Broken Pieces

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Ico-pic.SVGStagione 1 di Picard
Numero di produzione: 108
Première americana: {{{EpisodiData USA}}}
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Codice del The Next Generation Companion: {{{EpisodiCOD}}}
DVD europeo in cui è presente l'episodio:
VHS britannica dell'episodio:
Storia: Michael Chabon
Sceneggiatura:
Screenplay: {{{EpisodiScreenplay}}}
Regia: Maja Vrvilo
Musica:
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Produttore esecutivo: {{{EpisodiProd.Exec.}}}
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Consulente esecutivo: {{{EpisodiCons.Exec.}}}
Costo di produzione: {{{EpisodiCosto}}}
Incassi al botteghino: {{{EpisodiIncassi}}}
Durata: 55 min
Titolo nella collana La pista delle stelle: {{{EpisodiPST}}}
Titolo italiano: A Pezzi
Titolo italiano scelto da Telemontecarlo: {{{EpisodiIT (TMC)}}}
Titolo spagnolo:
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Titolo tedesco:
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Titolo brasiliano:
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Titolo zulu (Sudafrica): {{{EpisodiZA (zu)}}}
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Effetti speciali: {{{EpisodiSFX}}}
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Titolo nell'edizione italiana in DVD: {{{EpisodiDVDITA}}}
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Titolo italiano proposto dallo STIC: {{{EpisodiSTIC}}}
Data delle versioni dello script:
Data delle riprese: {{{EpisodiRIP}}}
Anno della timeline: {{{EpisodiTimeline}}}

Personaggi e interpreti

Attori ospiti straordinari

Attori ospiti

Attori co-protagonisti

Attori in ruoli non accreditati

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Broken Pieces è un episodio della prima stagione di Star Trek: Picard.

Quando vengono rivelate verità devastanti dietro l'attacco di Marte, Picard si rende conto di quanto molti siano disposti a fare per proteggere segreti vecchi di generazioni, il tutto mentre l'equipaggio de La Sirena si cimenta con segreti e rivelazioni proprie. Narissa ordina alle sue guardie di catturare Elnor, scatenando un'inaspettata catena di eventi sul cubo Borg.

Trama

Nel 2385 Oh si trova su Aia, il "pianeta del cordoglio", con alcune agenti Vulcaniane e Romulane della Zhat Vash, tra cui Narissa Rizzo e sua zia Ramdha. Oh le invita a sottoporsi alla Ammonizione, un rituale che mostra agli agenti un avviso lasciato da una antica civiltà perduta: tramite un qualche tipo di manifestazione energetica, i presenti rivivono telepaticamente la distruzione portata da forme di vita sintetiche nel lontano passato. Le immagini e le sensazioni che riescono a scaturire sono così realistiche e truci che alcune delle agenti si infliggono dolore o si suicidano in pochi istanti. Rizzo è sconvolta, ma resta sana di mente e determinata a impedire che accada una cosa del genere di nuovo: quando chiede a Oh, da dove bisogna iniziare, questa le risponde che il punto di partenza sarà Marte. Rizzo si avvicina alla zia che, per quanto ancora scossa, è sopravvissuta all'esperienza e la sprona ad aiutarla dato che c'è molto lavoro da fare.

Nel presente, Narissa è nell'infermeria dell'Artefatto insieme a Ramdha, che si trova ancora in coma pur senza una apparente ragione. In un monologo, Narissa le dice che è stata sciocca a prendere in adozione lei e il fratello Narek dopo la morte dei genitori e che è stato pazzo da parte sua sottoporsi all'Ammonizione; Narissa tuttavia ammira la sfrontatezza con cui ha devastato un cubo Borg con la sola forza di volontà. Le spiega inoltre che Narek ha finalmente trovato il pianeta natale dei Sintetici e che lei stessa di prepara a raggiungerlo non appena avrà messo fine alla "casa degli orrori" su cui si trovano. La invita infine a svegliarsi e a unirsi a loro.
Narissa contatta il Centurione Tarent il quale le conferma di aver individuato Elnor, nascosto nell'ufficio di Hugh.

