Et in Arcadia Ego, Part II

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Ico-pic.SVGStagione 1 di Picard
Numero di produzione: 110
Première americana: {{{EpisodiData USA}}}
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VHS britannica dell'episodio:
Storia: Michael Chabon & Akiva Goldsman
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Regia: Akiva Goldsman
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Incassi al botteghino: {{{EpisodiIncassi}}}
Durata: 57 min
Titolo nella collana La pista delle stelle: {{{EpisodiPST}}}
Titolo italiano: Et in Arcadia Ego, Parte 2
Titolo italiano scelto da Telemontecarlo: {{{EpisodiIT (TMC)}}}
Titolo spagnolo:
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Titolo zulu (Sudafrica): {{{EpisodiZA (zu)}}}
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Effetti speciali: {{{EpisodiSFX}}}
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Titolo nell'edizione italiana in DVD: {{{EpisodiDVDITA}}}
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Et in Arcadia Ego, Part II è l'episodio finale della prima stagione di Star Trek: Picard.

Picard e la sua squadra sono contrapposti ai Romulani e ai sintetici di Coppelius in uno scontro finale.

Trama

Narek entra di nascosto nell'Artefatto e si muove nell'ombra stando lontano dagli xB che sono al lavoro per le riparazioni. All'interno del relitto trova finalmente la sorella Narissa Rizzo che gli chiede se ha trovato i sintetici. Lui risponde di sì e che ne ha anche uccisa una, i due si dirigono verso il nascondiglio della donna.
Elnor e Sette di Nove discutono sullo stato degli xB: il ragazzo chiede cosa ne sarà di loro, odiati da tutti e senza una vera casa.

Picard è rinchiuso nei vecchi alloggi di Bruce Maddox nella Stazione Coppelius quando Soji Asha gli va a fare visita chiedendogli come stia. Picard risponde che gradirebbe essere lasciato in libertà, ma la ragazza lo ignora e gli dice di guardare il problema dal loro punto di vista. Gli organici hanno sempre deciso della vita e della morte dei sintetici, senza mai lasciare loro una scelta. Picard risponde che non avere scelta significa invece mancare di immaginazione. La supplica di non lasciare che i romulani trasformino il suo popolo in quello che loro credono essere: dei mostri pronti a sterminare la vita organica e interrompere quindi la costruzione del trasmettitore.

Primo atto

Narek ha raggiunto la santabarbara del Artefatto e sta preparando alcune granate a mano da utilizzare contro le Orchidee che potrebbero rappresentare un pericolo per la flotta in avvicinamento. Spiega a Narissa che lui tornerà alla Stazione Coppelius mentre lei si deve occupare di ripristinare le armi del cubo. Nonostante le sue proteste, la sorella si prepara ad eseguire il suo piano. Narek esce dal cubo, seguito però da Elnor.

A bordo de La Sirena, Cristóbal Rios e Raffi Musiker anlizzano il problema: il reattore di intermescola è fuso e impedisce quindi la generazione di energia. Inoltre è impossibile replicarne uno di ricambio in quando il replicatore dipende proprio da quel componente per avere la sua propria energia. I due pensano di usare lo strumento che ha dato loro Saga per riparare il guasto, ma non hanno idea di come funzioni, dato che le istruzioni sono state, semplicemente, di "usare la propria immaginazione". Musiker dice a Rios di visualizzare nella sua mente il componente come riparato e funzionante: quando il capitano lo fa, lo strumento prnde vita e, interagendo con la parte guasta, in pochi secondi la ripara, riportando in vita i sistemi della nave. Prima che i deu possano festeggiare, sentono un clangore proveniente dallo scafo.

Alla stazione Coppelius è in corso l'auto-assemblaggio della antenna trasmittente. il dottor Altan Inigo Soong mostra a Agnes Jurati lo strumento creato da Bruce Maddox che permette il trasferimento di una mete umana verso una macchina, prima di lasciare Jurati sola, Soong si complimenta con lei per il sacrificio che è pronta a fare per i suoi "figli". Sola, Jurati cerca di farsi forza dicendosi che "può farlo", imprecando contro l'assente Soong.

