipaggio. Si tratta probabilmente di un momento successivo al matrimonio di Saru, dopo che Kovich ha assegnato una nuova missione a Burnham.
- Rivediamo una bottiglia di Château Picard, la palla da baseball di Benjamin Sisko e il VISOR di Geordi La Forge.
- Vediamo che nel futuro il quartier generale della Flotta si è esteso ad almeno altre due navi di Classe Pax oltre alla Federation.
Note
- L'ambientazione della tecnologia dei Protettori è un luogo chiamato "corridoio infinito"[1]. Fin dall'inizio della stagione era mostrato in maniera schematizzata alla fine della sigla.
- La sigla di questo episodio mostra di nuovo alcune immagini protagoniste delle precedenti stagioni:
- dalla prima stagione una tuta spaziale, armi Klingon e un comunicatore della Star Trek: The Original Series
- dalla seconda stagione la tuta dell'Angelo Rosso, la poltrona del capitano e l'animazione che rappresenta il teletrasporto di tre membri dell'equipaggio della USS Enterprise NCC-1701
- dalla terza stagione la astronave di Book
- dalla quarta stagione i grafici con l'interfaccia vocale di Zora
- La scena in cui Moll sbaglia configurazione dei triangolini e subisce conseguenze nefaste, mentre Burnham che li compone in modo corretto raggiunge l'obiettivo, ricorda la fine di Indiana Jones e l'Ultima Crociata, quando la differenza tra l'identificare o meno correttamente la coppa del Sacro Graal porta alla morte dell'antagonista principale, e alla guarigione del padre del protagonista.
- Rayner afferma che i Breen impiegheranno 20 anni per tornare dalla barriera galattica, una volta che saranno stati fatti saltare ai confini della via Lattea. Si direbbe pertanto che le loro capacità di transcurvatura siano inferiori a quelle dei Borg di otto secoli prima.
- Burnham e Book stabiliscono la loro residenza su Sanctuary 4, pianeta che abbiamo già incontrato in That Hope Is You, Part 1 e The Sanctuary.
- Non esiste una datazione precisa per gli eventi dell'epilogo, tuttavia secondo le indicazioni ai truccatori, gli attori dovevano sembrare più vecchi di 30 anni, posizionando quindi l'azione nel decennio 3220[1]. Considerato che il futuro alternativo di Face the Strange è espressamente ambientato nel 3218, queste scene mostrano in un certo senso come sarà quel periodo una volta evitato che la tecnologia dei Progenitori cadesse nelle mani dei Breen.
- Non è chiaro come Burnham possa saltare per l'ultima missione della Discovery né come faccia a tornare indietro una volta abbandonata la nave. Possiamo tuttavia supporre che Stamets fosse nel cubo di reazione a controllare il salto e che i due siano stati recuperati da una delle nuove navi dotate di Propulsione Pathway o di qualche altro tipo di propulsione oltre la curvatura.
47
- La frequenza subspaziale dell'artefatto che contiene la tecnologia dei Progenitori, grazie alla quale Book e Culber riescono ad agganciarvi un raggio traente, è 5.1732 THz (1+73=74).
- La navetta con cui Leto e l'ammiraglio Burnham si dirigono al quartier generale della Flotta ha l'identificazione "UFP 47". Notare anche come la stessa navetta attiva la curvatura all'interno dell'atmosfera del pianeta, nonostante più volte (per esempio in Star Trek I e in By Inferno's Light) sia stato affermato che non si naviga a velocità warp all'interno dei sistemi stellari; è possibile comunque che nel IV millennio i progressi tecnologici abbiano permesso di cambiare tale policy.
Okudagram
Blooper
- Nell'episodio precedente e nel riassunto si vede chiaramente che Burnham entra nel portale ancora con la tuta Breen, ma si risveglia nel teaser con la tuta della Flotta Stellare completa di equipaggiamento standard (tricorder, phaser, computer).
YATI
- Dopo aver lottato per vari episodi per riportare in vita L'ak dicendo che la morte sarebbe preferibile a una vita senza di lui, Moll ride e scherza poche ore dopo aver scoperto che il suo amato marito è perso per sempre.
- Alla fine dell'episodio Burnham dice a Zora che la sua missione rientra nella definizione di Direttiva Rossa, peccato però che tutte le modifiche siano fatte in bella vista e che la partenza della nave avvenga con una flottiglia di navi in parata a osservare.
- Burnham, dopo avere trovato la tecnologia per seminare la vita, in pratica dice che nella Galassia adesso c'è abbastanza varietà di forme di vita, nessuna necessità di crearne altre. Non ci si pone nemmeno il problema se questa tecnologia possa essere usata per curare oppure per generare altri tipi di risorse che potrebbero scarseggiare. In un minuto si decide di renderla irrecuperabile.
- In Whistlespeak Tilly afferma di aver capito che all'Accademia della Flotta Stellare manchi qualche cosa, senza sapere cosa esattamente. In questo episodio si rende conto che si tratta della mancanza di un programma di mentoraggio. Davvero incredibile pensare che una istituzione così prestigiosa non abbia programmi di questo tipo. Indipendentemente dalle difficoltà attraverso cui è passata negli ultimi decenni, il mentoraggio è una attvità così fondamentale da non poter essere ignorata.