I soldati romulani fanno irruzione nell'ufficio dove Elnor si prepara a dare battaglia, ma viene disorientato da una granata stordente. Le guardie iniziano un cambattimento corpo a corpo e hanno quasi la meglio sul giovane. All'improvviso giunge sul posto Sette di Nove che fa fuoco con il suo phaser permettendo a Elnor di liberarsi e aiutarla a mettere fuori combattimento le guardie.
Sette chiede dove si trovi Hugh e che cosa stia succedendo sul Cubo: Elnor, scosso, si precipita ad abbracciarla e lei lo rassicura.

Primo atto

Non appena Picard e Soji si trasportano a bordo de La Sirena, Cristóbal Rios resta come pietrificato alla vista della ragazza. Con molta insistenza, Picard riesce a scuoterlo e gli richiede di fare rotta verso la base stellare più vicina, Deep Space 12, e di aprire un canale sicuro con il Comando della Flotta Stellare. Rios è incredibilmente scosso, ma obbedisce e spiega a Picard che lo lascerà su DS12 e che la sua missione finirà lì.
Picard non ha tempo di preoccuparsi per Rios, che Soji lo affronta: non è d'accordo sulla deviazione a DS12 quando invece vorrebbe andare sul suo pianeta natale: Picard le spiega che la faccenda sta diventando troppo grossa e che hanno bisogno di un supporto sostanziale come quello della Flotta.
Prima che Picard possa scortarla in una cabina, Musiker ferma i due spiegando a Picard che Jurati si è rivelata una spia e che lei non permetterà di portare a bordo un'altra persona che Picard conosce appena. Musiker aggiunge anche che Jurati ha probabilmnte ucciso Bruce Maddox.

In infermeria, il MOE della nave spiega a Picard che Jurati si è iniettata il composto idruro per neutralizzare gli effetti di un tracciante al Viridio che si trovava nel suo organismo. Musiker aggiunge che, immediatamente dopo averlo fatto, il Romulano al loro inseguimento ha dovuto desistere. MOE continua spiegando come le ferite di Maddox non fossero fatali, ma che Jurati ha spento il micro-riparatore ematico che gli stava mantenendo stabili le funzioni vitali.
Musiker chiede a Picard se è davvero sicuro a proposito di Soji e se può garantire di non aver portato a bordo un nuovo elemento pericoloso. Picard non può rispondere e Jurati va da Rios per informarlo sugli ultimi sviluppi.

Poco dopo Picard si trova in olopresenza con l'ammiraglio Kirsten Clancy, spiegandole che, nonostante lei pensasse che lui fosse disperato e paranoico, improvvisamente "i mulini sono diventati giganti" ed è dimostrato che lui avesse ragione fin dall'inizio. Picard passa a richiedere l'intervento di uno squadrone nel Settore Vayt per salvare individui sintetici che hanno gli stessi diritti degli umani. Picard, sulla difensiva, si prepara a un rifiuto da parte del C-in-C, ma lei lo interrompe bruscamente e gli spiega che ha già ordinato ai rinforzi di raggiungerlo su DS12.

In plancia Musiker inizia a conversare con Rios prima di rendersi conto che in realtà alla sua postazione è seduto "Enoch", il Navigatore Olografico di Emergenza. Questi spiega che Rios ha inserito la rotta per DS12, lo ha attivato e si è ritirato nel suo alloggio. Enoch riconosce dagli archivi Soji e la chiama però "Jana", non riuscendo tuttavia a recuperare altre informazioni sulla sua identità o sugli eventi che l'hanno fatta incontrare con Rios.
Musiker gli mostra poi i disegni con gli otto puntini su orbite epicicloidali che sono apparse durante il suo tentativo di hacking sul cubo. Enoch lo interpreta come un sistema ottario di stelle: parla a Musiker di Nu Scorpii che è un sistema di sette stelle e dice che in atlanti stellari romulani molto antichi si parla appunto di un sistema di otto stelle. Ma questa è considerata una leggenda in quanto il sistema negli atlanti moderni non appare più. Musiker si rende conto che il Conclave degli Otto, che lei ha sempre ritenuto dietro la congiura, non si riferiva a otto individui, ma al luogo dove si radunava.