In plancia, Rios e Musiker osservano fuori dal visore principale Narek che sta lanciando sassi contro la nave. Il capitano lo informa di smetterla, oppure proveranno a vedere cosa può fare un siluro fotonico su una persona a così piccola distanza. Narek ribatte che ha con se 20 granate a dissoluzione molecoalre e sta invece usando sassi per attirare la loro attenzione in quanto vuole solo parlare. Il romulano ha bisogno di discutere con loro una alleanza per salvare l'intero Universo.

Secondo atto

Musiker cerca di contattare Picard, ma Narek spiega che la Stazione Coppelius sta disturbando tutte le trasmissioni per impedire interferenze con la costruzione del trasmettitore. Il romulano spiega anche che, secondo le credenze Romulane, gli esseri artificiali saranno al causa della distruzione degli organici in un evento chiamato Ganmadan. Musiker è certa chem, comunque sia, Picard troverà il modo di interferire con questo piano.
Improvvisamente irrompe Elnor che punta subito la sua arma contro Narek, ma Rios dice a Elnor di desistere perchè Narek potrebbe essere di aiuto.

Jurati raggiunge Soong nel suo laboratorio dove lui è impegnato nel tentativo di recuperare la memoria di Saga per poterla passare alla sorella Arcana, tuttavia lo scienziato è preoccupato per il danno al prcessore ottico che ha danneggiato il flusso di dati. Juratis spiega che ha trovato alcuni file crittografati mentre stava lavorando al golem di Soong e ha bisogno del suo aiuto per decodificarli. Lo scienziato le dice di prendersi cura del recupero dei data da Saga, mentre lui va ad occuparsi dei files codificati.
Lasciata sola, JUrati inizia ad armeggiare con componenti del corpo di Saga.

Al di fuori dello scafo de La Sirena, Elnor si chiede come mai il gruppo debba fidarsi di Narek sapendo che fa parte della Zhat Vash e che sua sorella è responsabile della morte di Hugh e ha quasi ucciso anche lui. Narek ribatte che, se lui non gli paice, il Ganmadan gli piacerebbe ancora meno. Elnor considera il Gandaman una pura invenzione di fantasia, ma, su richiesta di Musiker, Narek spiega invece che è una narrazione simile agli antichi miti terrestri sulla distruzione del mondo. La storia ha a che fare con due gemelle khalagu, ovvero demoni, che progettano di invocare un ch'khalagu, un demone peggiore. Una sorella è Seb-Natan, la "veggente", mentre la seconda è Seb-Cheneb, la "Distruttrice". Narek conclude raccontando le storie di strage e distruzione che il demone porterebbe, al che Musiker gli chiede che crede veramente in questa profezia. Il romulano spiega che non crede sia un profezia: crede che sia storia, una storia che si ripeterà.

Terzo atto

Narek intendeva originariamente usare le granate contro le orchidee, ma spiega adesso all'equipaggio de La Sirena che ha deciso di indirizzare la distruzione direttamente contro il trasmettitore. Per via di un disturbatore del teletrasporto, è necessario che portino l'esplosivo di persona sul posto: nascondono quindi le granate in un pallone di Rios e si recano all'ingresso della stazione portando Narek come prigioniero, fingendo di averlo catturato dopo la sua fuga.

Jurati si reca agli alloggi di Maddox, dove Picard è tenuto prigioniero, e vi entra usando l'occhio di Saga, estratto poco prima, per aprire la serratura biometrica. Appena entrata, la dottoressa spiega che ha intenzione di fare evadere Picard perchè entrambi possano tornare alla nave. Nel laboratorio, Altan vede che la matrice sintetica del golem è pronta e contemporaneamente anche le memorie di Saga sono state ripristinate. Con orrore, Soong scopre che è stata Sutra, con l'aiuto di Narek, a pugnalare a morte saga.
Soong su unisce poi al gruppo di Narek e si prepara ad aiutarli a distruggere il trasmettitore.