- Dopo aver detto che è "impossibile", Stamets trova in un minuto la soluzione per far saltare la nave Breen senza necessità di un pilota, e senza necessità di saltare insieme alla Discovery. Decisamente una soluzione irragionevole per sbrogliare una situazione complicata in pochi secondi.
Versione Italiana
- Quando Burnham vede Moll che sanguina da una ferita alla gamba dice "Ti ha colpita all'arteria", ma, ovviamente, in originale dice "Someone nicked your femoral vein", altrimenti non avrebbe certamente un'ora di vita prima di morire dissanguata.
- "Pathway drive" viene chiamato "neuro motore".
- Sanctuary 4 è stato tradotto "Oasi 4".
Continuity
- Quando Saru riesce a convincere Tahal a non dirigersi verso il sistema binario di buchi neri per prendere il controllo delle forze di Ruhn, gioca un bluff che stupisce Nhan, tanto che la barzana gli dice che non giocherà mai a ramino ferengi con lui viste le sue capacità.
Tale scambio di battute ne ricorda uno analogo tra l'ammiraglio Ross e Kira in Shadows and Symbols, quando la bajoriana era riuscita bluffando a convincere i Romulani che Bajor sarebbe stato disposto a scontrarsi con loro, piuttosto che permettere l'installazione di armi su di una luna del pianeta. - La dizione "life, itself" relativa ai Progenitori è stata citata tre volte: in The Chase, Jean-Luc Picard dice «And it's hidden in the very fabric of life itself.», Kovich in Red Directive dice «Whatever it was they used to design life itself.» e, infine, in questo episodio, Burnham afferma «Sometimes life, itself, is meaning enough.»
- Scopriamo che Book ha piantato su Sancturay 4 i frammenti della Radice del Mondo che ha ricevuto in Labyrinths.
- Il Verme ipnotico Molly, già visto in That Hope Is You, Part 1 ha figliato.
- In Star Trek: Enterprise si è sempre detto che Daniels (il quale compariva giovane) provenisse dal XXXI secolo: considerato che già ai tempi di Star Trek: The Next Generation avevamo visto come gli Umani potessero vivere molto oltre i 100 anni, e che in Star Trek: Discovery Kovich compare anziano, è benissimo possibile che la fine del XXXII secolo sia effettivamente l'epoca in cui l'agente possiede quell'età.
- Sempre a proposito di Daniels/Kovich, l'agente afferma di aver vissuto molte vite e molti anni. Se da una parte il pensiero va subito a Cold Front e Storm Front, quando l'avevamo visto morire salvo poi rivederlo vivo in seguito, dall'altra viene in mente il processo di integrazione temporale del quale si parla in Relativity, ovvero la riunione di più versioni di una singola persona provenienti da periodi temporali diversi o da timeline alternative in una sola (nell'episodio lo si menziona a proposito di Braxton). Una simile procedura era già stata vista alla fine di Tomorrow is Yesterday, per riportare John Christopher al suo posto precedente all'incontro con l'Enterprise.
- Ancora riguardo Daniels/Kovich: in risposta all'assegnazione di Burnham alla Discovery, egli afferma di essere stato assegnato alla USS Enterprise, però noi sappiamo che la NX-01 non aveva il prefisso USS. Vista la presenza nel suo ufficio di una bottiglia di Chateau Picard, non si può tuttavia escludere che abbia avuto un ruolo in eventi che hanno riguardato la Enterprise-D o la Enterprise-E. Notare che Daniels è anche il nome dell'ufficiale tattico e capo della sicurezza in First Contact ed Insurrection, pure se avrebbe poco senso credere che tale posizione sia stata occupata per almeno due anni da un agente temporale proveniente dal futuro.
- La Burnham anziana menziona Crepuscola: si tratta del pianeta (o del sistema che lo contiene) dei Crepuscolani, dove lei e Philippa Georgiou hanno compiuto la missione che ha aperto la serie.
- Il viaggio finale della Discovery è in realtà l'inizio della missione che culminerà in quant ovisto in Calypso. Nonostante venga fatto un collegamento, molte cose sono ancora da chiarire. Che importanza ha Craft per cui è necessario avviare una missione così complicata per salvarlo e rimandarlo a casa sua? Perchè Zora si comporta come se il loro incontro fosse stato casuale, pur sapendo già di essere stata destinata a incontrarlo? Perché è stato necessario riportare la nave alle sue sembianze di un millennio precedente? Quanti anni sono davvero passati dall'epilogo a Calypso? Michelle Paradise ha dichiarato[1] che la "preparazione" a Calypso sarebbe stato il tema centrale di una ipotetica sesta stagione.
- Il nome "Leto" per il figlio è stato probabilmente scelto da Book per onorare il ricordo del nipote morto nel 3190 (Kobayashi Maru).
Citazioni
Burnham: I saw the last four billion years… I realized we already have infinite diversity in infinite combinations. There’s no need for this technology anymore.