Sull'Artefatto, Rizzo trova i corpi delle guardie incaricate di catturare Elnor insieme al dispositivo di comunicazione dei Fenris Rangers.
Nella cella della Regina, Elnor spiega a Sette che è rimasto sul cubo perché Picard lo ha rilasciato dai suoi doveri e lui ha trovato una causa ancora più disperata della sua a cui dedicarsi. Elnor è curioso di capire come funziona la cella, ma Sette gli dice che deve agire velocemente per rubare il cubo. Dopo aver manipolato una serie di controlli olografici, l'energia principale viene ripristinata e il cubo inizia la rigenerazione. Rizzo dice alle guardie di liberarsi di tutti i droni, mentre lei si occuperà degli xB.

Secondo atto

Soji e Picard consumano un pasto insieme e discutono di preferenze alimentari. Soji è confusa perché non capisce più se lei abbia veramente dei gusti propri o se si limiti a eseguire istruzioni del suo programma. Picard le dice che, anche se pensa di non avere un passato, in realtà lei ha una storia alle sue spalle che aspetta di essere reclamata. La ragazza capisce che Picard stia parlando, tra le altre cose, di Data e gli chiede di parlargliene un po'. Picard lo descrive come una persona coraggiosa e curiosa con la saggezza di un bambino. Picard ammette il suo affetto per lui, ma è consapevole del fatto che lui non potesse restituirgli lo stesso sentimento.
Soji infine chiede a Picard cosa crede con Data avrebbe detto per descriverlo: l'ammiraglio spera che Data lo avrebbe descritto come un uomo che credeva in lui e nel suo potenziale, che condivideva i suoi successi e lo aiutava quando era necessario. Soji riflette sulle sue affermazioni e infine lo assicura sul fatto che anche Data provasse affetto per Picard.

Musiker si imbatte nell'ingegnere olografico, "Ian", che sta facendo manutenzione al propulsore a curvatura. La donna chiede informazioni su Rios e lui le conferma che il capitano si trova nel suo alloggio e si è ritirato perchè la vista di Soji ha portato a galla ricordi spiacevoli. Musiker gli chiede poi le probabilità che un sistema di otto stelle esista in natura e Ian risponde che sono praticamente nulle, al che la donna si domanda chi avrebbe potuto "costruire" un sistema del genere e per quale ragione. Ian ipotizza che sia per "mettersi in mostra". Musiker ipotizza invece che sia un avvertimento e l'idea di aver creato un avvertimento così colossale, è terrificante.
Musiker torna nel suo alloggio e cerca di ordinare bevande alcoliche, ma Mr. Hospitality si materializza e le spiega che lei stessa ha disabilitato la funzione e si è preclusa la possibilità di riattivarla. L'ologramma continua poi dicendo a Musiker che Rios ha davvero bisogno di qualcuno con cui parlare che non sia una copia più o meno approssimativa di sé stesso. Spiega infine alla donna che gli ologrammi sono tutti una variazione della installazione base della nave con alcune "cancellazioni" fatte all'atto della configurazione.

Nel suo alloggio, Rios ha appena finito di scolarsi una bottiglia di Pisco e manda a quel paese Musiker che cerca di mettersi in contatto con lui tramite interfono. Rios apre un baule che contiene alcuni suoi memorabilia dalla USS ibn Mājid NCC-75710: la sua uniforme, i suoi gradi, documenti vari, una foto di lui e del suo capitano, insieme a un disegno a carboncino raffigurante lui e la sosia perfetta di Soji Asha.

Sull'Artefatto, Sette sta analizzando la popolazione e trova, oltre ai Borg liberati, anche diverse migliaia di Droni in stasi. Elnor suggerisce di svegliarli e usarli per combattere i romulani, ma Sette spiega che un drone senza la voce del Collettivo è perso e inutile, anche se ammette che potrebbe creare un mini-collettivo formato solo da lei e dai droni a bordo.
Sette è spaventata dalla sua stessa idea in quanto ritiene che un simile piano possa risultare una "seconda" assimilazione per i droni. Elnor suggerisce di mettere in atto il piano per sconfiggere i romulani e poi liberare tutti i droni, ma Sette gli spiega che, alla fine, loro potrebbero non volere essere liberati e lei potrebbe non volere liberarli.