Picard e Jurati raggiungono La Sirena, ma non trovano nessuno a bordo. Analizzando la situazione della flotta Romulana, scoprono che si trova a meno di sette minuti di volo dal pianeta: anche ammesso che la Flotta Stellare abbia ricevuto il messaggio di Picard, cosa per nulla certa, eventuali rinforzi non arriverebbero mai in tempo. Picard resta speranzoso sull'arrivo di aiuti da parte della Flotta e si impegna a trovare un modo per ritardare una possibile azione dei romulani abbastanza a lungo per permetterne l'arrivo. Jurati spiega però che, anche ammesso di poter fermare i romulani in qualche maniera, Soji e gli abitanti della Stazione Coppelius faranno comunque arrivare gli über-sintetci con lo scopo di eliminare tutta la vita organica. Picard risponde che troverà il modo di portare anche loro a più miti consigli: anche se gli androidi sono, da un certo punto di vista, essere avanzati rispetto a loro, come obietta Jurati, Picard spiega che dal punto di vista caratteriale sono come bambini educati e allevati da due personalità così particolari come Maddox e Soong. La loro paura di essere distrutti li ha condizionati e Picard spiega che la paura è una insegnante incompetente: i sintetici sono vivi, ma non sanno cosa significhi esserlo, che responsabilità comporti. Jurati controlla gli strumenti e chiede infine come pensa di impartire questa lezione in poco più di sei minuti, il tempo che resta dall'arrivo dei Romulani. Picard risponde che lo farà nel modo più semplice da capire per i bambini: essendo d'esempio.
L'ammiraglio si mette ai comandi e si chiede se abbia osservato Rios abbastanza attentamente da poter manovrare la nave, mentre si alza in volo.

Sutra sta facendo un discorso ai suoi fratelli, Soong le si avvicina per parlare in pprivato lasciando i prigionieri Musiker e Elnor alle cure di Rune e Codex. Soong mostra la spilla che Sutra ha usato per uccidere Saga e le spiega di capire la sua strategia, di come abbia usato la scossa emotiva provocata dalla morte di Saga per convincere gli altri abitanti a seguire il suo piano. Sutra in un primo momento è felice, sperando in comprensione e supporto, ma Soong invece la disattiva con un congegno portatile dichiarando che, alla fine, i sintetici non sono migliori degli umani. Musiker, avvisata da Soong, richiama Rios e Narek: il romulano combatte i sintetici insieme a Elnor, mentre Rios si prepara a usare il suo pallone contenente le granate come arma contro il trasmettitore.
Narek viene sopraffatto e tenta allora di convincere Soji a non completare la costruzione del trasmettitore, Rios approfitta della distrazione per lanciare una delle granate, ma Soji la intercetta a mani nude e la lancia verso il cielo dove esplode senza provocare danni. Soji si rimette al lavoro, sempre più risoluta.

Sull'Artefatto, Narissa è riuscita nell'intento di riattivare le armi del cubo e si prepara a fare fuoco su La Sirena, Sette di Nove tuttavia la interrompe e le due si combattono in un furioso corpo a corpo.
La romulana tenta di distrarre Sette con i ricordi del suo passato e dicendole che è una xB inutile, ma Sette non cade nel tranello e riesce infine ad avere la meglio su Narissa facendola precipitare in un cavernoso spazio vuoto del cubo, verso morte certa.

La flotta Romulana giunge infine in orbita intorno al pianeta: il generale Oh viene messo al corrente del fatto che i sintetici sono tutti concentrati in un singolo insediamento, ma lei ordina comunque la "sterilizzazione" dell'intero globo.
Nel frattempo le orchidee sono giunte in orbita per intercettare gli attaccanti: mentre La Sirena si muove agilmente tra le navi, Jurati chiede a Picard quale sarà la loro mossa dopo che le orchidee saranno state distrutte completamente dai romulani.

Soji vede La Sirena sui sensori e apre un canale di comunicazione: Picard la prega di interrompere il lavoro sul portale e le spiega che ha qualcosa da donare a lei e al suo popolo. Alla richiesta di che cosa sia, risponde che lui donerà la sua vita e chiude il canale lasciando Soji scossa.

