Far Beyond the Stars
Numero di produzione: | 538 |
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Sequenza di trasmissione: | 137 |
Week Of della prima trasmissione USA: | 07.02.1998 |
Prima TV su (Canal) Jimmy: | 21.01.2002 |
VHS britannica dell'episodio: | 6.7 (R12) |
Storia: | Marc Scott Zicree |
Sceneggiatura: | |
Regia: | Avery Brooks |
Musica: | Dennis McCarthy |
Titolo italiano: | Lontano, oltre le stelle |
Titolo francese: | Au-delà des étoiles |
Titolo tedesco: | Jenseits der Sterne |
Titolo brasiliano: | Muito Além das Estrelas |
Titolo provvisorio: | The Cold and Distant Stars |
Data delle versioni dello script: | 14.11.1997 |
Personaggi e interpreti
Personaggi e interpreti
- Joseph Sisko: Brock Peters
- Predicatore: Brock Peters
- Weyoun: Jeffrey Combs
- Cap. Kevin Mulkahey: Jeffrey Combs
- Gul Dukat: Marc Alaimo
- Burt Ryan: Marc Alaimo
- Kasidy Yates: Penny Johnson
- Cassie: Penny Johnson
- Roy Ritterhouse: John Garman Hertzler
- Giornalaio: Aron Eisenberg
- Benny Russell: Avery Brooks
- Douglas Pabst: René Auberjonois
- Willie Hawkins: Michael Dorn
- Darlene Kursky: Terry Farrell
- Jimmy: Cirroc Lofton
- Albert Macklin: Colm Meaney
- Herbert Rossoff: Armin Shimerman
- Julius Eaton: Alexander Siddig
- Kay 'Hunter K.C.' Eaton: Nana Visitor
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Who Mourns for Morn? | One Little Ship |
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Far Beyond the Stars è un Episodio di Deep Space Nine.
Trama
Data Stellare Sconosciuta: Sisko ha una visione di se stesso come scrittore di fantascienza che deve combattere contro l'America razzista nel 1953.
Sezioni
Note
- Ad un certo punto si vede il titolo di un giornale sul tavolo della redazione che recita qualcosa tipo REDS TEST BOMB, un riferimento al test sovietico della prima bomba all'idrogeno del 12 agosto 1953; la data in cui avviene la ricostruzione narrata nell'episodio potrebbe quindi essere di poco successiva. Ira Steven Behr ha detto che uno dei motivi per cui l'episodio è ambientato in quell'anno è che è l'anno in cui sono stati assegnati per la prima volta i premi Hugo.
- Sulla scrivania di Herbert Rossoff c'è il trofeo di un premio Hugo (un missile stilizzato), che si vede chiaramente quando Rossoff minaccia di abbandonare la rivista. Il trofeo appartiene a Rick Sternbach, che ha vinto per due volte il premio Hugo nella categoria Best Professional Artist.
- La copertina del numero di Galaxy che Benny compra all'edicola è una versione leggermente modificata di una matte realizzata nel 1967 da Albert Whitlock, Jr. per l'esterno della base stellare 11 di Court Martial.
- I disegni di Roy Rittenhouse sono stati realizzati da John Eaves, Doug Drexler, Jim Van Over, Anthony Fredrickson e Rick Sternbach e alcuni schizzi sono quelli che Matt Jefferies ha realizzato per la Serie Classica.
- Una delle prediche del reverendo si chiude con la frase: «and the truth shall set them free», che proviene dal Vangelo: «...e conoscerete la verità della terra, e la verità vi renderà liberi». (Giovanni 8:32).
- La frase del reverendo «I have faught the good fight. I have finished the course. I have kept the faith» deriva dalla seconda lettera a Timoteo di Paolo Apostolo (4:7).
- Ira Steven Behr ha dichiarato, molti anni più tardi, che la sua idea per la fine della serie sarebbe stata di vedere Benny Russell passeggiare nel teatro di posa 17 alla Paramount Pictures lasciando intendere al pubblico che tutta la serie è stata in realtà nella sua testa. Rick Berman ha posto il veto su questo concetto perché pensava che questo potesse implicare che tutto Star Trek fosse una storia inventata da Russell.[1]
47
- La citazione dalla Bibbia del padre di Sisko viene da Timoteo II 4:7.