Terzo atto

Musiker raduna i cinque membri olografici dell'equipaggio de La Sirena nello studio di Picard. La donna ritiene che i cinque rappresentino altrettanti "pezzi rotti" della personalità di Rios e che ognuno di loro ne rappresenti una parte.
Ian ha riconosciuto in precedenza Soji chiamandola "Jana" senza però riuscire a richiamare altre informazioni su di lei. Mr. Hospitality pensa che abbia qualcosa a che fare con il capitano Vandermeer e con la USS ibn Mājid NCC-75710. Emmet si è quasi addormentato, ma, alla domanda su cosa sia successo al capitano, mima il suicidio con un'arma. Finalmente Musiker domanda il perché, ma tutti e cinque gli ologrammi spiegano che i diari della ibn Mājid sono classificati e, pur sapendone il perché, non riescono a localizzare questa informazione nella loro banca dati.

In infermeria, Jurati riprende conoscenza e trova Picard al suo capezzale. Senza perdere tempo, lei domanda se lo stratagemma ha funzionato e Picard le risponde che sì, il tracciatore è stato neutralizzato dalla iniezione che l'ha quasi uccisa. Picard prosegue che la nave è in rotta verso Deep Space 12 dove lei si consegnerà volontariamente alle autorità per l'assassinio di Bruce Maddox. Vista la rassegnazione sul volto della donna, Picard domanda "perchè". Perchè Jurati abbia ucciso una persona che non era solo il suo mentore, ma anche il suo amore. Lei spiega che ha dovuto, che Oh ha avvelenato la sua mente con una fusione mentale forzata. Inoltre ha impiantato un blocco psionico per impedirle di parlare di tutto questo. Jurati chiede a Picard se lui creda all'inferno, e dice che lei non ci credeva prima di aver visto le immagini di Oh e dice che, da quel giorno, pensa in continuazione al suicidio come liberazione. Picard chiede se le immagini di Oh fossero una sua personale memoria, ma Jurati spiega che erano immagini di "migliaia di secoli" prima. Aggiunge poi che loro si trovano su una soglia: devono distruggere ogni possibilità di vita sintetica o l'inferno tornerà di nuovo. Quando Picard cerca di approfondire il concetto, entra in scena Soji che spiega che l'inferno si riferisce al Seb-Cheneb, Il Distruttore, ovvero lei.

Rios si è addormentato e Musiker lo sveglia offrendogli una tazza di caffè. Interrogato sul capitano Vandermeer, Rios spiega che faceva finta che il suo superiore fosse in realtà suo padre, tanto lo rispettava e ammirava, per questa ragione mai avrebbe immaginato che sarebbe diventato un assassino a sangue freddo.
Rios racconta di come la ibn Mājid fosse in pattugliamento del Settore Vayt quando intercettò un veicolo sconosciuto con due passeggeri a bordo, l'ambasciatore Beautiful Flower e la sua aiutante Jana, emissari di una civiltà sconosciuta. I due vennero accolti sulla nave allacciando rapporti amichevoli, finchè Vandermeer non li uccise entrambi con la sua arma. Rios spiega come il capitano ricevette una direttiva dalla Sicurezza della Flotta stellare: se non avesse eliminato i due alieni, la Flotta avrebbe sacrificato la USS ibn Mājid NCC-75710 con l'intero equipaggio. Rios si scontrò con il capitano su questo argomento, e lui fu costretto dal senso di colpa a suicidarsi. Oltre a questo shock, a Rios fu anche ordinato di creare una storia di copertura eliminando ogni prova materiale e ogni informazione dal diario della nave, arrivando infine a dichiarare ufficialmente che il capitano si tolse la vita per una ragione sconosciuta e inspiegabile. Sei mesi dopo, Rios venne congedato per sindrome da stress.
Rios mostra a Musiker il disegno che conservava nel suo bagaglio, tracciato da Beautiful Flower: Jana è identica a Soji e Musiker capisce che i due emissari erano in realtà sintetici.

Jurati ha un colloquio con Soji dove la scienziata interroga l'androide sulle sue abitudini e resta stupita di quanto si comporti in maniera simile a un essere umano. Jarati le dice che lei è un vero capolavoro e che Noonien Soong in effetti si considerava un artista nelle sue creazioni robotiche. Soji le chiede se, oltre a considerarla una merviglia tecnologica, la consideri anche una persona. Soji sa che Oh ha ordinato a Jurati di uccidere anche lei al momento opportuno, ma lei è decisa a non dargliene la possibilità. Jurati ammette che non ne sarebbe più capace.