Con le orchidee finalmente distrutte, Oh ordina alla flotta di attaccare l'insediamento. Picard e Jurati hanno però adattato lo strumento di riparazione multifunzione, usato in precedenza da Rios e Musiker, perchè agisca come un proiettore olografico che mostra illusoriamente centinaia di copie de La Sirena costringendo i romulani a combattere contro i simulacri. Il fuoco di sbarramento della flotta romulana, tuttavia, colpisce infine la vera nave, mettendola fuori uso e facendo scomparire anche tutti gli altri ologrammi.
In quel momento, Soji completa l'attivazione del portale che si apre in orbita, e Oh, finalmente, ha campo libero per attaccare la superficie.

All'ultimo minuto, però, decine di navi della Flotta Stellare appaiono in orbita a fronteggiare i romulani.
Dalla ammiraglia USS Zheng He, il capitano William Riker dichiara che Coppelius è sotto la protezione della Federazione dei Pianeti Uniti in base al Trattato di Algeron. Oh replica che il loro arrivo precede quello della Federazione, ma Riker mostra la trasmissione di Picard, inviata molte ore prima, che richiedeva contatti diplomatici.
Riker spiega che la sua flotta tiene sotto tiro i nuclei di curvatura delle navi romulane e, nonostante vorrebbe punirla per il suo tradimento, si augura che Oh scenda a più miti consigli e che si ritiri senza spargimento di sangue. In tutta risposta Oh ordina di riposizionare le armi contro la Flotta.

Picard soffre terribilmente per il rapido degenerare della sua malattia e chiede a Jurati di iniettargli 20cc di polisinefrina: il composto non farà altro che peggiorare la sua situazione, ma è solo un palliativo per fargli portare a termine il suo compito.
Ripresosi quel tanto che basta per contattare Soji, Picard apre un canale pubblico e la prega ancora una volta di interrompere la trasmissione e non aprire il portale. Le spiega di mostrare ai romulani che lei e i suoi simili non sono i mostri che loro li accusano di essere. Ora che la Flotta Stellare è giunta sul posto, non devono più temere un attacco. Soji protesta che la Flotta fa parte della stessa Federazione dei Pianeti Uniti che ha imposto il bando delle forme di vita sintetiche, ma Picard ribatte che, se la Federazione avesse voluto vederli distrutti, avrebbe unito le forze con la Tal Shiar. Picard conclude che la Federazione è sicura che Soji e i suoi fratelli faranno la scelta giusta, e che lui ha piena fiducia in lei. In effetti, tutta la sua missione ha avuto come fine la reciproca salvezza di Picard e Soji.
Mentre giganteschi tentacoli meccanici si fanno strada fuori dal portale, Soji si convince a distruggere il pannello di controllo del trasmettitore, chiudendo il portale prima che qualcosa ne potesse uscire. Oh rinuncia quindi al suo intento distruttivo e ordina la ritirata.

Riker apre un canale diretto con La Sirena e spiega che, dopo aver ricevuto il segnale di SOS da Picard, ha chiesto la temporanea reintegrazione nella Flotta per poter assistere e impedire così che Picard avesse tutto il divertimento solo per sè. Il capitano spiega formalmente che è pronto a lasciare la situazione nella capaci mani dell'Ammiraglio. Picard lo ringrazia del suo aiuto e i due si accomiatano, mentre la flotta federale parte a curvatura.
Picard rivolge un ultimo adieu al suo amico e sviene sul ponte della nave mentre ha delle visioni simili a quelle dei suoi sogni vedendo sè stesso e Data in uniforme e i suoi vigneti.
Soji preoccupata dalle notizie mediche riferite da Jurati, rimuove il blocco del teletrasporto e porta i due occupanti della nave sul pianeta.
Picard spiega a Soji che è stata lei a decidere di non essere la "Distruttrice", mentre il suo compito è stato solo quello di darle la possibilità di scegliere.
Picard si rivolge a Musiker e le dice che lei aveva ragione, ma non c'è tempo per sapere riguardo a che cosa: Jean-Luc Picard muore.