- Nel teaser, la targa del taxi che si ferma di fronte a Benny (non quello che lo investe) ha come ultimi numeri 37-57 (37 è la metà di 74, inoltre la media aritmetica tra 37 e 57 è 47).
Blooper
- In una scena al bar dove lavora Cassie, Willie Hawkins appoggia la mano destra sulla spalla di Benny, ma quando viene inquadrato ha il braccio sinistro alzato in direzione della spalla di Benny.
YATI
- Quando Russell comincia a scrivere a macchina il suo racconto, si sente il suono inconfondibile delle "bacchette" della macchina per scrivere che si incastrano. Può succedere a tutti di premere due o più tasti per volta, ma non ad uno scrittore per professione dopo nemmeno due parole.
Versione italiana
- Quando Herbert Rossoff si prende gioco della storia che devono scrivere i coniugi Eaton, dice: «It's enough to make you go out and buy a television». Nei sottotitoli si legge «Ti basta uscire a comprare un televisore».
- Quando Cassie trova Benny addormentato dopo aver scritto il seguito del racconto Deep Space Nine già rifiutato dall'editore, gli chiede «Why are you writing another one of those stories? You couldn't sell the last one». Nei sottotitoli si legge: «Perché continui a scrivere di lui [Ben Sisko]? La storia l'hai venduta». A parte l'adattamento nella prima parte del dialogo, la storia non è stata affatto venduta.
Premi
- Nomination all'Emmy 1998 nella categoria «Outstanding Art Direction For A Series» (production designer Herman Zimmerman, art director Randy McIlvain e set decorator Laura Richarz).
- Nomination all'Emmy 1998 nella categoria «Outstanding Costume Design for a Series» (costume designer Robert Blackman).
- Nomination all'Emmy 1998 nella categoria «Outstanding Hairstyling for a Series» (hair designer Norma Lee e il suo gruppo: Brian A. Tunstall, Rebecca DeMorrio, Darlis Chefalo, Gloria Pasqua Casny, Kathrine Gordon, Hazel Catmull).
Citazioni
Kursky: I read a lot of science fiction.
Rossoff: Bless you, my child.
Eaton: The world needs more people like you.
Eaton: Science fiction needs more strong women characters.
Predicatore: You are the dreamer. And the dream.
Rossoff: If the world's not ready for a woman writer, imagine what would happen if it learned about a Negro with a typewriter. Run for the hills! It's the end of the civilization!
Pabst: Your hero's a Negro captain, the head of a space station, for Christ's sake!
Russell: What's wrong with that?
Pabst: People won't accept it... it's not believable.
Russell: And men from Mars ARE?
Pabst: Look, Benny, I'm a magazine editor, I'm not a crusader. I'm not here to change the world. I'm here to put out a magazine. That's my job. That means I have to answer to the publisher, the national distributors, the wholesalers, and none of them are going to want to put this story on the newsstand. For all we know, it could cause a race riot.
Rossoff: Congratulations, Douglas. That's the most imbecillic attempt to rationalize personal cowardice I've erver heard.
Russell: You can pulp a story but you cannot destroy an idea.
Sisko: ...Maybe, just maybe, Benny isn't the dream... we are. Maybe we're nothing more than figments of his imagination. For all we know, at this very moment, somewhere, far beyond all those distant stars... Benny Russel is dreaming of us.
Eaton: We're writers, not vikings!
Script
- Secondo lo script, l'incipit del racconto Deep Space Nine sarebbe stato: «Captain Benjamin Sisko sat looking out the window [of Deep Space Nine, his ebony reflection staring back at him]» (la parte tra parentesi quadre non viene vista nell'episodio).
Riferimenti
Episodi
Pianeti
Romanzi
Specie
Pagine che portano qui
Collegamenti esterni
- Far Beyond the Stars, Hypertrek
- Far Beyond the Stars (dsn137), Memory Alpha (ricerca)
Annotazioni
- ↑ Ira Steven Behr Reveals How He Really Wanted ‘Star Trek: Deep Space Nine’ To End pubblicato su TrekMovie basato sulle dichiarazioni di Ira Steven Behr al panel su Far Beyond The Stars allo Star Trek Las Vegas del 2018.
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