Sull'Artefatto, Rizzo si reca dai Romulani liberati e li massacra tutti con il suo disgregatore. Dopo la strage, discute con il centurione Tarent a proposito del timore che incutono le migliaia di droni borg ancora in stasi: la donna spiega che, se non riusciranno nella loro missione, i sintetici che arriveranno saranno un problema molto peggiore.
Sette completa il suo collegamento al Cubo Borg e avvia il suo mini-collettivo: quando i Droni iniziano ad attivarsi, Rizzo ordina che vengano espulsi nello spazio aprendo uno spigolo della nave.

Quarto atto

Soji accompagna Jurati in sala mensa dove tutti l'aspettano. La donna si scusa per tutto quello che ha fatto, dice che è pronta a consegnarsi alle autorità e si rammarica per aver rovinato i loro rapporti dato che questo equipaggio è la cosa più vicina a una famiglia che abbia mai avuto.
Rios ordina una coppa di gelato alla menta e un piatto di patate fritte, sapendo dalla precedente esperienza con Jana che questo sarebbe stato il suo piatto preferito. Musiker intanto spiega quanto ha scoperto. 2-300.000 anni prima una qualche civiltà ha spostato otto stelle in modo che orbitassero tutte intorno a un pianeta che i romulani hanno chiamato "Ammonizione", come un segnale del pericolo che rappresenta la vita sintetica. I romulani presero molto seriamente questo avvertimento e fondarono la Zhat Vash. Quando Noonien Soong iniziò a creare la sua serie di androidi, la Zhat Vash riconobbe il pericolo e inviò Oh, un ibrido romulano e vulcaniano come una talpa all'interno della Flotta Stellare con lo scopo di farla salire nella gerarchia appunto fino al comando della Sicurezza della Flotta. Il suo unico scopo: interrompere le ricerche sulla vita sintetica. Per questa ragione Oh architettò un "evento così terrificante" che l'unica risposta della Federazione sarebbe dovuta essere il bando completo. Il risultato di questo piano fu l'attacco su Marte del 2385.
Nel 2390 la USS ibn Mājid NCC-75710 ha effettuato un primo contatto con una specie sconosciuta a bordo di un veicolo sconosciuto: i due emissari erano Beautiful Flower e Jana. Soji ha ricordi di Jana, ma non sa come faccia ad averli, Rios le spiega che è la stessa ragione per cui anche a lei piace il gelato con le patatine. Tutte loro vengono dal pianeta dove è fuggito Maddox dopo Marte, un luogo che la Zhat Vash cercava da allora e che adesso ha trovato grazie a Soji.

Soji è furiosa: distrugge il tavolo da pranzo a mani nude e si precipita in plancia, disattiva l'equipaggio olografico e alza un campo di forza per isolare le postazioni di comando. Soji sa in qualche maniera che a nove ore di viaggio alla massima curvatura si trova l'imbocco per un condotto di transcurvatura Borg.
Rios inizia a canticchiare in spagnolo "Arroz con leche", una ninna-nanna che la madre usava con lui; questo agisce come un comando per annullare le azioni di Soji e il campo di forza si abbassa. Picard cerca di fare ragionare tutti, si siede sulla poltrona di comando e spiega che, dopo aver fatto le cose a modo di Maddox e poi a modo suo, ora forse è arrivato il momento di fare a modo di Soji. Rios chiede a Soji se intende veramente volare in un condotto a transcurvatura ignorando lo stress gravimetrico sulla nave. Lei lo supplica di portarla a casa, per il bene di Jana. Rios non può che accettare.

Sull'Artefatto, Rizzo si compiace per avere eliminato tutti i droni quando lei e la sua scorta vengono attaccati dagli xB. La scorta deve soccombere al loro attacco in massa, mentre Rizzo riesce a teletrasportarsi a bordo di una delle navi della flotta della Tal Shiar appena giunte in prossimità del cubo.
Sette annuncia che il cubo è di nuovo nelle "loro" mani. Elnor è preoccupato di poter essere assimilato, ma il mini-collettivo risponde che Annika ha altro da fare, prima di scollegarla dai tubi.