Quarto atto

Più tardi, alla Stazione Coppelius, Rios si avvicina a Sette e condividono un sorso di qualche bevanda alcolica locale. I due si confidano sui recenti eventi che li hanno segnati: Sette si era ripromessa di non togliere più la vita a persone indegne, ma lo ha fatto poco prima; Rios si rammarica di aver dovuto assistere, di nuovo, alla morte di un capitano che ammirava. Sette chiede se avrebbe potuto fare qualcosa per evitarlo, ma la risposta è no.
Musiker è sola a rimuginare e viene avvicinata da Elnor che scoppia in lacrime e si fa consolare dalla donna.

Improvvisamente Picard si sveglia all'interno di quella che sembra una replica del suo studio, pensando di stare sognando ancora. Tuttavia Data lo contraddice e gli spiega che si trova in realtà in una "simulazione quantistica estremamente complessa". Picard spiega a Data che lo sogna spessissimo e anche in un sogno l'androide potrebbe dire una cosa del genere, ma Data gli chiede se Picard ricorda di essere morto e in effetti risponde di sì, di aver sentito come "qualcosa" che andava via dalla sua mente. Chiede a Data se è morto davvero e l'androide risponde di sì, di avere memoria di tutti gli eventi che hanno portato alla sua morte nel 2379, ma non della morte vera e propria. Data continua spiegando che la sua coscienza esiste in questa simulazione, ricreata dalle memorie trasferite in B-4 prima di essere distrutto.
Picard ricorda di essere stato furioso perchè, prima ancora che lui potesse formulare un piano, Data aveva già analizzato la situazione e messo in atto tutte le azioni necessarie per salvare lui e tutti i loro compagni di equipaggio. L'ammiraglio è triste per il sacrificio del suo amico. Data chiede a Picard se lui rimpiange essersi sacrificato per Soji e per gli altri androidi e, alla sua risposta negativa, chiede perchè allora dovrebbe essere diverso per lui.

Picard chiede dettagli sulla simulazione e Data risponde che i suoi engrammi mnemonici sono stati ricostruiti da Soong a partire da un singolo neurone recuperato da Bruce Maddox.
Picard si rammarica di non aver mai espresso a pieno il suo apprezzamento e la sua ammirazione per Data, ma l'androide gli risponde che, conoscere i sentimenti di Picard, rappresenta una piccola, ma importante parte della sua memoria. Data prosegue chiedendo un favore a Picard prima che lui se ne debba andare.
Picard è confuso sul perchè se ne dovrebbe andare, non è quella una simulazione? Data risponde che il luogo è una simulazione, ma lui non lo è: prima della interruzione completa delle funzioni cerebrali, Jurati, Soong e Soji hanno analizzato e registrato una completa mappa neurale.
La "porta" dello studio si apre e Picard chiede se effettivamente debba andare, Data risponde di sì e infine gli fa la sua richiesta: desidera che la sua coscienza sia terminata una volta per tutte. Data spiega che questa richiesta ha come scopo di rendere la sua esperienza di "umanità" più completa, spiegando che concetti come pace, amore e amicizia hanno senso e sono preziosi solo perché gli umani sanno che sono finiti nel tempo.
Picard capisce perfettamente e accetta, prima di dare l'ultimo addio al suo amico.

Picard si sveglia nel laboratorio di Soong: la sua mappa neurale è stata replicata nel golem originariamente creato per Soong, che adesso ha le fattezze dell'ammiraglio.
Picard discute con Jurati, Soong e Soji che lo rassicurano a proposito del fatto che il suo corpo sia nuovo e funzionante, ma identico al suo precedente: dopo 94 anni sapevano che lui non si sarebbe adattato a nulla di diverso. Non è dotato di nessun "super potere", ma la malattia cerebrale non esiste più e, nonostante la durata sia comunque limitata, potrà vivere altri anni in salute.
Picard ringrazia infine Soong, in quanto la sopravvivenza di Picard ha comportato in ultima analisi la perdita del golem destinato a Soong, ma aggiunge che adesso entrambi hanno qualcosa da perdere, perché deve mantenere una promessa fatta.