Kovich: I thought you should know, the Red Directive has been officially closed. All records will be classified. No one will know the technology existed.
Burnham: I'm familiar with how those things work now. I heard you're gonna be seeing Moll one of these days.
Kovich: She's a capable individual. I-I think she could prove useful. She'll be given the choice, of course.
Burnham: To take one of these, you mean? I figured you'd want mine back, so…
Kovich: I've lived many years, Captain, and many lives. I've met few who have impressed me but also aggravated me as much as you. Keep it, just in case.
Burnham: If I may, sir. Kovich is a code name, isn't it? Who are you, really?
Kovich: My real name is a bit of a Red Directive in and of itself.
Burnham: Well, I'm familiar with those now, too. Captain Michael Burnham, USS Discovery.
Kovich: Agent Daniels, USS Enterprise and other places. Nice to meet you.
Burnham: A long time ago, someone asked me what was most meaningful to me. I had always looked for it in whatever mission I was on. Of course you have no idea what I'm talking about.
Leto: None whatsoever.
Burnham: Those pips can bring pressure. But they're supposed to. And at the end of the day, every member of your crew has to find their own sense of meaning.
Leto: So, do you know how you'd answer that question now?
Burnham: Yeah, just being here. You know… Sometimes life, itself, is meaning enough. How we choose to spend the time that we have. Who we spend it with. You. Book. And the family I found in Starfleet. On Discovery. In time, you and your crew will become family, too.
Leto: So you're saying I got this?
Burnham: You do, Leto. You do.
Zora: Welcome back, Admiral Burnham. It's been a while.
Burnham: It's been too long, Zora. ( chuckles ) Wow. So happy to hear your voice.
Zora: I'm happy to hear yours, too. If you don't mind my asking, what exactly is our mission?
Burnham: I'm gonna bring you to a set of coordinates in deep space. Then me and your crew will leave. After that, you wait.
Zora: For what?
Burnham: This is a Red Directive. We both know how transparent those are. I did hear a word in passing. "Craft." I'm not sure if that's a person or a vessel or…
Zora: Well, I'll find out eventually.
Burnham: Mm-hmm. Really gonna miss you, Zora.
Zora: I won't see you again after this, will I?
Burnham: I'm guessing your wait will be longer than my lifetime.
Zora: I'm not sure how to feel about that.
Burnham: Everything ends someday. But there will be a new beginning when you come back. You can find our descendants. Meet the next generation of your family.
Zora: I would love that.
Burnham: It has been a hell of a journey.
Zora: Indeed it has. The Federation has so many wonderful possibilities ahead because of you and your crew.
Burnham: Because of all of us.
Zora: I'm told we're nearly ready for departure. Perhaps you'd like to sit.
Burnham: Feels like home.
Burnham: So many memories.
Zora: For us both.
Burnham: All right. Are you ready, Zora?
Zora: I am.
Burnham: Last time, then. Let's fly.
Produzione
- Con la trasmissione di Lagrange Point, Star Trek: Discovery diventa la serie di Star Trek più longeva. Nonostante il numero di episodi relativamente piccolo in confronto a Star Trek: The Next Generation, Star Trek: Deep Space Nine e Star Trek: Voyager, a causa delle varie pause nella trasmissione tra l'episodio pilota e il finale di serie saranno passati 2440 giorni, più dei 2429, 2336 e 2319, rispettivamente, delle altre serie che sono durate sette anni.
- Con la durata di 1h25m35s questo episodio è il più lungo nella storia di Star Trek, considerando che non ha due parti.
- L'attrice Julianne Grossman presta la sua voce al computer integrato nella tuta di Burnham. La stessa attrice interpretava il computer della Discovery prima dell'emersione di Zora.
- L'epilogo finale, della durata di 15 minuti circa, è stato aggiunto all'episodio dopo che la produzione ha preso la decisione di chiudere l'intera serie e non solo la quinta stagione. Le scene aggiuntive sono state girate nel marzo del 2023, circa 4 mesi dopo la fine della produzione del resto dell'episodio.
Riferimenti
Riferimenti diretti
Riferimenti inversi
- Classe Pax - Q12884 - Classe navale della Flotta Stellare
- Tahal - Q12876 - Personaggio
Immagini collegate
Collegamenti esterni
- Recap/Review: ‘Star Trek: Discovery’ Pulls It All Together For “Life, Itself”, TrekMovie
- Life, Itself, Ex Astris Scientia
- STAR TREK: DISCOVERY Series Finale Review — “Life, Itself”, TrekCore
- Star Trek: Discovery Series Finale Review: “Life, Itself” An embodiment of Roddenberry’s lofty ideals, TrekNews
- REVIEW – Star Trek: Discovery Finale ‘Life, Itself’, Sconosciuto
Interwiki
- Life, Itself (episode), Memory Alpha (inglese)
- Q12386, Pagina della entità su DataTrek
Identificativi esterni
- tt26965202, Identificativo su IMDB
- 69334, Identificativo TV Show Transcripts
Annotazioni