Picard condivide con Rios alcuni pensieri a proposito della carriera nella Flotta Stellare. L'ammiraglio ricorda quanto gli piacesse presiedere il turno di notte sulla Reliant, aggiunge di ricordarsi del Capitano Vandermeer, che era primo ufficiale sotto il capitano Marta Batanides, sua vecchia e cara conoscenza dai tempi dell'Accademia. Picard chiede a Rios se lui pensa che il capitano sapesse del fatto che i due ambasciatori fossero sintetici, e lui risponde di sì, che probabilmente è la ragione per cui ha pensato di poter vivere dopo aver commesso un duplice omicidio. Rios concorda con Picard che il capitano fosse un uomo buono e detesta il concetto per cui sia morto sapendo che la Flotta Stellare ha tradito sia lui che i suoi stessi principi. Picard concorda che la Flotta abbia in effetti tradito sé stessa e che il tradimento sia il bando stesso dei sintetici. La Zhat Vash può aver preparato la trappola, ma la Flotta ci è caduta dentro mani e piedi, reagendo con paura, in preda al panico.
Rios manifesta qualche dubbio: Soji ha preso il controllo della sua nave in pochi minuti e il pianeta da cui proviene potrebbe essere pieno di individui eccezionali come lei. I romulani chiamano Soji "distruttrice", forse potrebbero avere ragione loro.
Picard spiega che i Romulani possono anche avere ragione per il passato, ma il futuro è tutto da scrivere e loro posso usare strumenti potenti per scriverlo: apertura, ottimismo e curiosità. La Zhat Vash dalla sua parte ha solo segretezza e paura.
Soji sopraggiunge in plancia e annuncia che sono arrivati all'imbocco del condotto di transcurvatura. Mentre Rios guida la nave all'ingresso del condotto, lei impugna la bussola portafortuna regalatale in precedenza da Kestra Troi-Riker.
Una navetta romulana si disocculta e segue La Sirena nel condotto.

Sezioni

In questo episodio…

  • Abbiamo una conferma chiara del fatto che la Zhat Vash si componga di membri non soltanto romulani, ma anche vulcaniani; questo è consistente con la storia che vede le due razze essersi separate soltanto all'incirca 2000 anni prima degli eventi di questo episodio, mentre l'organizzazione è molto più antica, come già notato a proposito di Maps and Legends. Michael Chabon ha dichiarato su Instagram[1] che, mentre l'appartenenza alla Zhat Vash non è formalmente riservata alle donne, raramente gli uomini hanno le caratteristiche necessarie per farne parte.
  • Vediamo dall'alloggio di Cristóbal Rios la sua grande passion per le sirene, di cui possiede una grande collezione di statuette. Da qui probabilmente anche il nome della sua nave.
  • Nella libreria di Rios vediamo una serie di libri sull'esistenzialismo: "Il concetto dell'angoscia", "Timore e tremore" e "La malattia mortale" di Søren Kierkegaard; "Lo straniero" di Albert Camus oltre a "Del sentimento tragico della vita" già visto in Absolute Candor. Vediamo inoltre un libro di fantasia intitolato "Surak and existentialism" scritto da "Nicolaus Notabene" definito da Michael Chabon «Un lavoro fondamentale sulla analisi e le congetture trans-culturali»[2].
  • Dagli effetti personali di Cristóbal Rios e dalle dichiarazioni su Instagram di Michael Chabon[1], otteniamo in questo episodio alcune informazioni sulla USS ibn Mājid NCC-75710.
  • Vediamo tutti e cinque gli ologrammi che aiutano Rios nella gestione de La Sirena
    • Enoch è il Navigatore Olografico di Emergenza
    • Ian è l'Ingegnere Olografico di Emergenza
    • Emmet è il Tattico Olografico di Emergenza
    • Mr. Hospitality è l'Ospite Olografico di Emergenza[1]
    • Emil è il Medico Olografico di Emergenza[1]