All'interno della simulazione, Data assapora un bicchiere di vino e ascolta Blue Skies da un giradischi. Nel laboratorio, Picard spiega come Data incredibilmente provasse tanta ammirazione per il genere umano. Nonostante tutta la violenza, la corruzione e la ignoranza intenzionale degli umani, Data ha sempre visto di più: la gentilezza, la curiosità e la grandezza di spirito propri degli esseri umani. Più di qualsiasi altra cosa, Data ha sempre voluto fare parte della "famiglia umana". «Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita.» Picard cita Shakespeare mentre disattiva la simulazione che ospita la coscienza di Data.
All'interno dello studio simulato, Data sul divano mostra velocemente i segni del tempo e, accompagnato da una riproduzione di un giovane Picard più giovane, nella sua uniforme da Capitano, scivola lentamente verso la morte, mentre la simulazione si dissolve del tutto.

Qualche tempo dopo, l'equipaggio de La Sirena, adesso con Sette e Soji, si ritrova sulla plancia della nave. Picard chiede a Soji come mai voglia lasciare la sua casa, dopo averla cercata così a lungo, e lei spiega che, adesso che il bando verso le forme di vita sintetiche è stato revocato, lei sente la innata necessità di viaggiare. Picard esprime lo stesso sentimento.
Rios domanda a Picard se è pronto alla partenza e la sua risposta è «Attivare!».

Sezioni

In questo episodio…

  • Veniamo a conoscenza che il vero grado di Oh è Generale, anche se alla fine della prima parte era ancora stata chiamata Commodoro dai Romulani.
  • Jean-Luc Picard muore in seguito alle complicazioni della Sindrome irumodica. La sua coscienza viene però trasferita in un golem artificiale a sua esatta immagine e somiglianza in cui potrà continuare a vivere ancora per anni.

Note

  • Molto poco logico che il replicatore delle parti di ricambio de La Sirena abbia bisogno dell'energia principale per funzionare. Sarebbe più logico che avesse una fonte energetica alternativa di emergenza. Alternativamente, i componenti chiave dei generatori dovrebbero essere fisicamente conservati nella stiva della nave.
  • Per spiegare il funzionamento del dispositivo di riparazione, che a molti è sembrato un deus ex machina non necessario ai fini della storia, alcuni fan hanno proposto[1]che l'apparecchio sia una versione avanzata degli exocomp.
  • L'antenna alla stazione Coppelius si assembla in maniera autonoma: questo sistema di costruzione si basa forse su naniti o sulla cosiddetta materia programmabile. Si veda anche quanto scritto nella scheda dell'episodio precedente a proposito delle capacità produttive della stazione.
  • Le granate con solvente molecolare sono probabilmente lo stesso tipo di arma usato prima dell'inizio di Stardust City Rag contro il laboratorio di Bruce Maddox.
  • William Riker dice che le sue navi stanno mirando ai nuclei di curvatura delle navi romulane. Scopriamo quindi che questo particolare tipo di sparviero non usa la tecnologia di produzione energetica basata su Singolarità quantistica artificiale. Mentre è noto che i falchi da guerra di Classe D'deridex usino una singolarità per alimentare la curvatura, non è mai stato chiarito se questo vale per tutte le classi di navi romulane.
  • Tentacoli meccanici dei cosiddetti über-sintetici stanno emergendo dal portale.
    Tentacoli meccanici dei cosiddetti über-sintetici stanno emergendo dal portale.
    L'apparizione di tentacoli meccanici dal portale ricorda, una volta ancora, qualcosa di già visto in Light and Shadows e in If Memory Serves. Nonostante Michael Chabon abbia continuato a negare collegamenti fra gli uber-sintetici e le entità del futuro viste in Star Trek: Discovery, le similitudini continuano ad accumularsi, come già notato in Nepenthe e Broken Pieces.
  • Il trasferimento della coscienza di Picard nel golem sembra enormemente più avanzato del tentativo di Julian Bashir di salvare Vedek Bareil con un impianto positronico in Life Support, nonostante siano passati soltanto 28 anni.
  • Alcune caratteristiche del Golem e i concetti di mortalità umani ricordano per vari versi il racconto di Asimov L'uomo bicentenario.
  • Tra le dichiarazioni varie fatte da Michael Chabon su instagram:
    • i "sintetici avanzati" potrebbero non essere necessariamente malvagi[2]
    • l'origine degli über-sintetici è stata discussa in lungo e in largo indicandoli in alcuni casi come Alterità, in altri casi senza una vera definizione[3]
    • Nella flottiglia della Flotta Stellare pare che appaiano non una sola, ma 4 classi di navi diverse[4][5]
    • Non è chiaro se Riker manterrà un ruolo attivo nella Flotta, l'ammiraglio Clancy è stata la persona che ha autorizzato la sua missione[6]
  • In interviste successive alla fine della serie, Michael Chabon ha aggiunto alcune informazioni su sviluppi della storia non mostrati sullo schermo:
    • Ramdha e gli xB avviano la creazione di una piccola comunità a bordo del relitto del cubo
    • Jurati deve ancora sottoporsi al giudizio delle forze dell'ordine per l'assassinio di Bruce Maddox