Note

  • Dato che l'attacco dei Sintetici su Marte si svolge prima del Giorno del Primo Contatto del 2385 e anche il teaser di questo episodio è nel 2385, sembra che Oh e Rizzo abbiano avuto solo qualche mese al massimo per mettere a punto un piano che sembra troppo complesso per essere messo in atto in così poco tempo. Forse Oh aveva già messo in moto tutti i preparativi e, quando ha arruolato Rizzo, il piano era già in fase avanzata.
  • Il concetto della distruzione ciclica della civiltà da parte di organismi sintetici è un tema portante della serie Battlestar Galactica re-immaginata da Ronald D. Moore. In quel caso, prima la Terra originale e poi le Dodici Colonie venivano distrutte da guerre tra robot e umani, mentre il fato della nostra Terra restava in sospeso. Michael Chabon ha scritto[3] che questo riferimento non è stato scelto direttamente o consciamente, ma che BSG è una serie che lo ha colpito.
  • Per quale ragione Rizzo considera una idea così "pazza" per Ramdha aver preso in adozione lei ed il fratello? Che i due nascondano ancora qualche segreto?
  • Come ha fatto Sette di Nove a raggiungere il Cubo così velocemente e senza essere fermata dalle pattuglie romulane? Inoltre come ha fatto a teletrasportarsi a bordo di sorpresa? Si veda quanto già scritto a proposito in The Impossible Box.
  • Schema orbitale di ν Scorpii
    Schema orbitale di ν Scorpii
    Si ritiene che ν Scorpii sia veramente un sistema di sette stelle in orbita tra di loro, divise in due gruppi. La rappresentazione grafica del sistema (non in scala) pubblicata sulla Wikipedia, è in qualche modo simile agli schemi olografici visti nell'episodio. Il secondo sistema conosciuto di questo tipo, con sette stelle orbitanti, è AR Cassiopeiæ.
  • Da Star Trek: First Contact sappiamo che lo spazio vuoto non è un elemento necessariamente mortale per i droni Borg. Possiamo quindi ipotizzare che quelli catapultati all'esterno del cubo in questo episodio possano essere sopravvissuti e, forse, recuperati. Michael Chabon ha chiarito[3] che il cubo non è al massimo della sua efficienza per via delle manomissioni romulane e Sette non ha potuto recuperare i droni.
  • Alla fine di Endgame - Part II non era chiaro se le azioni che avevano portato al ritorno della Voyager a casa avessero causato anche la distruzione della rete di transcurvatura Borg oppure meno; quanto vediamo alla fine di questo episodio farebbe propendere per la seconda ipotesi. Tempo dopo Aaron Waltke ha chiarito in una intervista[4] a TrekMovie che, dopo l'inserimento del virus neurolitico nell'Unicomplesso dei Borg in Endgame - Part II, i condotti di trascurvatura Borg sono più facilmente accessibili: questo spiega i viaggi de La Sirena e della Nautilus di Booker in Star Trek: Discovery.
  • In Nepenthe, le scene di distruzione relative al disastro al quale sembrerebbe portare la proliferazione legale della vita sintetica erano molto simili a quelle viste in If Memory Serves, suggerendo un collegamento con la seconda stagione di Star Trek: Discovery; qui però ci viene menzionata una situazione accaduta in un lontano passato di centinaia di migliaia di anni fa, accantonando apparentemente almeno per il momento l'idea di un tratto d'unione. A una domanda a proposito di una possibile connessione di questo tipo, in una sessione di Q&A su Instagram, Michael Chabon ha risposto[1] semplicemente con la emoji della sfera di cristallo: 🔮
  • Se Oh ha dato un ordine, peraltro estremamente perentorio, ad un capitano 9 o 10 anni prima (il dato è differente nei vari dialoghi, ma non si tratta necessariamente di un'incongruenza, visto che parlando colloquialmente si può per esempio arrotondare o meno), questo significa che aveva già almeno il grado di Commodoro (ammiraglio ad una stella) allora. Potrebbe sembrare strano che in tutto questo tempo non sia riuscita nemmeno a diventare Contrammiraglio (ammiraglio a due stelle), ma forse lo ha fatto nel suo interesse, in quanto un grado più alto l'avrebbe magari portata in una posizione più di prestigio, ma che non fosse quella di capo della sicurezza della Flotta Stellare, vanificando i suoi sforzi di infiltrazione.
  • In Q Who?, Guinan spiega che i Borg si sono evoluti nella loro veste di organismi cibernetici "migliaia di secoli" prima, quindi almeno 200.000 anni prima di questo episodio. Nello stesso arco temporale gli Iconiani vengono distrutti. Sappiamo che l'impero Tkon era in grado di muovere intere stelle, ma quell'organizzazione non esisteva più già 600.000 anni prima: Michael Chabon ha tuttavia confermato che siano loro i responsabili della creazione del sistema di otto stelle.[3] Successivamente Michael Chabon ha scritto che questa è "niente di più" che una possibilità, non una certezza.[5]
  • In Stardust City Rag, Bruce Maddox ha spiegato di aver inviato le due gemelle Dahj e Soji in due luoghi chiave per capire cosa ci fosse davvero dietro alla messa al bando dei Sintetici: in questo episodio capiamo che Soji era perfettamente posizionata per indagare su Ramdha, mentre Dahj avrebbe forse dovuto essere spedita alla Sicurezza della Flotta Stellare invece che all'Istituto Daystrom.
  • Arroz con leche, letteralmente Risolatte, è conosciuta anche con il titolo di La viudita del conde Laurel.

YATI

  • Sembra una grande sciocchezza che Ramdha sia riuscita con la sola forza di volontà a fare collassare la sub-matrice di un Cubo Borg. Ci sono state discussioni tra i fan[6] a proposito del fatto che il messaggio contenuto nella Ammonizione possa essere stato distruttivo per la coscienza collettiva Borg in quanto predica la totale incompatibilità di esseri organici e meccanici, quando i Borg sono la massima realizzazione di questa fusione, invece. Indipendentemente da queste possibili spiegazioni del tutto ipotetiche, tuttavia, né in questo episodio né nel resto delle serie si cerca di dare una minima spiegazione del fenomeno. Michael Chabon ha solo commentato[7] che il dolore è incredibilmente potente e distruttivo.
  • In The End is the Beginning, Rios dice a Picard di non disturbarsi a cercare informazioni a proposito della USS ibn Mājid NCC-75710 perché sono state tutte secretate e la nave è stata fatta "sparire". In questo episodio, al contrario, Rios dice chiaramente di avere solo dovuto provvedere a nascondere il primo contatto con i Sintetici e le successive azioni del suo capitano.
  • Se già dalla missione di dieci anni prima della USS ibn Mājid NCC-75710 era noto che gli androidi abitassero il Settore Vayt, che ragione ha avuto tutto lo spionaggio di Rizzo e Narek? Sapendo che i sintetici viaggiavano con una navetta e conoscendo esattamente la posizione della nave della Flotta, perchè Oh non ha fatto altre ricerche, o perchè non le ha fatte la Zhat Vash? Un settore di spazio — che, ricordiamo, secondo la cartografia della Flotta comprende uno spazio di forma cubica con uno spigolo di 20 anni-luce — è un'area vasta, ma comunque esplorabile in un tempo ragionevole con la tecnologia del XXIV che conosciamo fin dalla TNG. Michael Chabon ha tentato qualche spiegazione nelle sue Q&A su Instagram, ma la questione resta un grosso buco della trama.[8]
  • Che senso ha per Narek attendere La Sirena all'imbocco del condotto? Se gli fosse interessato distruggere la nave, avrebbe potuto attaccarla a sorpresa subito. Se avesse voluto anticiparla, avrebbe potuto raggiungere da solo la destinazione, dato che la conosceva già e ha comunque viaggiato nel condotto con mezzi propri. Attenderli e colpirli poi all'arrivo su Coppelius non ha senso nella storia. A proposito di come Narek abbia potuto raggiungere l'imbocco del condotto, Michael Chabon ha dichiarato[9] che Narek ha intercettato La Sirena dopo essere partita da Nepenthe con l'aiuto della intelligence della Tal Shiar

47

Blooper

Okudagram

Produzione

Versione Italiana

Continuity

Citazioni

Rizzo: What the hell is going on?
Tarent: The cube, it seems to be… I would almost say it's regenerating.
Rizzo: We have to get rid of every Borg still held in stasis immediately. Can they be gassed? Electrocuted?
Tarent: We can blow the seals and jettison them directly into space.
Rizzo: Oh, I like that. See to it.

Rios: I hate that he died thinking it was really Starfleet that betrayed him. Betrayed itself.
Picard: But Starfleet did betray him. We did betray ourselves. Long before Oh gave Vandermeer that order. The ban itself was a betrayal. Oh, the Zhat Vash, they set the trap, but we could merely have sidestepped it. Instead, we gave way to fear.
Rios: It took her all of five minutes to hack my ship, Picard, and now, maybe there's a whole planet of them. Raffi said the Romulans called her 'the Destroyer'. What if they're right?
Picard: They may be right about what happened 200000 years ago. The past is written, but the future is left for us to write, and we have powerful tools, Rios: openness, optimism, and the spirit of curiosity. All they have is secrecy, and fear, and fear is the great destroyer, Rios.

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