YATI

  • Se l'energia a bordo de La Sirena è ripristinata, perché l'equipaggio si riunisce intorno a un falò all'aperto?
  • Possibile che tutti gli ufficiali di tutte le navi romulane si ritirino con tanta facilità? Se tutti fanno parte della Zhat Vash e sono tanto indottrinati, se non fanatici, da essere pronti a distruggere quello che sembra un pacifico pianeta, hanno appena visto quasi emergere un mostro meccanico da un portale interdimensionale e si fanno tutti convincere ad andarsene in pochi minuti?
  • Anche ammesso che la simulazione de La Sirena replicata decine di volte sia estremamente realistica da ingannare i sensori, e già questo sembra piuttosto strano, possibile che i Romulani non si siano accorti che i loro colpi andavano a vuoto o che le navi olografiche non sparavano un colpo? Anche prendendo per buono tutto questo, una parte delle navi romulane non poteva semplicemente staccarsi dalla formazione e cominciare a colpire il pianeta?
  • Di tutta la gigantesca flotta di navi della Flotta Stellare non ce ne è una sola che si possa fermare in orbita alla colonia per verificare la situazione? O per dare seguito alla richiesta di apertura di relazioni diplomatiche, atto che ha formalmente fermato l'attacco? Possibile che William Riker si sia dato tutta questa pena e non si fermi, letteralmente, dieci minuti a parlare con Picard?
  • Si fa grande confusione nel descrivere lo stato di Data. Prima sembra che la sua coscienza venga dai dati recuperati da B-4, poi sembra che invece provenga dalla clonazione frattale di uno dei suoi neuroni recuperato dal relitto della Scimitar. Sembra che nella simulazione ci sia la sua intera mente, ma alla domanda sul perché non potesse essere ricostruito nel Golem, anche solo temporaneamente, Michael Chabon ha risposto che Data esiste solo come simulazione e che non avrebbe desiderato un tale fato.[7]
  • Non è chiaro perché esista un solo Golem, quando avrebbe avuto senso costruirne uno per Soong e un altro per Maddox. Non si capisce inoltre perché, avendolo usato Picard, Soong non se ne possa semplicemente costruire un secondo per sé stesso. Dalla conversazione sembra che fosse un esemplare unico, andato "perso" per averlo usato con la mente di Picard.

47

  • Ad un certo punto Agnes Jurati dice a Picard che mancano 6 minuti e 11 secondi all'arrivo della flotta romulana, cioé 371 secondi (3+71=74).

Blooper

Okudagram

Produzione

Versione Italiana

Continuity

Citazioni

Riferimenti

Episodi

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